Nino D’Angelo: oltre il caschetto, la vera storia di un artista amato

Nino D'Angelo: oltre il caschetto, la vera storia di un artista amato

Nino D'Angelo: oltre il caschetto, la vera storia di un artista amato

Giada Liguori

Settembre 8, 2025

Nino D’Angelo, una vera icona della musica napoletana e del cinema italiano, si appresta a inaugurare un nuovo capitolo della sua carriera con l’uscita del documentario “Nino. 18 giorni”, diretto da suo figlio Toni D’Angelo. Questo film, che debutterà alla Mostra del Cinema di Venezia e sarà disponibile nelle sale dal 20 novembre grazie a Nexo Studios, si propone di raccontare la storia di un artista che ha affrontato le sfide della vita e dell’industria musicale con una resilienza straordinaria.

il racconto di una vita complessa

Toni D’Angelo, regista di opere come “Una notte”, “Falchi” e “Calibro 9”, ha scelto di narrare la storia di suo padre con un approccio profondo e rispettoso. “Ci sono state molte richieste per raccontare la sua vita, ma sentivo che spesso c’era una certa superficialità in questi progetti,” ha dichiarato Toni. “La storia di mio padre è molto più complessa e ricca di sfaccettature. Non si può ridurre tutto a Napoli, alla camorra, agli anni ’80 e al suo iconico caschetto.”

Nino D’Angelo ha vissuto una vita segnata da sfide e pregiudizi. Nato in una famiglia povera, ha dovuto affrontare il mondo dell’arte con la determinazione di chi si è fatto da solo. “Io sono fortunato, ho avuto successo, e cerco, se posso, di essere la voce di chi non ce l’ha,” afferma D’Angelo, sottolineando l’importanza dell’uguaglianza e della giustizia sociale. La sua vita è stata una continua lotta contro i pregiudizi che lo etichettavano, riducendolo a un’immagine superficiale, quella del “caschetto”. “La gente vedeva solo quello, non quello che facevo. Questo mi ha portato alla depressione, ma anche alla chiave per ricominciare,” racconta.

un momento cruciale per l’artista

Il documentario si colloca in un momento cruciale per D’Angelo, che sta preparando un concerto evento che segna il suo ritorno sulle scene musicali. La forma del film è quella di un diario intimo, in cui si intrecciano il pubblico e il privato, creando un racconto autentico e profondo. “Io mi racconto da 50 anni, ma mio figlio ha trovato un nuovo modo di farlo,” spiega il cantante, visibilmente emozionato per il progetto. “Essere arrivato a Venezia con un documentario su di me diretto da mio figlio mi riempie di gioia. Spero che mostri anche alle persone nate come me che ce la possono fare, perché alla fine conta solo se hai talento.”

una carriera ricca di successi

Nella sua carriera, D’Angelo ha vissuto molteplici esperienze anche nel mondo del cinema, recitando in vari film, spesso relegato ai ruoli di “ragazzino innamorato”, con scene che lo vedevano correre sulle spiagge. “Penso di essere l’attore che ha corso di più nei film,” scherza. Tuttavia, riconosce che la musica è la vera essenza della sua vita. “Non ti puoi innamorare di due donne,” afferma, sottolineando la sua dedizione alla musica rispetto al cinema.

Il legame tra padre e figlio si è rafforzato attraverso questo progetto cinematografico. D’Angelo ha condiviso che anche Toni ha affrontato il pregiudizio di essere il figlio di un artista famoso. “Mi ha aiutato anche a conoscere meglio mio figlio,” confessa Nino, aggiungendo che il film è molto umano e carico di verità. La sua carriera musicale, costellata di successi, gli ha permesso di vincere premi prestigiosi come il David di Donatello e il Nastro d’Argento per la colonna sonora di “Tano da Morire”. Tuttavia, Nino mette in risalto che “il premio più bello me l’ha dato la vita, insieme a mio figlio che fa un film su di me.”

La storia di Nino D’Angelo è un esempio di resilienza e determinazione. Attraverso il suo talento e la sua passione per la musica, è riuscito a superare le avversità e a stabilire un legame profondo con il suo pubblico e la sua famiglia. Il documentario “Nino. 18 giorni” non è solo una celebrazione della sua carriera, ma anche un inno alla speranza e alla possibilità di riscatto per tutti coloro che si trovano a lottare contro le avversità. La sua storia continua a ispirare generazioni, dimostrando che, nonostante le sfide, il talento e la passione possono portare a risultati straordinari.