L’Italia abbraccia l’AI: aumento del 34% nell’uso sul lavoro

L'Italia abbraccia l'AI: aumento del 34% nell'uso sul lavoro

L'Italia abbraccia l'AI: aumento del 34% nell'uso sul lavoro

Giada Liguori

Settembre 3, 2025

L’intelligenza artificiale (AI) sta rapidamente trasformando il panorama lavorativo in Italia, come dimostra la recente seconda edizione dello studio ‘EY Italy AI Barometer’, condotto da EY. Questo report, che ha coinvolto oltre 4.900 intervistati provenienti da nove Paesi europei, ha messo in evidenza come l’uso di tecnologie AI nel contesto lavorativo italiano sia aumentato in modo significativo, passando dal 12% nel 2024 al 46% nel 2025. Questo cambiamento rappresenta un incremento del 34%, un segnale chiaro di come le aziende italiane stiano abbracciando l’innovazione tecnologica e riconoscendo il valore che l’AI può apportare alle loro operazioni quotidiane.

Giuseppe Santonato, AI Leader di EY Europe West, ha commentato i risultati dello studio sottolineando che “l’intelligenza artificiale non è più una tecnologia emergente, ma una realtà concreta che sta già generando valore per le imprese.” Questo è un punto cruciale, poiché evidenzia come l’AI non sia solo una moda passeggera, ma una componente essenziale per il futuro del lavoro. Secondo il report, il 52% dei dirigenti aziendali ha già riscontrato benefici tangibili dall’integrazione dell’AI, in particolare in termini di riduzione dei costi operativi e aumento dei profitti. Questi dati suggeriscono un cambiamento fondamentale nella mentalità delle aziende, che stanno iniziando a vedere l’AI come un investimento strategico piuttosto che un semplice costo.

La cultura aziendale e l’integrazione dell’AI

Tuttavia, Santonato mette in guardia sulla necessità di una cultura aziendale che supporti l’integrazione dell’AI. “Il vero salto di qualità arriverà quando l’AI sarà accompagnata da una cultura diffusa e condivisa,” ha affermato. Questo implica che le aziende devono investire non solo nella tecnologia stessa, ma anche nella formazione dei dipendenti, nella governance e nell’accessibilità delle soluzioni AI. Colmare il divario di consapevolezza tra leadership e dipendenti diventa così una priorità strategica. Senza una base solida di comprensione e supporto da parte di tutti i livelli aziendali, il potenziale dell’AI potrebbe rimanere inespresso.

Benefici e preoccupazioni nell’uso dell’AI

Un altro dato interessante emerso dallo studio è che oltre l’80% degli intervistati ha valutato positivamente la propria esperienza con l’AI. Questo è un segnale incoraggiante, poiché indica che le aziende stanno non solo implementando tecnologie AI, ma anche riuscendo a farle accettare e utilizzare efficacemente dai propri dipendenti. Le applicazioni di AI che stanno guidando questo cambiamento in Italia includono:

  1. Scrittura di testi (60%)
  2. Assistenti vocali (47%)
  3. Chatbot (40%)

Questi strumenti non solo semplificano le operazioni quotidiane, ma consentono anche ai dipendenti di concentrare le loro energie su attività più strategiche e creative. Tuttavia, nonostante questi progressi, ci sono ancora preoccupazioni significative che devono essere affrontate. La sicurezza e la protezione dei dati rimangono al primo posto nella lista delle priorità per il 53% degli utenti. Con l’aumento dell’uso dell’AI, le aziende devono garantire che i dati sensibili siano protetti da accessi non autorizzati e che vengano rispettate le normative vigenti, come il GDPR. Anche la user experience è un fattore di grande importanza, con il 40% degli intervistati che ha segnalato preoccupazioni in questo ambito. Infine, il 32,5% ha citato i costi come una barriera all’implementazione più ampia dell’AI.

Verso un futuro sostenibile con l’AI

In questo contesto, è fondamentale che le aziende considerino non solo l’adozione di tecnologie AI, ma anche come queste possano essere integrate in modo sicuro e sostenibile nelle loro operazioni. La formazione continua dei dipendenti, la creazione di una cultura aziendale inclusiva e la messa in atto di strategie efficaci per la gestione dei dati sono tutte componenti chiave per garantire che l’AI diventi una leva di trasformazione positiva.

Il report di EY non solo mette in luce le tendenze attuali, ma offre anche una panoramica su come le aziende italiane possano navigare nel futuro del lavoro. Con l’AI che si afferma come una componente essenziale, sarà interessante osservare come le imprese italiane si adatteranno e prospereranno in questo nuovo contesto. La sfida per i prossimi anni sarà quella di sfruttare al meglio queste tecnologie, garantendo al contempo un approccio etico e responsabile, in grado di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.