John Elkann verso la messa in prova: la procura apre al caso eredità Agnelli

John Elkann verso la messa in prova: la procura apre al caso eredità Agnelli

John Elkann verso la messa in prova: la procura apre al caso eredità Agnelli

Matteo Rigamonti

Settembre 10, 2025

L’epilogo di un lungo e complesso capitolo giudiziario riguardante l’eredità della famiglia Agnelli sembra avvicinarsi. Dopo anni di indagini, la procura di Torino ha recentemente dato il via libera alla messa alla prova per John Elkann, attuale presidente di Exor e Fiat Chrysler Automobiles (ora Stellantis). Questa decisione segna un passo significativo nel contesto di un’inchiesta che ha coinvolto anche i suoi fratelli, Lapo e Ginevra Elkann, e altri soggetti, tra cui il notaio Remo Morone e il commercialista Gianluca Ferrero, attuale presidente della Juventus.

Dettagli dell’indagine

L’indagine si concentra sulla successione di Marella Caracciolo, vedova dell’avvocato Gianni Agnelli, fondatore dell’industria automobilistica italiana. La famiglia Elkann ha già versato una somma di circa 183 milioni di euro all’Erario per estinguere un debito fiscale legato a questa complessa vicenda ereditaria. Le accuse mosse nei confronti degli Elkann includono:

  1. Dichiarazione infedele
  2. Truffa ai danni dello Stato
  3. Falso in atto pubblico

Questi reati di rilevanza penale hanno sollevato forti preoccupazioni mediatiche e pubbliche.

La messa alla prova

La messa alla prova è un istituto previsto dal codice penale italiano che consente di evitare un processo vero e proprio per chi accetta di seguire un programma di servizi di pubblica utilità. Tuttavia, è importante sottolineare che aderire a questo programma non equivale a un’ammissione di colpevolezza. John Elkann, non diventando imputato, potrà chiudere questa fase dell’inchiesta senza un verdetto di colpevolezza a suo carico, se il programma di messa alla prova avrà esito positivo.

Il legale di Margherita Agnelli, madre di John, Lapo e Ginevra, ha immediatamente contestato questa mossa. Dario Trevisan ha affermato che la richiesta di messa alla prova rappresenta una chiara ammissione di responsabilità da parte di Elkann e Ferrero. Secondo Trevisan, la decisione di chiedere la messa alla prova dimostra la consapevolezza dell’assenza di basi per una sentenza di assoluzione, suggerendo l’esistenza di un presunto piano fraudolento ordito a danno di Margherita Agnelli già a partire dalla morte di Gianni Agnelli.

Prospettive future

Di contro, la posizione degli Elkann appare più ottimista. Paolo Siniscalchi, legale dei fratelli, ha dichiarato che l’accettazione della messa alla prova comporterebbe la sospensione del procedimento a carico di John Elkann. Se il programma avrà successo, le accuse verrebbero estinte, con un esito analogo per i suoi fratelli, per i quali la procura ha già richiesto l’archiviazione. Secondo Siniscalchi, questo sviluppo rappresenterebbe una via per concludere con rapidità e serenità una vicenda dolorosa, evitando ulteriori complicazioni sul piano personale e familiare.

L’inchiesta ha suscitato un notevole interesse pubblico, non solo per il prestigio della famiglia Agnelli, simbolo dell’industria e della cultura italiana, ma anche per le implicazioni legali e patrimoniali che ne derivano. La questione dell’eredità di Marella Caracciolo è particolarmente delicata e complessa, poiché coinvolge elementi di diritto successorio, fiscale e privato che si intrecciano in un contesto in cui i riflettori sono sempre puntati sulla famiglia Agnelli.

Mentre la procura di Torino continua a lavorare sulle posizioni di Ferrero e Morone, rimane da vedere quali saranno le prossime mosse legali da parte degli Elkann e come questa vicenda si evolverà. La decisione del giudice per le indagini preliminari sarà cruciale per determinare il futuro di John Elkann e degli altri coinvolti.

Questa situazione rappresenta un momento critico per la famiglia Agnelli, storicamente legata a una delle più importanti dinastie imprenditoriali italiane. L’eventuale chiusura del procedimento potrebbe non solo riportare serenità all’interno della famiglia, ma anche influenzare la reputazione di marchi storici come Fiat e Juventus, che si trovano sotto l’egida della holding Exor. La vicenda dell’eredità, pertanto, non è solo una questione legale, ma anche un tema che tocca le radici dell’identità imprenditoriale italiana, con riflessi significativi sul panorama economico e sociale del paese.