Il 64% del valore aggiunto dell’UE proviene dalle aziende capofiliera della manifattura

Il 64% del valore aggiunto dell'UE proviene dalle aziende capofiliera della manifattura

Il 64% del valore aggiunto dell'UE proviene dalle aziende capofiliera della manifattura

Giada Liguori

Settembre 7, 2025

Nel panorama manifatturiero europeo, un dato sorprendente emerge da uno studio recentemente pubblicato: le aziende capofiliera, che rappresentano meno dell’1% delle imprese manifatturiere, generano da sole il 64% del valore aggiunto del settore. Questo è solo uno degli aspetti salienti emersi dalla ricerca intitolata “Driving the future: lead firms as engines of innovation and sustainability for Italian and European industrial value chains”, elaborata dal Teha Group in collaborazione con Philip Morris Italia. Il report è stato presentato durante la 51esima edizione del Forum Teha, un’importante manifestazione che riunisce esperti del settore e rappresentanti istituzionali per discutere le future sfide e opportunità nel campo dell’industria.

L’importanza delle aziende capofiliera

L’analisi ha evidenziato che le 100 principali aziende capofiliera europee contribuiscono al 32% del valore del manifatturiero dell’Unione Europea, un dato che sottolinea l’importanza cruciale di queste entità nel mantenere la competitività del continente a livello globale. Inoltre, i lavoratori di queste aziende producono, in media, 3,2 volte più valore aggiunto rispetto ai dipendenti delle piccole imprese. Questo mette in luce non solo l’efficienza delle aziende leader, ma anche il loro potenziale nel guidare l’innovazione e la crescita economica.

In un contesto in cui le sfide globali si fanno sempre più pressanti, come la concorrenza con potenze economiche come Stati Uniti e Cina, il bisogno di una trasformazione profonda del tessuto produttivo europeo è più che mai evidente. Le aziende capofiliera sono viste come catalizzatori di questo cambiamento, capaci di trascinare l’innovazione e stimolare l’intero ecosistema industriale. Secondo il report, queste aziende sono responsabili di circa il 42% degli investimenti privati in ricerca e sviluppo nell’Unione Europea, un ammontare che si traduce in circa 149 miliardi di euro.

Il ruolo strategico di Philip Morris Italia

Pasquale Frega, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, ha commentato l’importanza di questa ricerca, sottolineando il ruolo strategico delle aziende leader nel plasmare le catene del valore italiane ed europee. “Le aziende leader hanno un ruolo strategico nel plasmare le catene del valore italiane ed europee per costruire modelli di crescita lungimiranti”, ha affermato. Secondo Frega, la collaborazione tra grandi e piccole imprese è essenziale per costruire un futuro industriale sostenibile e competitivo.

Philip Morris Italia, con le sue 44.000 persone e le 8.000 imprese italiane coinvolte nella sua filiera, si impegna a creare valore lungo tutta la catena attraverso investimenti in innovazione, sostenibilità e competenze. Questo approccio non solo contribuisce alla crescita economica, ma rappresenta anche una responsabilità sociale, dimostrando come le aziende possano avere un impatto positivo sulla comunità e sull’ambiente.

Innovazione e sostenibilità nel manifatturiero

Un altro aspetto interessante emerso dallo studio è la necessità di un ecosistema che favorisca l’innovazione. Le aziende capofiliera non operano in isolamento; al contrario, collaborano con una rete di piccole e medie imprese (PMI) che svolgono un ruolo fondamentale nel fornire flessibilità e specializzazione. Questo modello di collaborazione è essenziale per garantire che le aziende europee possano rispondere rapidamente alle dinamiche di mercato in continua evoluzione e alle esigenze dei consumatori.

Inoltre, il report evidenzia come le aziende capofiliera possano svolgere un ruolo chiave nella transizione verso un’economia più sostenibile. Attraverso investimenti mirati in tecnologie verdi e pratiche sostenibili, queste aziende possono contribuire non solo a ridurre l’impatto ambientale del settore manifatturiero, ma anche a creare nuove opportunità di lavoro e crescita economica. La sostenibilità, quindi, non è solo una responsabilità etica, ma anche una leva strategica per il successo a lungo termine.

In sintesi, le aziende capofiliera rappresentano un pilastro fondamentale del settore manifatturiero europeo, contribuendo in modo significativo al valore aggiunto, all’occupazione e agli investimenti in ricerca e sviluppo. La loro capacità di innovare e di collaborare con il resto del tessuto produttivo sarà determinante per affrontare le sfide future e per costruire un’industria europea resiliente e sostenibile.