Nubifragio a Milano Marittima: Arrigo Sacchi racconta la sua fortuna di essere ancora vivo

Nubifragio a Milano Marittima: Arrigo Sacchi racconta la sua fortuna di essere ancora vivo

Nubifragio a Milano Marittima: Arrigo Sacchi racconta la sua fortuna di essere ancora vivo

Matteo Rigamonti

Agosto 25, 2025

Un nubifragio devastante ha recentemente colpito Milano Marittima, una delle località balneari più rinomate della Romagna, causando danni ingenti e una situazione di emergenza. Tra coloro che hanno subito le conseguenze di questo evento atmosferico estremo c’è anche Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan e della Nazionale italiana di calcio. Sacchi ha descritto il disastro in modo diretto e toccante, affermando: “Un vero disastro, non ho memoria di un evento del genere”. La sua abitazione ha subito danni significativi e la sua zona di residenza è stata ridotta a un campo di macerie.

La devastazione causata dal nubifragio

Il nubifragio, che si è abbattuto su Milano Marittima nella notte, è stato caratterizzato da raffiche di vento superiori ai 100 chilometri all’ora, causando la caduta di ben 265 alberi. La situazione è stata tale che, secondo il sindaco di Cervia, Massimo Missiroli, “ci vorranno settimane, mesi, per far tornare tutto come prima”. È stata sottolineata l’urgente necessità di una valutazione dei danni e della richiesta di stato di calamità alla Regione. Missiroli ha dichiarato: “Dopo aver fatto una ricognizione con i vigili del fuoco e i tecnici, chiederemo il sostegno del governo con lo stato di emergenza nazionale”.

Le immagini che emergono dalla località balneare parlano chiaro:

  1. Viale Matteotti, una delle arterie principali di Milano Marittima, è stata tra le più colpite.
  2. Diverse automobili sono rimaste sepolte sotto i tronchi degli alberi caduti.
  3. Molte abitazioni hanno subito danni significativi.
  4. La viabilità è stata compromessa, con strade invase da rami spezzati e detriti.

Non è mancato neppure il crollo di un pino sulla strada davanti al ristorante Al Caminetto, mentre un altro ha danneggiato il tetto del ristorante Al Cedrone, entrambi luoghi simbolo della gastronomia locale.

La resilienza della comunità

In un contesto di emergenza, gli stabilimenti balneari hanno tentato di riprendere le loro attività già il giorno successivo al nubifragio, segno di una resilienza tipica della comunità romagnola. La pista ciclabile del lungomare è stata utilizzata come una delle vie di deflusso per le auto, evidenziando l’adattamento della popolazione alle difficoltà.

Sacchi, che insieme alla sua famiglia gestisce una struttura ricettiva nella frazione di Cervia, ha raccontato di aver trascorso la notte ignaro di quanto stava accadendo. “Stanotte non mi sono accorto di niente, anche perché dormivo”, ha spiegato al Resto del Carlino. Il risveglio, però, è stato scioccante: “Vedendo tutto quello che è successo nella notte qui a Milano Marittima, mi ritengo decisamente fortunato se sono ancora vivo. È stato un evento traumatico senza precedenti”. Le sue parole evidenziano non solo il suo personale stato d’animo, ma anche la gravità della situazione che ha colpito la comunità locale.

Riflessioni sulla gestione del territorio

Una delle osservazioni più inquietanti fatte da Sacchi riguarda la natura stessa degli alberi colpiti, in particolare dei pini, noti per avere radici superficiali. “Sapevo che i pini avevano radici superficiali, ma vederli così sradicati dal terreno, in maniera tanto ‘facile’, è qualcosa di inquietante”, ha aggiunto. Questo sottolinea non solo il potere distruttivo del maltempo, ma anche la vulnerabilità del paesaggio urbano e naturale della zona.

La situazione ha sollevato interrogativi anche sulla gestione del territorio e sulla necessità di interventi strutturali per prevenire danni futuri. Mentre il maltempo ha creato distruzione, ha anche unito la comunità locale, che ora si trova a dover affrontare insieme le conseguenze di questo evento straordinario. I cittadini, i commercianti e le autorità locali stanno collaborando per ripristinare la normalità, ma ci vorrà tempo e uno sforzo collettivo significativo per tornare alla situazione pre-nubifragio.

In un contesto più ampio, il nubifragio di Milano Marittima si inserisce in una serie di eventi climatici estremi che hanno colpito l’Italia e il mondo intero negli ultimi anni. Questi eventi stanno diventando sempre più frequenti e intensi, sollevando preoccupazioni riguardo ai cambiamenti climatici e alla necessità di strategie di adattamento e mitigazione. Milano Marittima, con la sua bellezza naturale e la sua importanza turistica, non può rimanere indifferente a queste sfide.

Mentre la comunità si rimbocca le maniche per affrontare le difficoltà, la testimonianza di Arrigo Sacchi serve a ricordare l’importanza di rimanere uniti e solidali in momenti di crisi. La resilienza di Milano Marittima e dei suoi abitanti è una testimonianza della forza di una comunità pronta a rialzarsi, nonostante le avversità.