Giovane denuncia molestie al Policlinico Umberto I durante una Tac: il video choc

Giovane denuncia molestie al Policlinico Umberto I durante una Tac: il video choc

Giovane denuncia molestie al Policlinico Umberto I durante una Tac: il video choc

Matteo Rigamonti

Agosto 24, 2025

Il 21 agosto, Marzia Sardo, una giovane siciliana di 23 anni che vive e studia a Roma, ha condiviso una denuncia scioccante sui social media riguardo a un episodio di molestia che avrebbe subito durante un esame radiologico al Policlinico Umberto I. La giovane, colpita da una forte emicrania, si era recata in ospedale per ricevere cure e approfondimenti. La sua testimonianza ha scatenato un acceso dibattito online e ha messo in evidenza la necessità di affrontare il tema delle molestie nel contesto sanitario.

L’episodio di molestia

Marzia racconta di essersi presentata al Policlinico in condizioni di disagio, con difficoltà a mantenere gli occhi aperti a causa del dolore. Dopo una prima visita, i medici hanno deciso di sottoporla a una TAC per escludere eventuali complicazioni. Durante la preparazione per l’esame, nella sala di Radiologia, un operatore sanitario le avrebbe rivolto un commento inappropriato: «Se vuoi toglierti il reggiseno, fai contenti tutti», secondo la denuncia della giovane. Questa frase ha scatenato la sua reazione di shock e indignazione.

Il momento in questione è avvenuto mentre Marzia stava chiedendo informazioni sulla necessità di rimuovere il reggiseno a causa del ferretto. L’operatore, dopo aver inizialmente confermato che non era necessario, ha poi aggiunto la frase che ha lasciato la giovane sbalordita. Nonostante non sia riuscita a identificare il medico, ha fornito una descrizione fisica, specificando che il soggetto era «brizzolato e quasi calvo».

La reazione del Policlinico Umberto I

Il Policlinico Umberto I ha immediatamente avviato un’indagine interna per accertare la veridicità della denuncia e per valutare eventuali provvedimenti disciplinari. La direzione dell’ospedale ha sottolineato che la difesa della salute pubblica e il rispetto dei pazienti sono priorità assolute. Saranno ascoltati tutti i presenti in Radiologia durante l’esame di Marzia e saranno esaminati i turni del personale per capire chi fosse in servizio al momento dell’accaduto.

L’impatto della denuncia

La denuncia di Marzia non si è limitata a un semplice racconto, ma è diventata virale grazie a un video pubblicato su Instagram e TikTok. Nel filmato, girato mentre si trovava ancora in ospedale, Marzia ha espresso il suo dolore e la sua frustrazione, esortando altre donne a non restare in silenzio di fronte a simili episodi. Ha affermato: «Non dobbiamo stare in silenzio. Dobbiamo estirpare tutto dalla radice. Deve arrivare il giorno in cui queste cose non saranno più considerate normali».

Il video ha suscitato una reazione immediata e una vasta condivisione, ma ha anche attirato commenti critici e ostili. Alcuni utenti hanno minimizzato l’accaduto o hanno accusato Marzia di voler rovinare la vita di un professionista. L’ondata di victim blaming ha costretto la giovane a disattivare i commenti sul suo post, ma ha scelto di affrontare la situazione con ironia.

Conclusione

La storia di Marzia Sardo non è un caso isolato. Negli ultimi anni, molte donne hanno riportato episodi simili all’interno di strutture sanitarie, evidenziando un problema sistemico che mette in discussione il rispetto e la dignità dei pazienti. Attraverso il coraggio di raccontare la propria esperienza, Marzia sta contribuendo a creare una consapevolezza maggiore sull’importanza del rispetto e della dignità nel settore sanitario, un passo fondamentale verso un cambiamento reale.

Il Policlinico Umberto I si trova ora di fronte a una sfida cruciale: migliorare le proprie pratiche interne per garantire che tutti i pazienti siano trattati con dignità e rispetto. La direzione dell’ospedale ha dichiarato che l’indagine interna sarà condotta con la massima serietà e che verranno adottate tutte le misure necessarie per prevenire futuri episodi di questo tipo.