Napoli, una donna in preda alla violenza domestica accoltella il marito e finisce in manette

Napoli, una donna in preda alla violenza domestica accoltella il marito e finisce in manette

Napoli, una donna in preda alla violenza domestica accoltella il marito e finisce in manette

Matteo Rigamonti

Settembre 5, 2025

Nella notte tra il 2 e il 3 ottobre 2023, Napoli è stata teatro di un drammatico fatto di cronaca che ha scosso il quartiere Pendino. Una lite familiare si è trasformata in una tragedia, culminando in un omicidio che ha lasciato la comunità locale in stato di shock. Lucia Salemme, una donna di 58 anni, è stata arrestata dopo aver accoltellato e ucciso il marito, Ciro Rapuano, di 59 anni. Questo episodio evidenzia le gravi problematiche legate alla violenza domestica e alle dinamiche familiari che possono portare a simili tragedie.

la dinamica dell’omicidio

Secondo le prime ricostruzioni, l’episodio è avvenuto intorno alle 2:30. Da quanto emerso, Ciro avrebbe aggredito la moglie, colpendola con un coltello. La situazione, già tesa, è degenerata rapidamente. Lucia, ferita a un braccio, ha reagito afferrando un altro coltello dalla cucina e, in un gesto disperato, ha colpito il marito al torace. L’aggressione ha avuto esito fatale: Ciro Rapuano è stato trovato privo di vita nel letto della coppia, con evidenti segni di violenza.

le conseguenze immediate

Dopo aver compiuto il gesto, Lucia ha contattato i soccorsi, dichiarando al telefono: «Ho ucciso mio marito». Questo dettaglio ha suscitato un’ulteriore ondata di indignazione e tristezza tra i familiari e i vicini, che non si aspettavano una tale escalation di violenza all’interno di una casa, un luogo che dovrebbe rappresentare sicurezza e protezione. Immediatamente dopo la chiamata, sono intervenuti:

  1. Agenti della Squadra mobile
  2. Volanti dell’Unità di Pronto Intervento (Upg)
  3. Commissariato Decumani
  4. Personale del 118

Gli operatori sanitari non hanno potuto fare nulla per salvare l’uomo, ormai deceduto. La moglie, invece, è stata trasportata all’ospedale Vecchio Pellegrini, dove è stata sottoposta a cure per le ferite riportate durante la lite. Fortunatamente, le sue condizioni non erano gravi e, dopo essere stata dimessa in mattinata, è stata subito arrestata e portata in questura per essere interrogata.

l’indagine in corso

Le indagini sono attualmente in corso e sono coordinate dalla Procura di Napoli. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire in modo dettagliato la dinamica della lite che ha portato all’omicidio. Un aspetto inquietante emerso dalle prime testimonianze è che, al momento della violenza, erano presenti in casa la figlia della coppia e la nipote, rendendo la situazione ancora più complessa e dolorosa. Questi due testimoni possono fornire informazioni cruciali su quanto accaduto e sul contesto familiare in cui si è verificato l’episodio.

La salma di Ciro Rapuano è stata posta sotto sequestro per permettere gli accertamenti medico-legali necessari. È fondamentale, infatti, determinare con precisione le cause della morte e raccogliere ulteriori elementi che possano chiarire la natura dell’aggressione. La questione della violenza domestica è un tema purtroppo sempre attuale e delicato, che richiede un’analisi approfondita delle dinamiche psicologiche e sociali che spesso si celano dietro a questi tragici eventi.

la necessità di un intervento

Negli ultimi anni, il fenomeno della violenza domestica ha assunto proporzioni preoccupanti in Italia, con un crescente numero di femminicidi e aggressioni di questo tipo. Le istituzioni stanno cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema, promuovendo campagne informative e servizi di supporto per le vittime. Tuttavia, ogni caso come quello di Lucia e Ciro pone interrogativi complessi e sfide per la società, che deve affrontare la radice di tali comportamenti violenti.

La tragica fine di Ciro Rapuano e la situazione di Lucia Salemme pongono interrogativi non solo sulla responsabilità individuale, ma anche sulle dinamiche familiari e sociali che possono portare a simili atti di disperazione. La comunità di Napoli, e non solo, si trova ora a dover affrontare le conseguenze di questa violenza, interrogandosi su come garantire un futuro migliore, libero da abusi e aggressioni.