Marte: il team pronto a vivere un anno in simulazione spaziale

Marte: il team pronto a vivere un anno in simulazione spaziale

Marte: il team pronto a vivere un anno in simulazione spaziale

Giada Liguori

Settembre 11, 2025

A partire dal prossimo 19 ottobre, un gruppo selezionato di quattro membri, composto da tre uomini e una donna, si preparerà a vivere un’esperienza unica e senza precedenti: la simulazione di una missione su Marte all’interno di un habitat stampato in 3D situato presso il Johnson Space Center di Houston, in Texas. Questa iniziativa fa parte del programma Chapea (Crew Health and Performance Exploration Analog), il quale ha l’obiettivo di raccogliere dati cruciali per le future missioni umane verso il Pianeta Rosso.

L’equipaggio della missione

L’equipaggio sarà composto da:

  1. Ross Elder, pilota dell’aeronautica statunitense
  2. Ellen Ellis, colonnello dell’U.S. Space Force
  3. Matthew Montgomery, ingegnere spaziale
  4. James Spicer, ingegnere spaziale

A supporto del team, in qualità di riserve, ci saranno la pilota dei Marines Emily Phillips e la pilota civile britannica Laura Marie. Questa simulazione rappresenta la seconda fase del programma Chapea, che segue una precedente simulazione terminata il 6 luglio 2024.

L’habitat e le attività

L’habitat in cui vivranno e lavoreranno i membri dell’equipaggio, denominato Mars Dune Alpha, ha una superficie di 160 metri quadrati, progettato per replicare le condizioni che gli astronauti troverebbero su Marte. Gli astronauti trascorreranno 378 giorni in questo ambiente, concludendo la loro missione il 31 ottobre 2026. Durante questo periodo, saranno coinvolti in una varietà di attività scientifiche e operative, simili a quelle che si prevedono nelle future missioni marziane.

Le attività previste includono:

  1. Simulazioni di passeggiate su Marte
  2. Coltivazione di ortaggi in ambienti controllati
  3. Operazioni robotiche
  4. Test delle tecnologie per l’esplorazione del Pianeta Rosso

Tra le tecnologie che verranno testate ci sono un distributore di acqua potabile e apparecchiature mediche diagnostiche, strumenti essenziali per garantire la salute e il benessere degli astronauti durante le lunghe missioni nello spazio profondo.

L’importanza della simulazione

Grace Douglas, ricercatrice principale del programma Chapea, ha affermato che “la simulazione ci permetterà di raccogliere dati sulle prestazioni cognitive e fisiche, per comprendere meglio i potenziali impatti delle risorse limitate e delle missioni di lunga durata su Marte sulla salute e sulle prestazioni dell’equipaggio”. Queste informazioni si riveleranno fondamentali per la NASA nel progettare e pianificare missioni umane di successo su Marte.

Il programma Chapea è un passo significativo verso l’obiettivo più grande di inviare astronauti su Marte. Le missioni su Marte comportano sfide uniche, tra cui l’isolamento, la gestione delle risorse e le condizioni ambientali estremamente diverse rispetto a quelle terrestri. L’esperienza accumulata in queste simulazioni aiuterà a identificare e mitigare i rischi associati a lunghe permanenze nello spazio.

Inoltre, l’importanza della diversità nell’equipaggio non è da sottovalutare. La presenza di donne e di membri di diverse forze armate e professioni scientifiche rappresenta un passo avanti verso un approccio più inclusivo nella esplorazione spaziale. Questo non solo riflette la crescente apertura della NASA verso la diversità, ma offre anche un’opportunità per studiare come diverse esperienze e background possano influenzare la dinamica di gruppo e le prestazioni in situazioni di alta pressione.

La simulazione in programma al Johnson Space Center non solo fornirà dati scientifici, ma rappresenterà anche un’opportunità per testare le tecnologie emergenti in un ambiente controllato prima di implementarle in situazioni reali. Ad esempio, il sistema di coltivazione di ortaggi sarà fondamentale per garantire una fonte di cibo fresca e nutriente per gli astronauti, riducendo la necessità di rifornimenti regolari dalla Terra.

La simulazione di un anno rappresenta un importante passo verso l’obiettivo della NASA di inviare astronauti su Marte entro la fine del decennio. La NASA, infatti, ha già avviato diversi progetti per sviluppare le tecnologie necessarie, collaborando con enti privati e istituzioni accademiche per affrontare le sfide scientifiche e ingegneristiche che questo ambizioso progetto comporta.

Così, mentre il countdown verso il 19 ottobre continua, il mondo intero attende con trepidazione di vedere come questo equipaggio affronterà la loro sfida unica e quale impatto avrà sulla futura esplorazione spaziale. La missione non è solo una prova di resistenza fisica e mentale, ma anche una finestra sul futuro dell’umanità nello spazio, che potrebbe portare a scoperte e innovazioni senza precedenti.