Leader G20, è il momento di scegliere: la nuova strada per la crescita dell’economia globale

Leader G20, è il momento di scegliere: la nuova strada per la crescita dell'economia globale

Leader G20, è il momento di scegliere: la nuova strada per la crescita dell'economia globale

Matteo Rigamonti

Settembre 5, 2025

In un contesto di crescente frammentazione e volatilità, l’economia globale si trova di fronte a una sfida cruciale: trovare un nuovo motore per la crescita. Quest’anno, la riunione del G20, sotto la presidenza del Sudafrica, rappresenta un’opportunità fondamentale per affrontare le problematiche più urgenti che affliggono il nostro sistema economico. In questo scenario, il Business 20 (B20) ha recentemente presentato un documento che evidenzia l’importanza della collaborazione e della standardizzazione per raggiungere gli obiettivi di sviluppo globale.

L’importanza di un nuovo approccio agli investimenti

Il documento congiunto, redatto da Gianluca Riccio, presidente del Comitato Finanza del Business at OECD e co-presidente della commissione Finanza e Infrastrutture del B20, è intitolato “Implementare le piattaforme di finanziamento: una soluzione alla frammentazione”. Questo lavoro rappresenta un appello ai leader del G20 affinché creino sinergie per sostenere gli investimenti in Africa e in altre regioni, con l’obiettivo di generare una crescita duratura e resiliente, focalizzandosi sulle comunità locali e sulle piccole e medie imprese (PMI).

Riccio ha sottolineato come il documento si configuri come un’esortazione all’azione per i leader del G20, invitandoli a dare seguito agli impegni presi nel 2023 e 2024. A suo avviso, è essenziale accelerare l’adozione di meccanismi pratici per mobilitare risorse adeguate per programmi di investimento a lungo termine. “Il comunicato dei leader del G20 del 2024 ha già posto le basi per questo cambiamento,” ha dichiarato Riccio, “sottolineando l’importanza di piattaforme di finanziamento flessibili e interconnesse, prive di attriti amministrativi”.

Superare le limitazioni degli approcci tradizionali

Il documento di Riccio si basa su una visione che mira a superare le limitazioni degli approcci tradizionali fondati sugli aiuti. L’obiettivo è quello di promuovere un modello di investimento in grado di generare una trasformazione duratura. “Il vero progresso deriva dalla creazione di opportunità economiche autosufficienti,” spiega Riccio, “che attraggono capitali a lungo termine, stimolano la partecipazione del settore privato, alimentano l’innovazione e rafforzano le capacità locali”.

Le piattaforme finanziarie, se strutturate in modo adeguato, svolgono un ruolo fondamentale in questo meccanismo, canalizzando i capitali in modo efficiente attraverso infrastrutture digitali e tassonomie condivise. Questa strategia intende abbandonare approcci frammentati e incoerenti, basati sulla dipendenza dagli aiuti, per abbracciare soluzioni strategiche orientate agli investimenti. Ciò rafforza il ruolo delle MPMI, delle startup e delle fintech, sostenendo anche le imprese informali nel processo di regolarizzazione.

L’Africa come cuore pulsante della crescita globale

In questo contesto, le nazioni africane non sono solo partecipanti, ma rappresentano il cuore pulsante della nuova agenda per la crescita globale. Con una popolazione di 1,4 miliardi di abitanti e una demografia giovanile, l’Africa ha un potenziale inespresso che può essere liberato attraverso strategie di investimento mirate. Queste strategie non solo rappresentano un pilastro essenziale per la crescita economica globale, ma sono anche cruciali per la riduzione della povertà e lo sviluppo sociale.

Il passaggio dell’Africa dagli aiuti agli investimenti è fondamentale per promuovere una collaborazione innovativa tra il settore pubblico e privato, nonché una maggiore integrazione regionale. In questo senso, è imperativo adottare un approccio sistemico che sfrutti i progressi tecnologici per migliorare la produttività e la competitività. A tal fine, i governi devono lavorare per creare un ambiente favorevole che inneschi il potenziale delle economie locali, promuovendo al contempo la crescita, l’emancipazione femminile e l’inclusione finanziaria.

Riccio ha citato il Piano Mattei come esempio di come l’Italia stia cercando di ridefinire il proprio rapporto con l’Africa attraverso un approccio di sviluppo basato sulla partnership. Questo approccio mira a favorire il mutuo beneficio e la crescita economica, creando opportunità che possano beneficiare entrambe le parti.

Tuttavia, le sfide restano. Accanto ai rischi tradizionali, ci sono ostacoli significativi come la mancanza di formazione manageriale per gli imprenditori e il crescente divario nelle competenze digitali, che minacciano di limitare gli investimenti e l’adozione dell’intelligenza artificiale. È cruciale affrontare queste problematiche in modo sistematico per garantire un futuro economico sostenibile.

Riccio ha concluso sottolineando l’importanza di meccanismi basati su dinamiche della domanda, che stimolino la produttività e attraggano capitali privati. Questo approccio potrebbe generare moltiplicatori economici misurabili che affianchino, e non sostituiscano, le misure di aiuto. È quindi essenziale che i leader del G20 sostengano attivamente tali iniziative e, se avranno successo, estendano queste “sandbox” controllate a contesti più ampi, rendendo gli investimenti lo strumento centrale per il futuro economico globale.