Gas dell’Ue: scorte oltre il 75%, Italia supera l’87%

Gas dell'Ue: scorte oltre il 75%, Italia supera l'87%

Gas dell'Ue: scorte oltre il 75%, Italia supera l'87%

Giada Liguori

Agosto 26, 2025

Negli ultimi giorni, l’Europa ha registrato un incremento significativo delle scorte di gas, raggiungendo per la prima volta dal mese di gennaio il livello del 75%. Questa crescita è avvenuta in un contesto di maggiore stabilità e ottimismo nel mercato energetico, con particolare attenzione agli sviluppi geopolitici legati alla guerra in Ucraina. Le scorte europee di gas si attestano ora a 859,29 TWh, un valore che eguaglia quello registrato il 24 dicembre del 2022.

L’Italia si distingue con risultati ancora più positivi, superando l’87%, con le scorte che raggiungono i 176,89 TWh. Questo dato è significativo, poiché si colloca ai livelli dello scorso 2 dicembre, evidenziando la capacità del Paese di gestire le proprie risorse energetiche in un periodo di incertezze. Le scorte di gas italiane sono cresciute grazie a diversi fattori, tra cui:

  1. Aumento delle importazioni da fornitori alternativi
  2. Miglioramento delle infrastrutture di stoccaggio
  3. Efficienza energetica delle imprese e dei consumatori

Tuttavia, non tutte le nazioni europee possono vantare scorte simili. La Germania, ad esempio, si trova ancora indietro, con scorte al 68,55%, pari a 170,55 TWh. Questa situazione è in linea con i dati dello scorso 16 gennaio, evidenziando le difficoltà che il Paese sta affrontando nel garantire una fornitura di gas adeguata. Le sfide della Germania sono in parte dovute alla sua dipendenza storica dal gas russo, messa a dura prova dall’invasione dell’Ucraina e dalle sanzioni internazionali imposte alla Russia.

L’andamento dei prezzi del gas naturale sulla piazza di Amsterdam (TTF) ha mostrato segnali di cambiamento. Dopo un rialzo dell’8% registrato la scorsa settimana, le quotazioni hanno iniziato a invertire la rotta. Ciò è avvenuto in concomitanza con il ritorno dell’ottimismo riguardo a una possibile risoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina. Le tensioni geopolitiche hanno avuto un impatto significativo sui mercati energetici europei, e la prospettiva di una fine delle ostilità potrebbe portare a una stabilizzazione dei prezzi, fornendo una boccata d’aria fresca non solo per i consumatori, ma anche per le industrie che dipendono fortemente dal gas.

In questo contesto, le politiche energetiche dell’Unione Europea stanno evolvendo. L’UE cerca di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento energetico, spingendo per investimenti in energie rinnovabili e in infrastrutture per la transizione energetica. Queste misure non solo mirano a garantire la sicurezza energetica, ma anche a ridurre la dipendenza da combustibili fossili, in particolare dalla Russia.

Il ruolo dell’Italia nel panorama energetico europeo

Il ruolo dell’Italia è cruciale in questo scenario. Il Paese ha intrapreso iniziative per aumentare le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) da fornitori come gli Stati Uniti e i paesi del Nord Africa. Queste strategie hanno contribuito a rafforzare la posizione dell’Italia come hub energetico nel Mediterraneo, facilitando l’accesso a risorse alternative e aumentando la resilienza del sistema energetico nazionale. Inoltre, l’Italia ha investito in progetti di interconnessione con i paesi vicini, migliorando la capacità di scambio energetico e contribuendo a una maggiore sicurezza dell’approvvigionamento.

Le scorte di gas non sono solo un indicatore della disponibilità di energia, ma anche un elemento cruciale per la stabilità economica e sociale. Con l’avvicinarsi dell’inverno, è fondamentale che i paesi europei siano pronti a garantire che i consumatori e le imprese non affrontino interruzioni nella fornitura di energia. La gestione delle scorte di gas diventa quindi una priorità non solo per affrontare la stagione fredda, ma anche per prepararsi a eventuali crisi future.

Riflessioni finali sulla situazione energetica in Europa

In sintesi, l’attuale situazione delle scorte di gas in Europa e in Italia rappresenta un mix di sfide e opportunità. Mentre i dati mostrano un miglioramento complessivo, è essenziale che le nazioni europee continuino a lavorare insieme per garantire un approvvigionamento energetico sicuro e sostenibile. Le dinamiche geopolitiche, i cambiamenti nei mercati energetici e le politiche ambientali giocheranno un ruolo fondamentale nel plasmare il futuro dell’energia in Europa. In questo contesto, l’Italia sembra essere ben posizionata per affrontare le sfide energetiche del futuro, grazie a una gestione proattiva delle risorse e a politiche mirate.