Hagai Levi: è tempo di fermare ciò che accade a Gaza

Hagai Levi: è tempo di fermare ciò che accade a Gaza

Hagai Levi: è tempo di fermare ciò che accade a Gaza

Giada Liguori

Settembre 3, 2025

Il regista, sceneggiatore e produttore israeliano Hagai Levi ha scelto la Mostra del Cinema di Venezia come piattaforma per esprimere la sua profonda preoccupazione riguardo alla situazione attuale a Gaza. Durante la presentazione della sua serie in sei episodi, “Etty”, Levi ha messo in evidenza l’importanza di affrontare le atrocità in corso, facendo riferimento a una petizione firmata da amici cineasti e sceneggiatori. Il silenzio su queste questioni è, secondo lui, inaccettabile. La sua voce si unisce a quella di molti altri che chiedono un cambiamento radicale e immediato.

La serie “Etty” e il suo significato

“Etty”, interpretata da Julia Windischbauer, si basa sui diari di Etty Hillesum, una scrittrice olandese ebrea morta ad Auschwitz nel 1943. La scelta di questo materiale non è casuale; Levi considera la storia di Etty una riflessione profonda su temi come l’odio, la disumanizzazione e la resistenza. Levi afferma: “La serie parla di argomenti che sono collegati a quanto sta accadendo oggi”, sottolineando come i discorsi di Etty contro l’odio risuonino nel contesto attuale.

La disumanizzazione è un tema ricorrente, non solo nei contesti storici, ma anche nelle attuali dinamiche tra Israele e Palestina. Levi ha evidenziato che il regime israeliano non solo opprime i palestinesi, ma colpisce anche il proprio popolo, creando una significativa divisione interna. Tuttavia, ha voluto sottolineare che ci sono “centinaia di migliaia di cittadini israeliani che combattono contro questo regime”, un richiamo alla speranza e alla resistenza di chi si oppone alla violenza e alla discriminazione.

Un approccio contemporaneo

La serie “Etty” si distingue per la sua ambientazione contemporanea, mantenendo un legame con la storia di Hillesum. Levi ha scelto di rimanere in un contesto moderno, evitando riferimenti espliciti a tecnologie attuali come cellulari e internet, per rendere la narrazione più immediata e vicina agli spettatori. Questo approccio consente di riflettere su come le esperienze di Etty possano risuonare nella realtà contemporanea. Levi avverte: “Quello che è accaduto allora può riaccadere, in modo diverso”, richiamando l’attenzione su come la storia possa ripetersi se non si presta attenzione.

Un messaggio di speranza e attivismo

Levi ha condiviso un’esperienza personale significativa, ricordando il 7 ottobre 2023, quando ha visto immagini che evocavano l’Olocausto. Scene di famiglie nascoste e di stermini hanno colpito duramente il suo cuore. “Anche nelle immagini di Gaza non si poteva non rivedere l’Olocausto”, ha dichiarato, esprimendo il suo profondo dolore per le sofferenze umane in corso. Questa connessione tra passato e presente è fondamentale per comprendere l’urgenza della sua richiesta di fermare le atrocità.

In un contesto globale in cui l’estrema destra sta guadagnando terreno, Levi ha sottolineato l’importanza della vigilanza e della resistenza. Ha menzionato la situazione nei Paesi Bassi, dove un rappresentante di estrema destra è al potere, evidenziando come i temi dell’odio e della divisione siano presenti anche nella società europea contemporanea. L’attualità della serie “Etty” si riflette in queste dinamiche politiche, rendendola un manifesto di resistenza contro l’ingiustizia.

La presentazione di “Etty” alla Mostra del Cinema di Venezia non è stata solo un’opportunità per mostrare un’opera d’arte, ma un momento cruciale per avviare un dialogo su questioni di grande rilevanza sociale e politica. Levi ha dimostrato di essere non solo un narratore, ma anche un attivista, utilizzando la sua voce per richiamare l’attenzione su una crisi umanitaria che richiede azione immediata.

Le parole di Levi risuonano con forza nel panorama culturale attuale, invitando gli spettatori a riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni e sull’importanza di lottare per un futuro in cui l’umanità prevalga sull’odio e sulla divisione. “Noi combattiamo nelle strade e per quanto sia flebile, abbiamo la speranza che le cose possano cambiare”, ha affermato, sottolineando il potere della solidarietà e della resistenza collettiva.

La Mostra del Cinema di Venezia, con la sua tradizione di promozione di opere innovative e socialmente rilevanti, diventa quindi un palcoscenico non solo per il cinema, ma anche per una causa che trascende le frontiere e si rivolge a tutti coloro che credono nella dignità umana. “Etty” è più di una semplice serie; è un appello alla coscienza collettiva, un invito a non dimenticare il passato e a lavorare attivamente per un presente e un futuro migliori.