Borsa europea in calo: Milano perde lo slancio con i future Usa

Borsa europea in calo: Milano perde lo slancio con i future Usa

Borsa europea in calo: Milano perde lo slancio con i future Usa

Giada Liguori

Agosto 28, 2025

Le Borse europee hanno chiuso in territorio negativo, azzerando i guadagni iniziali a causa dell’indebolimento dei futures su Wall Street. Questa situazione ha creato un clima di cautela tra gli investitori, preoccupati per le possibili ripercussioni sui mercati finanziari europei. Nonostante le tensioni politiche, Parigi ha mantenuto un lieve rialzo dello 0,03%, mentre Milano ha registrato un calo dello 0,05%.

preoccupazioni sul mercato italiano

Le preoccupazioni per l’andamento del mercato italiano sono amplificate dall’ipotesi di un aumento delle tasse sulle banche, un tema che ha suscitato dibattito all’interno del governo. Le banche hanno mostrato movimenti divergenti:

  1. Bper e Sondrio: +0,2%
  2. Mediobanca: invariata
  3. Intesa Sanpaolo: -0,17%
  4. Monte dei Paschi di Siena: -0,2%

Francoforte ha chiuso con una perdita dello 0,2%, mentre Londra, già cauta, ha visto una flessione maggiore, chiudendo a -0,5%. Questi risultati evidenziano l’incertezza dei mercati europei, influenzati non solo da dinamiche interne, ma anche da fattori esterni come l’andamento dell’economia statunitense.

focus sulle aziende italiane

A Piazza Affari, il focus è rimasto sulle aziende che si sono distinte nonostante il clima di incertezza. Moncler ha registrato un balzo del 4,1%, mentre Cucinelli ha visto un incremento del 2,8%. Entrambi i marchi attendono la diffusione dei risultati finanziari a mercato chiuso, il che potrebbe ulteriormente influenzare le loro performance. Campari ha guadagnato il 2,5%, sostenuta dalle previsioni migliori delle aspettative di Pernod Ricard, che ha visto un incremento del 4,6% a Parigi.

D’altra parte, Telecom Italia (Tim) ha subito un duro colpo, scivolando del 7,7% dopo l’annuncio di iliad riguardo allo stop dei colloqui per un potenziale accordo. Questo sviluppo ha sollevato interrogativi sul futuro della compagnia e sulla sua posizione nel competitivo mercato delle telecomunicazioni in Italia.

andamento dei mercati obbligazionari e delle materie prime

Fuori dal paniere principale, MFE ha registrato un notevole incremento per le sue azioni di categoria A (+5,8%) e B (+4,6%) in seguito alla conquista di Prosieben, un passo strategico per il gruppo della famiglia Berlusconi. La tv tedesca Prosieben ha guadagnato l’1,2% a Francoforte, in attesa della conclusione dell’offerta lanciata da MFE, un segnale di fiducia nel futuro della società.

Sui mercati obbligazionari, lo spread tra Btp e Bund ha registrato un incremento, raggiungendo i 86,7 punti base. Il rendimento dei Btp italiani è salito al 3,58%, in un contesto di crescente incertezza sui tassi di interesse. Anche il differenziale con l’OAT francese è aumentato di 7,4 punti, nonostante il rendimento di quest’ultimo sia sceso al 3,5%. Questi dati evidenziano una crescente cautela tra gli investitori, in attesa di segnali più chiari dalle politiche monetarie della Banca Centrale Europea.

Nel settore delle materie prime, il prezzo del petrolio ha mostrato segni di debolezza, in parte a causa delle aspettative di un surplus di domanda verso la fine dell’anno. Gli Stati Uniti stanno cercando di esercitare pressione sull’India affinché non acquisti greggio dalla Russia, una situazione che potrebbe avere ripercussioni significative sulle dinamiche del mercato energetico globale. Le tensioni geopolitiche e le politiche energetiche dei vari paesi continuano a influenzare il settore, rendendo le prospettive future incerte.

In sintesi, il panorama borsistico europeo appare fragile, con i mercati che reagiscono alle notizie economiche e politiche in modo rapido e spesso imprevedibile. Le attese per le prossime settimane si concentrano su come le aziende affronteranno la stagione degli utili e su come le politiche monetarie e fiscali influenzeranno l’andamento generale dei mercati. I prossimi giorni saranno cruciali per capire se i mercati riusciranno a stabilizzarsi o se assisteremo a ulteriori fluttuazioni.