L’Italia abbraccia l’IA: dal 12% al 46% di crescita nel mondo del lavoro in un anno

L'Italia abbraccia l'IA: dal 12% al 46% di crescita nel mondo del lavoro in un anno

L'Italia abbraccia l'IA: dal 12% al 46% di crescita nel mondo del lavoro in un anno

Matteo Rigamonti

Settembre 2, 2025

L’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) nel mondo del lavoro in Italia ha conosciuto un’espansione straordinaria, passando dal 12% nel 2024 a un impressionante 46% nel periodo attuale. Questo significativo incremento è emerso dalla seconda edizione dell’Ey Italy AI Barometer, un’indagine che ha coinvolto 4.900 professionisti provenienti da nove paesi europei, tra cui 539 italiani. L’obiettivo di questa ricerca è stato quello di esaminare l’uso dell’IA nelle imprese e i benefici che essa porta.

Vantaggi dell’adozione dell’IA

Tra i risultati più salienti, il 52% del top management ha dichiarato di aver riscontrato vantaggi concreti dall’implementazione dell’IA, evidenziando in particolare:

  1. Riduzione dei costi
  2. Aumento dei profitti

Questi dati dimostrano come l’IA stia diventando un fattore cruciale per la competitività delle aziende italiane, in un contesto economico dove l’innovazione è vitale per la crescita.

Strumenti di produttività

In Italia, l’adozione dell’IA è principalmente alimentata da strumenti che aumentano la produttività individuale. Secondo il barometro, il 60% degli intervistati utilizza strumenti di scrittura automatica, il 47% si avvale di assistenti vocali e il 40% impiega chatbot. Questi strumenti non solo semplificano le operazioni quotidiane, ma consentono anche un miglioramento nella gestione del tempo e delle risorse.

Disallineamenti e sfide nella formazione

Tuttavia, emergono delle incoerenze significative nei dati raccolti. Ad esempio:

  • Il 59% dei manager ha riferito di aver aumentato l’uso dell’IA, mentre solo il 39% dei dipendenti ha condiviso questa esperienza.
  • Il 74% dei manager ha dimostrato una conoscenza avanzata del contesto aziendale in cui l’IA viene applicata, mentre solo il 47% dei dipendenti ha una comprensione simile.

Questa discrepanza suggerisce che, nonostante gli sforzi delle aziende per introdurre l’IA, potrebbe esserci una mancanza di comunicazione e supporto formativo per i dipendenti, ostacolando l’efficacia dell’implementazione.

Un altro aspetto cruciale riguarda la formazione. Se quasi il 50% dei dirigenti ritiene che i dipendenti siano stati adeguatamente formati sull’uso dell’IA, solo il 20% dei lavoratori concorda con questa affermazione.

Preoccupazioni sulla sicurezza dei dati

Oltre alle sfide legate alla formazione, emergono anche preoccupazioni relative alla sicurezza e alla protezione dei dati. Il 53% dei partecipanti ha evidenziato la sicurezza dei dati come una delle principali preoccupazioni. Altri fattori critici includono:

  1. Esperienza dell’utente (40%)
  2. Costi associati all’implementazione dell’IA (32,5%)

Queste preoccupazioni sono particolarmente rilevanti in un contesto in cui la gestione dei dati sensibili è diventata una priorità per le aziende, soprattutto in seguito all’entrata in vigore del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) in Europa.

Nonostante queste paure e preoccupazioni, un dato positivo emerge dall’indagine: il 64% dei lavoratori italiani sta investendo nella propria formazione sull’IA, la percentuale più alta tra i paesi europei analizzati. Questo impegno verso la formazione è cruciale non solo per il miglioramento delle competenze individuali, ma anche per la competitività delle aziende nel mercato globale.

L’Italia sta quindi attraversando una fase di transizione in cui l’IA gioca un ruolo sempre più centrale. Le aziende che riconoscono e investono in questa tecnologia possono godere di vantaggi competitivi significativi. Tuttavia, è fondamentale che ci sia una maggiore sinergia tra il top management e i dipendenti, affinché tutti possano trarre vantaggio dall’implementazione dell’IA. La formazione, la comunicazione e la gestione delle preoccupazioni legate alla sicurezza dei dati saranno fattori chiave per il successo dell’integrazione dell’IA nel tessuto lavorativo italiano.

In un contesto di rapida evoluzione tecnologica, l’adozione dell’intelligenza artificiale rappresenta non solo un’opportunità, ma anche una sfida. Le aziende italiane sono chiamate a rispondere a queste sfide con un approccio strategico e lungimirante, per garantire una crescita sostenibile e innovativa nel futuro.