Ricerche al Lago di Como: un robot subacqueo per trovare Sergio Corsano scomparso

Ricerche al Lago di Como: un robot subacqueo per trovare Sergio Corsano scomparso

Ricerche al Lago di Como: un robot subacqueo per trovare Sergio Corsano scomparso

Matteo Rigamonti

Agosto 28, 2025

Le acque cristalline del Lago di Como, famoso per la sua bellezza paesaggistica, si sono trasformate in un teatro di dolore e angoscia. Dal pomeriggio di lunedì 25 agosto, i familiari e le autorità stanno vivendo un incubo: Sergio Corsano, un turista tedesco di 55 anni, è scomparso dopo essersi tuffato in acqua per salvare i suoi due figli piccoli, messi in difficoltà dalle correnti. Questo gesto eroico gli è valso il titolo di “papà eroe”, ma purtroppo non è riuscito a riemergere. I bambini sono stati tratti in salvo, ma il loro padre non ha avuto la stessa sorte, lasciando la compagna e madre dei piccoli in una situazione di impotenza straziante.

La dinamica dell’incidente

Sergio Corsano e la sua famiglia avevano noleggiato una barca per una gita sul versante lecchese del lago, precisamente all’altezza di Dorio. Mentre i due bambini si divertivano a fare il bagno, le forti correnti li hanno messi in difficoltà, rendendo difficile il loro rientro a bordo. Nonostante il rischio, Corsano ha prontamente deciso di tuffarsi in acqua per aiutarli. È riuscito a sostenere i bambini fino all’arrivo dei soccorsi, ma non è mai tornato a galla. La scena dell’incidente è stata osservata da alcuni turisti sulla spiaggia, che hanno subito lanciato l’allerta quando hanno visto l’uomo scomparire sott’acqua.

Il dispositivo dei soccorsi

Dopo il segnale di allerta, le operazioni di soccorso si sono attivate immediatamente, estendendosi su un ampio tratto del lago tra Dorio e Dongo. La Guardia Costiera di Menaggio ha coordinato le operazioni, collaborando con carabinieri, guardia di finanza, polizia e vigili del fuoco. In campo sono intervenuti anche i nuclei sommozzatori provenienti da Milano, Como e Lecco, supportati da un elicottero della Marina Militare decollato da Luni, in provincia di La Spezia. Le motovedette della Guardia Costiera, le unità della Polizia di Stato e le imbarcazioni della Finanza hanno contribuito a rendere più efficaci le ricerche. Anche i sanitari del 118 di Bellano hanno partecipato all’operazione con un’idroambulanza, mantenendo un presidio lungo la riva del lago.

Nelle prime ore dopo la scomparsa, i soccorritori hanno tentato di esplorare le acque con telecamere subacquee capaci di operare a profondità comprese tra 40 e 90 metri, ma senza alcun esito positivo. La situazione si è fatta sempre più angosciante, con il passare delle ore che ha aumentato la preoccupazione tra i familiari e gli amici di Corsano.

L’impiego del ROV e le indagini

A partire da mercoledì 27 agosto, le operazioni di ricerca hanno compiuto un significativo passo avanti grazie all’impiego di un ROV (Remotely Operated Vehicle), un robot telecomandato giunto da Cagliari. Questo dispositivo innovativo è in grado di esplorare fondali fino a oltre 200 metri di profondità, una quota inaccessibile per i sommozzatori umani in condizioni di sicurezza. L’uso del ROV rappresenta un’importante evoluzione nelle ricerche subacquee, poiché consente di ottenere immagini dettagliate e di esplorare aree che altrimenti rimarrebbero inaccessibili.

Le manovre del robot richiedono grande cautela; sebbene il tratto di lago non sia stato interdetto al pubblico, l’area è costantemente monitorata per garantire la sicurezza degli operatori e dei vigili del fuoco coinvolti nelle ricerche. Parallelamente a queste operazioni, la Guardia Costiera ha informato la Procura di Lecco, che si è attivata per raccogliere tutti gli elementi utili a chiarire la dinamica dell’incidente. Sebbene i testimoni abbiano già fornito una ricostruzione chiara degli eventi, la Procura intende approfondire tutti gli aspetti per garantire che non vi siano ulteriori responsabilità o fattori che possano aver contribuito alla tragedia.

Il contesto e la reazione della comunità

La scomparsa di Sergio Corsano ha suscitato un’onda di commozione non solo tra i familiari e gli amici, ma anche nella comunità locale e tra i turisti presenti in zona. Il Lago di Como, meta apprezzata da visitatori di tutto il mondo, è spesso associato a momenti di svago e relax, ma questa tragedia ha messo in evidenza i rischi che possono presentarsi anche in contesti apparentemente sicuri. Le autorità locali stanno monitorando la situazione e potrebbero intensificare le campagne di sensibilizzazione sui rischi legati alle correnti e alle condizioni meteo, per prevenire simili incidenti in futuro.

Inoltre, la vicenda di Sergio Corsano ha riaperto il dibattito sull’importanza della sicurezza in acqua, specialmente per le famiglie con bambini. Le testimonianze di chi ha assistito all’incidente e l’eroismo dimostrato da Corsano hanno toccato i cuori di molti, rendendo questo evento non solo un appello alla sicurezza, ma anche un tributo al coraggio di un padre che ha messo in gioco la propria vita per salvare quella dei suoi figli.