Proteste per Gaza al Lido: in arrivo un corteo acqueo emozionante

Proteste per Gaza al Lido: in arrivo un corteo acqueo emozionante

Proteste per Gaza al Lido: in arrivo un corteo acqueo emozionante

Giada Liguori

Agosto 28, 2025

Sabato pomeriggio, in concomitanza con la Mostra del Cinema di Venezia, si terrà una manifestazione pro Gaza che ha già raccolto l’adesione di centinaia di realtà politiche, associazioni e gruppi da tutto il Veneto. A comunicare il grande afflusso di partecipanti è stata Martina Vergnano, portavoce dei centri sociali del Nordest, sottolineando come anche il mondo del cinema sia ben rappresentato in questa mobilitazione.

La manifestazione si preannuncia come un evento di forte impatto, soprattutto considerando il contesto della Mostra del Cinema, un palcoscenico internazionale che attira l’attenzione di media e star da tutto il mondo. Gli attivisti hanno già iniziato a far sentire la loro voce: davanti al celebre red carpet, dove da stasera passeranno nomi illustri del settore, un gruppo di manifestanti ha esposto uno striscione con la scritta “Free Palestine. Stop al genocidio“. Questo slogan rappresenta il cuore della protesta, che si snoderà a partire dalle 17.00, partendo dall’approdo di Santa Maria Elisabetta e dirigendosi verso il Palazzo del Cinema, lungo il Gran Viale che attraversa l’isola.

Un corteo acqueo innovativo

Uno degli aspetti più innovativi della manifestazione è la prevista motonave che partirà dal Centro Vega di Marghera. Questa iniziativa è stata pensata per facilitare l’accesso alla protesta anche a coloro che non si trovano a Venezia, permettendo così a un numero ancora maggiore di persone di unirsi alla causa. Martina Vergnano ha descritto questo corteo acqueo come una “prima parte” dell’azione, evidenziando la necessità di “denunciare le complicità internazionali” che, a suo avviso, contribuiscono alla situazione drammatica in Palestina.

Motivazioni profonde della protesta

Le motivazioni dietro questa manifestazione sono molteplici e profonde. Vergnano ha enfatizzato l’importanza di “puntare i riflettori della Mostra nella giusta direzione”, sottolineando che la questione palestinese non può più essere ignorata. Ecco alcune delle ragioni principali che giustificano la mobilitazione:

  1. Genocidio in corso: “Siamo davanti a un genocidio a tutti gli effetti”, ha affermato Vergnano, aggiungendo che “le atrocità vanno fermate adesso”.
  2. Crisis umanitaria: La popolazione palestinese sta vivendo una crisi umanitaria di proporzioni enormi.
  3. Visibilità internazionale: La Mostra del Cinema di Venezia si presta a diventare un palcoscenico ideale per far sentire la voce di chi chiede giustizia e diritti umani.

L’arte come catalizzatore per il cambiamento

Negli ultimi anni, il conflitto israelo-palestinese ha suscitato un acceso dibattito non solo nel mondo politico, ma anche in quello culturale. Diverse figure del cinema e dell’arte hanno spesso preso posizione, esprimendo solidarietà alla causa palestinese. La Mostra di Venezia, storicamente un punto di incontro per artisti e intellettuali, potrebbe dunque diventare un’importante piattaforma per amplificare queste voci.

La manifestazione al Lido non è solo un evento isolato; si inserisce in un panorama più ampio di attivismo che ha preso piede in diverse città italiane e nel mondo. Da Roma a Milano, le piazze si sono riempite di persone pronte a manifestare per i diritti dei palestinesi, spesso in concomitanza con eventi culturali o politici di rilevanza. Questo fenomeno evidenzia come l’arte e la cultura possano fungere da catalizzatori per il cambiamento sociale, richiamando l’attenzione su questioni spesso trascurate.

In un momento storico in cui le notizie di conflitti e crisi umanitarie si susseguono, è fondamentale che il pubblico rimanga informato e coinvolto. Le manifestazioni come quella del Lido di Venezia rappresentano un’opportunità non solo per ascoltare voci diverse, ma anche per riflettere su come ognuno di noi possa contribuire a un cambiamento positivo.

Con l’avvicinarsi della data della manifestazione, cresce l’attesa e l’attenzione sui social media e nelle piazze. Le adesioni continuano a aumentare, segno di un forte desiderio di esprimere solidarietà e sensibilizzare l’opinione pubblica. Questi eventi ci ricordano che la lotta per i diritti umani è un tema universale che trascende le barriere geografiche e politiche, invitando tutti a unirsi in un coro di giustizia e pace.