La Polonia sta affrontando un periodo di grande trasformazione nel campo dell’innovazione tecnologica, in particolare nel settore spaziale. Sławosz Uznański-Wiśniewski, astronauta polacco e secondo connazionale a volare nello spazio, ha recentemente evidenziato la necessità di un “grande salto tecnologico” durante il 34° Forum Economico di Karpacz. Questa affermazione sottolinea l’urgenza di una trasformazione radicale affinché la Polonia possa emergere come protagonista nel mercato spaziale europeo e internazionale.
Uznański-Wiśniewski ha partecipato alla missione Axiom Mission 4 (Ax-4) lo scorso giugno, diventando il primo polacco a soggiornare sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Durante i suoi 18 giorni di permanenza, l’equipaggio ha condotto oltre 60 esperimenti scientifici, dimostrando l’importanza della cooperazione internazionale nella ricerca e nello sviluppo tecnologico. L’astronauta ha messo in evidenza come le telecomunicazioni e la navigazione siano aree strategiche per il futuro dell’industria spaziale polacca.
investire nelle innovazioni
“Dobbiamo passare dall’inseguire il mercato a proporre le nostre innovazioni”, ha affermato Uznański-Wiśniewski. Questa affermazione riflette una crescente consapevolezza in Polonia riguardo alla necessità di investire in nuove tecnologie piuttosto che limitarsi a replicare soluzioni esistenti. Con un budget di 1,5 miliardi di zloty destinato agli investimenti spaziali nel 2023, il governo polacco sta finalmente riconoscendo l’importanza di questo settore, un fatto senza precedenti nella storia recente del Paese.
La Polonia, pur non avendo una lunga tradizione nel settore spaziale, ha dimostrato una crescente ambizione. Le telecomunicazioni, in particolare, sono emerse come uno dei settori di punta, con un potenziale significativo per la crescita e l’espansione su scala globale. La creazione di costellazioni di satelliti, come quella polacca chiamata “Kamila”, rappresenta un passo fondamentale verso l’affermazione del Paese nel panorama spaziale europeo. Queste costellazioni non solo miglioreranno i servizi di telecomunicazione, ma offriranno anche nuovi strumenti per l’osservazione della Terra.
modelli di successo
Un esempio di iniziativa simile è il programma italiano ‘Iride’, coordinato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e supportato dall’Agenzia Spaziale Italiana. ‘Iride’ prevede la realizzazione di sei costellazioni di satelliti, con un budget di 1,1 miliardi di euro, finanziato attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Progetti di questo tipo non solo contribuiscono allo sviluppo tecnologico, ma rafforzano anche le capacità di monitoraggio ambientale e di gestione delle emergenze.
Uznański-Wiśniewski ha sottolineato l’importanza di costruire una rete di satelliti in grado di supportare le telecomunicazioni e la navigazione. In un mercato sempre più competitivo, la capacità di sviluppare tecnologie innovative e scalabili diventa essenziale per posizionarsi come leader a livello europeo e globale. La Polonia deve quindi investire non solo nelle infrastrutture, ma anche nella formazione e nel supporto a start-up e aziende che operano nel settore spaziale.
collaborazione internazionale
Attualmente, la Polonia è coinvolta in numerosi progetti di ricerca e sviluppo che mirano a integrare le tecnologie spaziali nelle applicazioni quotidiane, come il monitoraggio climatico, la gestione delle risorse naturali e la sicurezza nazionale. L’astronauta ha notato come, solo due anni fa, fosse difficile discutere di tecnologie spaziali con i decisori politici; oggi, il dialogo è molto più aperto e produttivo.
Un altro aspetto importante è la collaborazione internazionale. La partecipazione della Polonia a missioni spaziali, come l’Axiom Mission 4, è fondamentale per acquisire l’esperienza e le competenze necessarie per lo sviluppo del programma spaziale nazionale. Collaborare con altre agenzie spaziali e aziende private a livello globale può facilitare l’accesso a tecnologie all’avanguardia e a know-how che altrimenti sarebbero difficilmente reperibili.
In conclusione, il programma spaziale polacco è in una fase di crescita e sviluppo. Per diventare un attore di rilievo nel panorama europeo, è necessario un impegno concertato da parte di governo, industria e comunità scientifica. La visione di Uznański-Wiśniewski rappresenta un invito a investire nelle innovazioni e a costruire un ecosistema favorevole che possa sostenere l’industria spaziale polacca per gli anni a venire. La strada da percorrere è ancora lunga, ma le basi sono state gettate e il potenziale è enorme. La Polonia è pronta a compiere un grande salto verso il futuro nello spazio.