Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, continua a riservare sorprese e a far emergere nuovi elementi che potrebbero cambiare il corso delle indagini. Recentemente, è stata rivelata la presenza di un nuovo profilo genetico sul pollice della mano destra della vittima, il quale si aggiunge a tracce già esistenti e potrebbe fornire informazioni cruciali per la risoluzione di questo delitto che ha scosso l’opinione pubblica italiana.
Nuove scoperte sul caso
Il profilo di Dna, contrassegnato dai Ris di Parma con la sigla MDX1, è stato isolato attraverso un tampone prelevato dal pollice di Chiara. Gli inquirenti hanno identificato anche tracce biologiche di Andrea Sempio, attualmente sotto indagine, sul mignolo della stessa mano. Inoltre, sul luogo del delitto sono state rinvenute tre tracce biologiche presumibilmente femminili, indicando che potrebbero esserci state altre persone presenti sulla scena del crimine.
- Nuovo Dna sul pollice: rappresenta un passo significativo, poiché il campione era stato in precedenza considerato non utile.
- Tracce biologiche di Sempio: rinvenute sul mignolo, contribuiscono all’indagine.
- Tracce femminili: suggeriscono la presenza di altre persone durante l’omicidio.
L’importanza delle analisi genetiche
La rilevanza di questi nuovi elementi è stata sottolineata in un articolo di Il Tempo, firmato da Rita Cavallaro. La scoperta del nuovo Dna sul pollice di Chiara è particolarmente significativa, poiché il campione era stato considerato non interpretabile a causa di un effetto ladder, un fenomeno che rende difficile distinguere tra diversi profili genetici. Tuttavia, l’analisi condotta nel 2014 dal professor Francesco De Stefano ha aperto nuove prospettive, suggerendo che il campione potrebbe ora essere correlato a un nome.
La fase cruciale dell’inchiesta
L’inchiesta, ora guidata dal pubblico ministero Fabio Napoleone, sta attraversando una fase cruciale. Si attende l’esito delle analisi condotte dalla superconsulente Cristina Cattaneo, che dovrà chiarire se ci siano stati più individui coinvolti nell’omicidio. Il legale di Sempio, Massimo Lovati, ha già dichiarato che l’ipotesi di un concorso tra persone è stata presa in considerazione dalla Procura, il che implica che potrebbero esserci complici ancora da identificare. Tuttavia, permane l’incertezza riguardo agli indizi specifici che riguardano il suo assistito.
Parallelamente, si sta svolgendo un incidente probatorio sulle analisi genetiche, con l’udienza per la presentazione dei risultati finali fissata per il 10 ottobre. Queste analisi sono fondamentali non solo per chiarire la presenza di Sempio sulla scena del crimine, ma anche per identificare le tracce femminili rinvenute.
L’omicidio di Chiara Poggi ha avuto un impatto profondo sull’intera comunità di Garlasco e sull’opinione pubblica italiana. Con l’emergere di nuove evidenze, l’attenzione si concentra ora su come queste potrebbero modificare il corso dell’inchiesta e, auspicabilmente, condurre verso una verità che rimane sfuggente da anni. È fondamentale che le autorità continuino a seguire ogni pista e che la scienza forense venga utilizzata al massimo delle sue potenzialità per garantire che i responsabili di questo tragico omicidio vengano finalmente portati davanti alla giustizia. La comunità di Garlasco e la famiglia di Chiara Poggi meritano risposte e giustizia, dopo anni di incertezze e dolore.