La seduta di oggi in Asia si presenta positiva, influenzata dai recenti sviluppi sui mercati statunitensi e dalle attese per i dati sul lavoro che verranno pubblicati a breve. Gli investitori mostrano un ottimismo crescente in seguito a ulteriori segnali di rallentamento nel mercato del lavoro americano, alimentando le speranze di un possibile allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve nel mese di settembre.
Andamento dei mercati asiatici
I futures negli Stati Uniti continuano a mostrare un trend rialzista, con particolare riferimento all’indice S&P 500, che giovedì ha raggiunto nuovi massimi storici. Questa performance ha creato un clima di fiducia anche nei mercati asiatici, dove le notizie positive da Wall Street hanno contribuito a un’atmosfera di ottimismo.
A Tokyo, il Nikkei 225 ha registrato un guadagno dell’1,03%. Questo slancio può essere attribuito anche alla recente firma dell’ordine esecutivo da parte del presidente americano Donald Trump, che ha dato il via all’attuazione dell’accordo sui dazi con il Giappone. Tale accordo rappresenta un passo significativo verso una maggiore collaborazione economica e potrebbe avere effetti positivi sul mercato giapponese.
Performance dei mercati cinesi
Hong Kong ha visto un incremento dell’1,36%, mentre i listini cinesi hanno recuperato terreno dopo una giornata di scivoloni. Ecco alcuni dettagli sull’andamento delle principali borse cinesi:
- Shanghai è salita dell’1,25%.
- Shenzhen ha registrato un notevole aumento di quasi il 3%.
Questo rimbalzo è stato in parte supportato da notizie economiche che suggeriscono un possibile miglioramento della situazione economica in Cina, nonostante le persistenti preoccupazioni legate alla pandemia di COVID-19 e alle misure di contenimento.
Aspettative sui dati del lavoro e implicazioni economiche
Sul fronte obbligazionario, i Treasuries statunitensi si sono stabilizzati dopo il rally di giovedì. Il rendimento dei titoli a due anni, particolarmente sensibile alle politiche monetarie, si attesta vicino ai minimi annuali. Gli investitori stanno scontando quasi completamente un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve e prevedono ulteriori riduzioni entro la fine dell’anno. Questa aspettativa ha portato a una certa debolezza del dollaro, che ha perso terreno rispetto alle altre valute principali. L’euro, per esempio, si è attestato sopra quota 1,167 rispetto al dollaro, indicando una maggiore forza della moneta europea in un contesto di incertezze economiche.
Nel settore delle materie prime, il petrolio ha continuato a scendere per la terza seduta consecutiva, a pochi giorni dalla riunione dell’Opec+, dove i membri potrebbero discutere un ulteriore aumento dell’offerta. La diminuzione dei prezzi del petrolio è stata influenzata da vari fattori, tra cui un aumento della produzione negli Stati Uniti e la preoccupazione per una domanda in calo a causa di nuove restrizioni legate alla pandemia in diverse parti del mondo.
In questo clima di incertezze, gli analisti stanno monitorando attentamente i dati sul lavoro statunitense, previsti per oggi. Questi dati potrebbero fornire ulteriori indicazioni sulle future decisioni di politica monetaria della Federal Reserve. Le aspettative sono elevate, con molti esperti che prevedono un possibile rallentamento nel tasso di disoccupazione. Questo potrebbe confermare le teorie di un mercato del lavoro in fase di recupero, ma anche porre interrogativi su come la Fed intenda rispondere a queste dinamiche.
In sintesi, la giornata odierna si presenta come un momento cruciale per gli investitori, con un forte focus sui dati che verranno rilasciati e sulle implicazioni che questi potrebbero avere sulla politica monetaria. Con i mercati asiatici a mostrarsi positivi, gli occhi sono puntati su Wall Street e sull’evoluzione della situazione economica globale, in un contesto caratterizzato da incertezze e opportunità.