Solo il 2,3% delle imprese italiane adotta l’IA: un’opportunità da non perdere

Solo il 2,3% delle imprese italiane adotta l'IA: un'opportunità da non perdere

Solo il 2,3% delle imprese italiane adotta l'IA: un'opportunità da non perdere

Giada Liguori

Settembre 6, 2025

L’intelligenza artificiale (IA) sta emergendo come un elemento cruciale per il successo delle aziende in tutto il mondo, ma in Italia la sua adozione rimane sorprendentemente bassa. Secondo il report dell’AI Skills 4 Agents Observatory, presentato da Microsoft durante il Forum Teha a Cernobbio, solo il 2,3% delle imprese italiane utilizza l’IA agentica. Questo dato è significativamente inferiore alla media europea, che si attesta al 4,2%. Nonostante l’interesse crescente per l’IA generativa, che è passato dal 51% nel 2023 all’84,7% nel 2024, le aziende italiane faticano a integrare queste tecnologie nei loro processi.

Il potenziale dell’intelligenza artificiale

L’analisi mostra che l’adozione pervasiva dell’IA potrebbe portare a un incremento annuale del Pil nazionale fino al 17,9%, con un impatto economico stimato di 336 miliardi di euro annui. Questo valore supera il Pil dell’intera Repubblica Ceca, che è di 303 miliardi di euro. I settori che potrebbero beneficiare maggiormente dall’integrazione dell’IA agentica includono:

  1. Commercio: 346,7 miliardi di euro
  2. Industria manifatturiera: 304,1 miliardi di euro
  3. Pubblica amministrazione: 257,2 miliardi di euro
  4. Servizi professionali: 176,9 miliardi di euro
  5. Servizi finanziari: 93,1 miliardi di euro
  6. Settore ICT: 57,8 miliardi di euro

Le competenze digitali in Italia

Uno degli ostacoli principali all’adozione dell’IA in Italia è la mancanza di competenze digitali adeguate. Solo il 46% degli italiani possiede competenze digitali di base, mentre il 67% delle aziende italiane segnala una carenza di know-how necessario per implementare soluzioni di IA. Questo problema è ancor più accentuato nell’uso specifico degli agenti IA, dove il 70% delle aziende evidenzia difficoltà. Microsoft ha messo in evidenza come questo disallineamento possa rappresentare un freno strutturale per la competitività del Paese.

L’iniziativa Microsoft Elevate

Per affrontare queste sfide, Microsoft ha lanciato il programma Elevate, un’iniziativa globale con un investimento di 4 miliardi di dollari in cinque anni. Questo programma è progettato per fornire formazione e tecnologia a 20 milioni di persone in tutto il mondo. In Italia, Microsoft Elevate si propone di formare 400.000 persone in due anni, attraverso investimenti in tre aree strategiche. Le formazioni si concentreranno su temi cruciali come:

  1. Uso responsabile dell’IA
  2. Etica nell’adozione delle tecnologie
  3. Applicazioni pratiche dell’IA in vari settori

La formazione continua e l’aggiornamento delle competenze digitali sono essenziali non solo per l’adozione dell’IA, ma anche per garantire che le aziende italiane possano competere a livello internazionale. In un contesto in cui le tecnologie digitali diventano sempre più pervasive, è fondamentale che le aziende investano nella formazione dei propri dipendenti e nell’adozione di tecnologie avanzate come l’IA.

La sfida per l’Italia è quindi duplice: aumentare l’adozione dell’IA tra le imprese e promuovere le competenze digitali tra la popolazione. Solo così sarà possibile sfruttare appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale e garantire una crescita sostenibile e competitiva per il Paese.