Totoleone: un viaggio tra i talenti di The Voice of Hind, Bigelow e Chan-wook

Totoleone: un viaggio tra i talenti di The Voice of Hind, Bigelow e Chan-wook

Totoleone: un viaggio tra i talenti di The Voice of Hind, Bigelow e Chan-wook

Giada Liguori

Settembre 7, 2025

La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 2023 si presenta come un evento di grande rilevanza, dove i film in concorso non solo aspirano al prestigioso Leone d’Oro, ma affrontano anche temi di attualità di straordinaria importanza. Tra i titoli più attesi emerge “The Voice of Hind Rajab”, una pellicola della regista tunisina Kaouther Ben Hania che ha già catturato l’attenzione di critica e pubblico. Questo film racconta la drammatica storia di una bambina di cinque anni di Gaza, prigioniera in un’auto con i suoi familiari deceduti per diciotto ore. La Ben Hania, con coraggio e sensibilità, riesce a dare voce a un dolore incommensurabile, portando alla ribalta temi rilevanti come il conflitto israelo-palestinese e le sue devastanti conseguenze sulla vita dei civili.

un grido di dolore e resistenza

In un contesto cinematografico dove la realtà supera la fiction, “The Voice of Hind Rajab” si oppone apertamente al governo di Netanyahu, rappresentando un grido di dolore e resistenza. Questo lavoro è già stato esaltato da diversi critici e si inserisce in una tradizione di cinema impegnato che ha sempre trovato spazio alla Mostra di Venezia, dove il cinema è più di semplice intrattenimento: è un mezzo per affrontare questioni urgenti e complesse.

thriller e riflessioni morali

Accanto a questo film, un altro titolo che ha suscitato grande interesse è “A House of Dynamite” di Kathryn Bigelow. La regista, nota per le sue opere sui temi della guerra e del conflitto, presenta un thriller che evoca lo spettro della guerra atomica. In questa pellicola, un razzo supersonico diretto verso gli Stati Uniti mette alla prova un presidente che ha solo diciotto minuti per decidere se attivare un attacco che potrebbe portare alla distruzione globale. Bigelow affronta questioni morali e etiche di grande portata, stimolando una profonda riflessione sulle scelte difficili che i leader politici devono affrontare in situazioni di crisi.

opere di grande spessore

La competizione per il Leone d’Oro è serrata e tra i film che si contendono il prestigioso riconoscimento ci sono opere di grande spessore come:

  1. “La Grazia” di Paolo Sorrentino, che esplora le complessità dell’amore e del dubbio.
  2. “Duse” di Pietro Marcello, che rivisita la figura della grande attrice italiana Eleonora Duse.
  3. “Sotto le Nuvole” di Gianfranco Rosi, il cui stile documentaristico cattura la vita quotidiana in modo inedito e poetico.

Queste opere, pur trattando temi diversi, condividono la capacità di far emergere emozioni vere e di porre interrogativi sulla condizione umana.

Un altro film che ha colpito la stampa internazionale è “No Other Choice” di Park Chan-wook, noto per il suo stile audace e le sue trame intricate. Qui, il protagonista, un manager di una cartiera licenziato, decide di eliminare i suoi concorrenti in modo brutale per ottenere un lavoro. La pellicola si addentra nei temi della competizione e della precarietà lavorativa, riflettendo una realtà sempre più presente nel mondo odierno, dove la crisi economica ha reso le persone disposte a tutto pur di garantire la propria sopravvivenza.

In linea con queste tematiche, il film “À pied d’œuvre” di Valérie Donzelli si distingue per la sua rappresentazione della precarietà occupazionale. Tratto dal bestseller autobiografico di Franck Courtès, il film segue un fotografo che decide di abbandonare la sua carriera per dedicarsi alla scrittura, confrontandosi con una realtà difficile in cui la concorrenza sul mercato del lavoro è spietata.

Tra i film che hanno colpito il pubblico c’è anche “L’etranger” di François Ozon, una trasposizione del capolavoro di Albert Camus. Girato in bianco e nero, il film riesce a catturare l’essenza dell’antieroe esistenzialista Meursault, ponendo domande fondamentali sulla vita, la morte e la responsabilità individuale. La fotografia straordinaria, insieme alla potenza del testo di Camus, offre una riflessione profonda sull’assurdità dell’esistenza.

La Mostra di Venezia conferma ancora una volta la sua importanza come vetrina per opere che non solo intrattengono, ma cercano di capire e rappresentare il mondo in cui viviamo. Le diverse pellicole in concorso promettono di stimolare dibattiti e riflessioni, rendendo Venezia un punto di riferimento imprescindibile per cinefili e per chiunque desideri esplorare le sfide del nostro tempo attraverso l’arte del cinema.