Negli ultimi anni, la Spagna ha registrato un notevole incremento negli investimenti diretti esteri (IDE), superando l’Italia di ben il 60%. Secondo uno studio condotto da Amazon e Teha, presentato al Forum economico di Cernobbio, tra il 2015 e il 2024, il Paese iberico ha attratto flussi di investimenti per un totale di 304 miliardi di euro, rispetto ai 191 miliardi di euro dell’Italia. Questo divario significativo non solo evidenzia le differenze tra le due economie, ma mette in luce anche le opportunità economiche disponibili in ciascun Paese.
Creazione di posti di lavoro
Un aspetto cruciale emerso dall’analisi è il numero di nuovi posti di lavoro creati grazie agli investimenti esteri. In Spagna, gli 856 progetti “greenfield” realizzati fino al 2024 hanno generato 72.416 nuovi posti di lavoro. Al contrario, i 303 progetti avviati in Italia hanno prodotto solo 40.006 nuovi posti di lavoro. Questo divario non è solo numerico, ma rappresenta una sostanziale differenza nelle opportunità economiche offerte da ciascun Paese.
Il termine “greenfield” si riferisce a investimenti in nuove iniziative imprenditoriali, permettendo alle aziende di partire da zero e sfruttare al massimo le nuove tecnologie. La Spagna ha dimostrato di attrarre un numero significativamente maggiore di questi progetti, suggerendo una maggiore propensione da parte degli investitori a scommettere su un ambiente imprenditoriale dinamico e favorevole.
Fattori che influenzano gli investimenti
Ma quali sono i fattori che hanno contribuito a questo divario di 113 miliardi di euro? La ricerca di Amazon e Teha evidenzia che, nonostante l’Italia abbia capacità manifatturiere eccellenti e un potenziale innovativo notevole, ci sono elementi strutturali che ostacolano la sua competitività. Tra questi:
- Complessità burocratica: Rende difficile avviare e gestire un’impresa.
- Elevato cuneo fiscale: Grava sul reddito dei lavoratori e sulle aziende, riducendo l’attrattiva per gli investitori esteri.
- Minore partecipazione al mercato del lavoro: L’occupazione femminile e giovanile è sotto la media europea, limitando le opportunità di sviluppo economico.
Giorgio Busnelli, country manager di Amazon Italia, ha sottolineato come questi fattori strutturali influenzino la capacità dell’Italia di attrarre capitali internazionali con la stessa rapidità della Spagna. Ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di politiche che semplifichino la burocrazia e riducano il carico fiscale”, evidenziando l’importanza di un intervento mirato per migliorare l’ecosistema imprenditoriale italiano.
Opportunità per l’Italia
Per migliorare la propria posizione rispetto alla Spagna, l’Italia deve implementare politiche economiche lungimiranti e orientate all’innovazione. Alcune azioni chiave includono:
- Investire nella digitalizzazione delle imprese.
- Semplificare i processi burocratici.
- Promuovere la formazione professionale.
In un contesto globale sempre più competitivo, l’Italia deve affrontare la sfida di attrarre investimenti esteri per mantenere la sua crescita economica e garantire opportunità di lavoro per le future generazioni. Solo attraverso un impegno collettivo e una strategia ben definita sarà possibile colmare il divario con la Spagna e altre economie emergenti.