Tirso salvata: 160 posti di lavoro protetti nel Triestino

Tirso salvata: 160 posti di lavoro protetti nel Triestino

Tirso salvata: 160 posti di lavoro protetti nel Triestino

Giada Liguori

Settembre 5, 2025

L’industria tessile in Italia ha affrontato un periodo di forte declino negli ultimi anni, ma la recente acquisizione della Tirso di Muggia, in provincia di Trieste, rappresenta una luce di speranza per il settore. Questa azienda tessile ad alta tecnologia, con circa 160 dipendenti, è stata rilevata da un gruppo internazionale con una solida presenza nel nostro Paese. Questo passaggio di proprietà non solo garantisce la continuità operativa dell’azienda, ma salva anche i posti di lavoro di centinaia di lavoratori e lavoratrici che, altrimenti, avrebbero affrontato la prospettiva di licenziamenti imminenti.

Il salvataggio della Tirso e la collaborazione tra istituzioni

Il salvataggio della Tirso segue il precedente caso della Wartsila, dimostrando come la collaborazione tra istituzioni, sindacati e imprenditori possa portare a risultati positivi in un contesto economico difficile. La sinergia tra la Regione Friuli Venezia Giulia, Confindustria Alto Adriatico, i sindacati e il ministero competente ha dimostrato che un approccio unito è fondamentale per affrontare le sfide del mondo del lavoro.

Un piano industriale per il rilancio

L’accordo di acquisizione è stato siglato in un contesto di crescente preoccupazione per la perdita di posti di lavoro nel settore manifatturiero. La Tirso, nota per l’adozione di tecnologie innovative e per la qualità dei suoi prodotti, ha visto crescere la pressione economica negli ultimi anni a causa della concorrenza globale e della pandemia di COVID-19. Tuttavia, l’intervento tempestivo delle parti coinvolte ha permesso di evitare il peggio.

Mercoledì prossimo è previsto un incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), dove verrà presentato un piano industriale dettagliato per il rilancio della Tirso. Questo piano è fondamentale per il futuro dell’azienda e dei suoi dipendenti, in quanto delineerà le strategie per:

  1. Migliorare l’efficienza operativa.
  2. Aumentare la competitività sul mercato.
  3. Investire nella modernizzazione degli impianti e nel rinnovamento della gamma di prodotti.

La resilienza del settore tessile italiano

La Tirso è un esempio emblematico della resilienza del settore tessile italiano, che continua a dimostrare la propria capacità di adattamento e innovazione. Grazie all’alta tecnologia utilizzata nella produzione, l’azienda è in grado di realizzare tessuti tecnici di alta qualità, utilizzati in vari settori, dall’abbigliamento sportivo all’arredamento domestico. Questo tipo di specializzazione rappresenta un elemento chiave per il futuro dell’azienda, che intende posizionarsi come leader nel mercato dei tessuti innovativi.

In questo contesto, è fondamentale sostenere le piccole e medie imprese (PMI), che costituiscono la spina dorsale dell’economia italiana. La Regione Friuli Venezia Giulia ha avviato diverse iniziative per promuovere la crescita delle PMI, creando un ambiente favorevole all’innovazione e allo sviluppo.

La salvaguardia dei posti di lavoro è cruciale non solo per le famiglie dei lavoratori, ma anche per l’intera comunità locale. La chiusura di un’azienda come la Tirso avrebbe avuto un impatto devastante sull’economia di Muggia e dei dintorni. Le istituzioni locali hanno intensificato gli sforzi per garantire un futuro all’azienda, dimostrando che il tessuto sociale ed economico del territorio è una priorità assoluta.

In conclusione, la vendita della Tirso rappresenta un segnale positivo per il settore tessile e per l’economia del Triestino. Con la nuova direzione e un piano industriale mirato, l’azienda ha tutte le carte in regola per affrontare le sfide del futuro, contribuendo al mantenimento dei posti di lavoro e alla crescita dell’intera area. La speranza è che questo esempio possa ispirare altre realtà in difficoltà a cercare soluzioni collaborative e innovative per superare le proprie crisi.