Milano in calo: Diasorin e il settore bancario affondano la Borsa

Milano in calo: Diasorin e il settore bancario affondano la Borsa

Milano in calo: Diasorin e il settore bancario affondano la Borsa

Giada Liguori

Agosto 27, 2025

Il mercato azionario italiano sta attraversando un periodo di debolezza, con Piazza Affari che chiude la giornata in calo di circa lo 0,85%, attestandosi a 42.277 punti. Questa flessione è stata principalmente influenzata dalle performance negative di alcuni titoli di spicco, come Diasorin e le principali istituzioni bancarie italiane. La situazione attuale richiede attenzione e cautela, poiché i segnali provenienti dai mercati possono influenzare le strategie di investimento in un contesto globale in continua evoluzione.

l’impatto di diasorin e del settore bancario

Diasorin, leader nel settore della diagnostica, ha registrato una caduta del 3,9% dopo che gli analisti di JpMorgan hanno raccomandato di ridurre la posizione nel titolo. Questa notizia ha sollevato preoccupazioni tra gli investitori, portando a una vendita massiccia delle azioni della società. La decisione di JpMorgan è stata motivata da una revisione delle prospettive di crescita dell’azienda, influenzate da un mercato della salute in continua evoluzione e dalla crescente concorrenza nel settore.

Anche il settore bancario ha subito un forte impatto, con Montepaschi in calo del 3,35% e Bper del 3,08%. Le banche sono state colpite dall’ipotesi di un nuovo intervento governativo volto a congelare i crediti fiscali, generando almeno 1 miliardo di euro in nuovi introiti per le casse statali. Questa incertezza ha aumentato le preoccupazioni tra gli investitori, i quali temono che ulteriori misure fiscali possano compromettere la redditività delle banche.

Nel dettaglio, altre banche hanno subito flessioni significative:

  1. Intesa Sanpaolo: -2,66%
  2. Banco BPM: -2,39%
  3. Fineco: -2,11%
  4. Mediolanum: -2,11%
  5. Mediobanca: -2%
  6. Popolare Sondrio: -1,89%

L’unica nota relativamente positiva nel settore bancario è rappresentata da Unicredit, che ha mostrato una flessione più contenuta, chiudendo a -0,17%.

performance positive nonostante il contesto difficile

Nonostante il contesto difficile, alcuni titoli hanno registrato performance positive. Moncler, noto marchio di moda, ha visto un incremento del 2,29%, sostenuto da buone notizie sul fronte delle vendite e da un forte posizionamento nel mercato di lusso. Anche Terna ha chiuso in rialzo con un +1,36%, grazie alla crescente domanda di servizi energetici sostenibili. Altri titoli in crescita includono:

  • Inwit: +1,15%
  • Cucinelli: +1,05%
  • Ferrari: +1%

Al contrario, Stellantis ha mostrato un calo dello 0,55%, a seguito della decisione di congelare i piani di sviluppo per la guida autonoma, suscitando preoccupazioni tra gli investitori riguardo alla capacità dell’azienda di mantenere un vantaggio competitivo.

andamenti delle materie prime e mercato obbligazionario

Sul fronte delle materie prime, il prezzo del greggio statunitense è sceso sotto i 63 dollari al barile, con il WTI che ha registrato un calo dello 0,41% a 62,99 dollari. Questa diminuzione dei prezzi è stata influenzata dalle attese riguardo alle scorte settimanali americane, che potrebbero mostrare un incremento, portando a un eccesso di offerta nel mercato.

In un contesto di incertezze economiche, il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi decennali si stabilizza sopra gli 84 punti. Il rendimento annuale dei Btp si attesta al 3,12%, in ribasso di 1,8 punti, mentre quello dei Bund tedeschi è sceso a 2,69%, con una diminuzione di 2,6 punti. Questi dati sono indicativi di un mercato obbligazionario che sta cercando di trovare un equilibrio in un clima di crescente instabilità economica.

In conclusione, il calo della Borsa di Milano riflette un clima di preoccupazione tra gli investitori, alimentato da fattori sia interni che esterni. Con un’inflazione globale in aumento e tassi d’interesse in crescita, molti analisti avvertono che la volatilità nei mercati finanziari potrebbe persistere nel breve termine, rendendo difficile per gli investitori trovare opportunità sicure in un mercato caratterizzato da fluttuazioni significative.