Marostica: donna aggredita dall’ex marito al lavoro, salvata da una cliente coraggiosa

Marostica: donna aggredita dall'ex marito al lavoro, salvata da una cliente coraggiosa

Marostica: donna aggredita dall'ex marito al lavoro, salvata da una cliente coraggiosa

Matteo Rigamonti

Settembre 8, 2025

Un grave episodio di violenza domestica si è verificato la scorsa notte a Marostica, in provincia di Vicenza, dove una donna di 42 anni è stata brutalmente aggredita dal suo ex marito di 45 anni, residente a Rosà. L’attacco, avvenuto poco prima delle 23 all’interno di una sala slot, ha visto la vittima subire colpi ripetuti con un coltello, infliggendole ferite al volto, al torace e alle braccia, oltre a essere colpita a pugni in diverse parti del corpo.

La dinamica dell’aggressione

Il drammatico episodio si è consumato intorno alle 22.45. La donna, nel tentativo disperato di mettersi in salvo, ha iniziato a urlare per attirare l’attenzione dei clienti presenti nel locale. Riuscendo a spostarsi in un’altra sala, ha continuato a chiedere aiuto, ma il suo aggressore non ha desistito e l’ha seguita, continuando a minacciarla e colpirla. È in questo frangente che è intervenuta una cliente, che, pur trovandosi anch’essa in una situazione di pericolo, ha avuto il coraggio di:

  1. Nascondere la vittima tra le macchine da gioco.
  2. Contattare il numero di emergenza, il 113.

L’intervento delle forze dell’ordine

L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha fatto la differenza. I carabinieri, giunti rapidamente sul posto, hanno trovato l’aggressore sporco di sangue. Alla vista degli agenti, l’uomo ha lasciato cadere il coltello, lungo circa 14 centimetri, che si è spezzato in più pezzi durante l’aggressione. Parte della lama è rimasta conficcata nel gomito sinistro della donna, un dettaglio che evidenzia la violenza subita.

Dopo i primi soccorsi, la donna è stata trasportata d’urgenza all’ospedale San Bassiano, dove attualmente si trova in Osservazione Breve Intensiva. Le sue condizioni, sebbene serie, sono state stabilizzate grazie all’intervento tempestivo dei medici. Nel frattempo, l’aggressore è stato arrestato e portato alla casa circondariale di Vicenza, dove attende l’udienza di convalida per l’accusa di tentato omicidio aggravato.

Un fenomeno preoccupante

Le indagini delle forze dell’ordine hanno rivelato che questo non è stato un episodio isolato. Infatti, la prima segnalazione di violenza domestica tra i due risale al 2015, quando la coppia era ancora unita in matrimonio. Dopo la separazione, la donna si era trasferita in un altro comune, a Marostica, dove aveva trovato lavoro proprio nella sala slot in cui è avvenuta l’aggressione. Questo contesto ha messo in luce un triste fenomeno di violenza di genere che continua a ripetersi, con donne spesso vittime di situazioni senza via d’uscita.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha condannato fermamente l’accaduto, definendolo «l’ennesimo caso di violenza di genere che lascia sgomenti e rappresenta una ferita profonda per tutta la comunità veneta». Ha sottolineato l’importanza di non arretrare nella lotta contro le aggressioni di genere e ha espresso la propria vicinanza alla donna, invitando a un’azione corale e coesa da parte di istituzioni, società civile e cittadini.

Questa vicenda ha riacceso i riflettori sulla violenza domestica e sull’importanza di una rete di protezione per le vittime. Gli esperti avvertono che situazioni come questa richiedono un’attenzione costante e un intervento proattivo per prevenire ulteriori violenze. Le donne, spesso intrappolate in relazioni tossiche, necessitano di supporto e risorse adeguate, per liberarsi da cicli di violenza.

La testimonianza della cliente che ha aiutato la vittima è un esempio di come la solidarietà e il coraggio possano fare la differenza in momenti di crisi. La sua prontezza nel contattare le autorità ha messo in luce il valore della comunità nel fronteggiare situazioni di emergenza. Inoltre, la diffusione di campagne di sensibilizzazione sulla violenza di genere potrebbe contribuire a creare consapevolezza e a fornire strumenti di aiuto per chi si trova in difficoltà.

In Veneto, come in molte altre regioni d’Italia, la lotta contro la violenza di genere continua a essere una priorità. I dati recenti mostrano un aumento delle segnalazioni di violenza domestica, richiedendo un impegno rinnovato da parte delle istituzioni e della società civile. La storia di questa donna è solo uno dei tanti esempi che mettono in evidenza la necessità di affrontare questa problematica con serietà e determinazione, affinché episodi simili non si ripetano mai più.