Scoperto un residence abusivo in Costa Smeralda: turisti in stanze senza luce e aria fresca

Scoperto un residence abusivo in Costa Smeralda: turisti in stanze senza luce e aria fresca

Scoperto un residence abusivo in Costa Smeralda: turisti in stanze senza luce e aria fresca

Matteo Rigamonti

Agosto 28, 2025

La Costa Smeralda, una delle destinazioni turistiche più esclusive e desiderate al mondo, è stata recentemente al centro di un’indagine che ha rivelato una realtà inquietante. A Porto Cervo, una località di fama internazionale, le Fiamme Gialle di Olbia hanno scoperto un residence turistico abusivo, situato a breve distanza dalla celebre spiaggia del Piccolo Pevero. Questo caso ha messo in luce un’organizzazione che operava come un vero e proprio albergo, ma al di fuori delle normative vigenti.

La scoperta del residence abusivo

Le indagini hanno svelato un sistema ben strutturato, con un direttore, una reception e personale dedicato ai servizi di pulizia e lavanderia. Tuttavia, la realtà delle stanze era ben diversa da quella promessa ai turisti. Gli ospiti venivano sistemati in ambienti inadeguati, come “vuoti sanitari” e magazzini, che non rispettavano i requisiti minimi di abitabilità. Le verifiche hanno rivelato una situazione allarmante, con stanze sovraffollate, prive di luce naturale e con una scarsa aerazione. In sostanza, i turisti si trovavano a vivere in condizioni inaccettabili, lontane dall’idea di una vacanza rilassante e confortevole.

Le irregolarità fiscali e le conseguenze

La scoperta di questo residence abusivo non è avvenuta per caso. A scatenare l’indagine sono stati sopralluoghi e testimonianze di clienti che hanno denunciato la gestione clandestina della struttura. Nonostante l’apparente normalità, la situazione era di grave illegalità, con abusi edilizi e violazioni delle normative urbanistiche e paesaggistiche. La Procura di Tempio Pausania ha confermato l’esistenza di gravi irregolarità fiscali, con la gestione del residence che si trovava al di fuori di qualsiasi controllo da parte delle autorità competenti.

Dal 2018 al 2024, l’attività illegale avrebbe generato introiti di circa 12,5 milioni di euro, tutti completamente non dichiarati. L’evasione fiscale stimata ammonta a circa 4 milioni di euro, un dato che mette in luce l’entità del fenomeno e l’importanza di un intervento deciso da parte delle autorità. Il procuratore della Repubblica di Tempio Pausania ha avviato un’inchiesta approfondita per punire i responsabili.

L’abusivismo nel settore turistico

Questa scoperta riporta alla luce un problema annoso che affligge non solo la Costa Smeralda, ma l’intera Sardegna: l’abusivismo nel settore turistico. Negli ultimi anni, l’isola ha visto un incremento delle strutture ricettive, ma non tutte rispettano le normative in vigore. La bellezza dei paesaggi sardi e l’attrattiva delle sue spiagge hanno attirato un numero crescente di turisti, ma al contempo hanno alimentato un mercato nero che mette a rischio la sicurezza e il benessere dei visitatori.

Le autorità locali, insieme alle forze dell’ordine, stanno intensificando i controlli per combattere l’abusivismo e garantire che tutte le strutture ricettive rispettino le leggi. È essenziale che i turisti possano godere della bellezza della Sardegna in sicurezza, senza il rischio di trovarsi in situazioni precarie. In questo contesto, la collaborazione tra le forze di polizia, l’amministrazione locale e i cittadini è fondamentale per creare un ambiente turistico sano e sostenibile.

Il video che documenta la scoperta del residence abusivo ha fatto il giro dei social media, suscitando indignazione e preoccupazione tra i turisti e i residenti. La situazione ha evidenziato le problematiche legate all’assenza di controlli e alla necessità di un’azione più incisiva da parte delle autorità competenti.

Le conseguenze di questo scandalo risuonano non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale, poiché la lotta contro l’abusivismo rappresenta una battaglia che coinvolge tutti. È fondamentale che vengano adottate misure preventive per evitare che simili situazioni si ripetano in futuro e per garantire che la Costa Smeralda continui a essere una delle mete turistiche più ambite e rispettate al mondo.