Mamoru Hosoda, uno dei più acclamati registi nel panorama dell’animazione giapponese contemporanea, torna a stupire il pubblico con il suo nuovo lungometraggio, Scarlet. Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e in uscita nelle sale italiane nel 2026, il film rappresenta un audace connubio tra fantasy e riflessione sociale, un’opera che si distacca dalle convenzioni del genere per abbracciare tematiche profonde e attuali.
trama e tematiche di scarlet
La trama di Scarlet si sviluppa su due piani temporali e geografici distinti: da un lato, una corte medievale ispirata all’Amleto di Shakespeare, e dall’altro una metropoli moderna, dove vive Hijiri, un infermiere generoso e ottimista. La protagonista è Scarlet, una principessa guerriera il cui viaggio è segnato dalla ricerca di vendetta per l’omicidio del padre, un re benevolo, orchestrato dallo zio e dalla madre. Questo conflitto familiare si intreccia con un tema più ampio di lotta e resistenza, rappresentando una critica alla violenza e alla guerra.
In un’intervista, Hosoda ha rivelato che l’ispirazione per unire questi due mondi è emersa dalla lettura della Divina Commedia di Dante Alighieri durante gli anni del liceo. “Cercavo di capire come mettere in contatto i due mondi del film e mi è venuta in mente la Divina Commedia, perché racconta diverse ere e mondi in più cicli temporali”, ha affermato il regista. Proprio come Dante ha tracciato un viaggio attraverso i regni dell’aldilà, Hosoda reimmagina l’aldilà come un luogo di terre desolate in cui si continua a combattere, un contesto di attesa e conflitto in cui le anime aspirano a essere scelte per accedere a un paradiso eterno.
una principessa moderna
Scarlet è una figura rivoluzionaria nel panorama dell’animazione, poiché Hosoda desiderava rappresentare una principessa moderna, capace di proteggersi e combattere da sola, in netto contrasto con le rappresentazioni tradizionali delle donne in epoche passate. “Questa principessa è coraggiosa, esplora un mondo sconosciuto”, ha spiegato Hosoda, enfatizzando l’importanza di mostrare donne indipendenti che riflettono i valori della nuova generazione. In un’epoca in cui le narrazioni femminili stanno guadagnando sempre più spazio, Scarlet si pone come un esempio significativo di empowerment, offrendo un modello positivo per le giovani spettatrici.
messaggi di pace e speranza
Il messaggio di Scarlet è chiaramente antimilitarista e pacifista. Hosoda ha sottolineato come, in un mondo segnato da guerre e sofferenze, sia fondamentale raccontare storie che possano infondere speranza nelle nuove generazioni. “Viviamo in un mondo nel quale vediamo tanti bambini che stanno soffrendo per la fame e le guerre. Io volevo raccontare una storia che desse speranza”, ha spiegato il regista. Attraverso il suo lavoro, Hosoda desidera comunicare ai più piccoli che, anche in un contesto difficile come quello attuale, è possibile continuare a sperare e a lottare per un futuro migliore.
Il film non solo si propone come un’opera di intrattenimento, ma si cimenta in una riflessione profonda sulle conseguenze della violenza e sull’importanza della pace. Attraverso l’epopea di Scarlet, Hosoda invita il pubblico a interrogarsi sulle scelte morali e sui valori che guidano le nostre vite. La storia di vendetta si trasforma, quindi, in un racconto di crescita e di scoperta, dove il vero nemico non è solo quello esterno, ma anche le proprie paure e incertezze.
Inoltre, la tecnica di animazione utilizzata da Hosoda è nota per la sua bellezza visiva e la sua capacità di evocare emozioni profonde. Ogni scena di Scarlet è curata nei minimi dettagli, creando un’atmosfera che cattura l’attenzione dello spettatore e lo trasporta in un viaggio emozionante attraverso mondi diversi. La fusione di stili e colori riflette la dualità della trama, accentuando il contrasto tra il passato medievale e il presente metropolitano.
Con Scarlet, Hosoda non solo rinnova il suo impegno per una narrazione che sfida le norme, ma invita anche il pubblico a riflettere sulla condizione umana, sulla sofferenza e sulla speranza. In un’epoca in cui la guerra e le crisi umanitarie sembrano quotidiane, la sua visione pacifista e ottimista rappresenta una boccata d’aria fresca nel panorama cinematografico contemporaneo. La storia di Scarlet è, quindi, una storia di lotta, resilienza e speranza, un invito a non perdere mai di vista la luce, anche nei momenti più bui.