Terremoti ai Campi Flegrei: due scosse di magnitudo 2.8 scuotono la zona

Terremoti ai Campi Flegrei: due scosse di magnitudo 2.8 scuotono la zona

Terremoti ai Campi Flegrei: due scosse di magnitudo 2.8 scuotono la zona

Matteo Rigamonti

Settembre 1, 2025

La sequenza sismica che interessa i Campi Flegrei, una delle aree vulcaniche più attive e studiate d’Europa, continua a destare interesse e preoccupazione. Negli ultimi giorni, in particolare, il territorio che si estende nella provincia di Napoli ha registrato un’intensa attività sismica, con un significativo aumento del numero di scosse. Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), dalla mezzanotte sono stati registrati almeno 14 eventi sismici di bassa intensità, tra cui due scosse di magnitudo 2.8, verificatesi rispettivamente alle 00:33 e all’1:29 con epicentro nei pressi di Pozzuoli.

Questa nuova ondata sismica segue un periodo di relativa calma, ma non è una novità per i Campi Flegrei, che storicamente sono soggetti a fenomeni sismici e vulcanici. L’area è caratterizzata da una serie di crateri e fumarole che testimoniano la sua natura vulcanica e l’attività geotermica sottostante. L’ultima eruzione significativa risale al 1538, quando il cratere di Monte Nuovo si formò in un solo giorno, un evento che ha avuto un impatto profondo sulla popolazione e sull’ambiente circostante. Da allora, il monitoraggio della zona è diventato cruciale.

Attività sismica e preoccupazioni locali

L’attività sismica registrata ha destato preoccupazione tra i residenti di Pozzuoli e dei comuni limitrofi, che ricordano bene gli eventi passati e le conseguenze di una maggiore intensificazione sismica. Gli esperti dell’INGV hanno sottolineato che, sebbene le scosse di magnitudo 2.8 siano considerate lievi e generalmente non provochino danni significativi, la continua attività sismica richiede un attento monitoraggio. Le scosse di magnitudo 3.3 registrate ieri hanno ulteriormente sollevato l’attenzione della comunità scientifica e delle autorità locali.

Monitoraggio e sicurezza

È fondamentale sottolineare che l’area dei Campi Flegrei è oggetto di osservazione continua grazie a un sistema di monitoraggio che utilizza tecnologie avanzate per rilevare variazioni nel suolo, nella temperatura e nella composizione dei gas vulcanici. Questi dati sono cruciali per prevedere eventuali cambiamenti nel comportamento del vulcano e per garantire la sicurezza delle persone che abitano nelle vicinanze. Tuttavia, prevedere con precisione quando e come si verificheranno eventi sismici o eruttivi rimane una sfida complessa per i vulcanologi.

Un promemoria della storia geologica

La sequenza di eventi sismici ai Campi Flegrei è anche un promemoria della storia geologica di questa regione. I Campi Flegrei sono stati formati circa 39.000 anni fa da una gigantesca eruzione, nota come l’eruzione di Campi Flegrei, che ha avuto conseguenze devastanti per l’ambiente e le popolazioni dell’epoca. Questa eruzione ha dato origine a un cratere di caldera, diventato uno dei luoghi più studiati al mondo dai geologi e dai vulcanologi. Oggi, la caldera è considerata un potenziale “supervulcano”, il che implica che un’eventuale eruzione potrebbe avere effetti catastrofici non solo a livello locale, ma anche globale.

In risposta a questa situazione, il Comune di Pozzuoli ha attivato protocolli di emergenza e informazione per i cittadini, incoraggiando la popolazione a rimanere informata attraverso i canali ufficiali. Sono stati organizzati incontri informativi per discutere della situazione sismica e delle misure di sicurezza da adottare in caso di futuri eventi significativi. È cruciale che la popolazione sia consapevole e preparata, poiché la sicurezza è la priorità principale in situazioni di questo genere.

In sintesi, l’attività sismica ai Campi Flegrei non è solo un fenomeno locale, ma un argomento di interesse internazionale. La ricerca e il monitoraggio costante di questa area vulcanica sono fondamentali per comprendere meglio i rischi associati e per garantire la sicurezza della comunità. Ogni scossa, anche se di bassa magnitudo, rappresenta un’opportunità per approfondire la nostra conoscenza sui fenomeni vulcanici e per migliorare le strategie di prevenzione e risposta in situazioni di emergenza. Con il continuo avanzamento della scienza e della tecnologia, i ricercatori sperano di fornire maggiori certezze in merito a un territorio che, per la sua bellezza e complessità, rimane uno dei più affascinanti e studiati del mondo.