Scandalo in casa Fratelli d’Italia: indagini e perquisizioni a Prato nel caso Cocci

Scandalo in casa Fratelli d'Italia: indagini e perquisizioni a Prato nel caso Cocci

Scandalo in casa Fratelli d'Italia: indagini e perquisizioni a Prato nel caso Cocci

Matteo Rigamonti

Settembre 11, 2025

La situazione politica in Italia sta attraversando un periodo di grande tensione, soprattutto all’interno di Fratelli d’Italia (FdI). Recentemente, la procura di Prato ha avviato un’inchiesta che coinvolge due figure di spicco del partito: Claudio Belgiomo, ex membro del consiglio comunale di Prato, e Andrea Poggianti, attuale vicepresidente del Consiglio Comunale di Empoli. Le accuse mosse nei loro confronti sono gravi e riguardano la diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite e la diffamazione di Tommaso Cocci, avvocato e già consigliere comunale di Prato, nonché candidato alle prossime elezioni regionali.

Il procuratore di Prato, Luca Tescaroli, ha confermato che sono in corso perquisizioni nei confronti dei due indagati. Queste accuse si inseriscono in un contesto di conflitti interni al partito, dove la lotta per il potere e le candidature genera tensioni e attacchi personali.

Un clima di guerra interna

La vicenda di Cocci mette in luce le fratture interne a FdI, un partito che, nonostante il successo elettorale, deve affrontare sfide significative. Le elezioni regionali, previste per il 12 e 13 ottobre, hanno intensificato le rivalità, rendendo la situazione a Prato un riflesso delle tensioni più ampie all’interno del partito di Giorgia Meloni.

Cocci ha denunciato di essere stato vittima di un adescamento tramite Instagram, dove ha scambiato immagini intime con un profilo poi scomparso. Le immagini personali, diffuse senza il suo consenso, sono state condivise tra membri del partito e oltre. Le lettere anonime che accompagnavano queste immagini contenevano accuse gravi, tra cui insinuazioni di comportamenti inappropriati durante presunti incontri sessuali di gruppo, con il coinvolgimento di minorenni e l’uso di sostanze stupefacenti.

Questa strategia di discredito ha l’obiettivo di delegittimare Cocci, un candidato che avrebbe dovuto rappresentare il partito in una competizione cruciale. La diffusione di notizie così delicate mette in evidenza non solo le rivalità interne, ma anche l’assenza di etica in certe dinamiche politiche.

Il ruolo delle immagini incriminate

Le immagini in questione non sono solo una questione personale; rappresentano un attacco diretto a un candidato politico in un momento critico. La loro diffusione ha avuto ripercussioni significative, con richieste di dimissioni e un clima di sfiducia tra i membri del partito. La procura ha descritto il comportamento dei due indagati come un attacco calcolato alla reputazione di Cocci, che aveva già accumulato un certo seguito all’interno del partito.

Questa situazione non è nuova nel panorama politico italiano, dove le guerre interne tra i partiti sono comuni. Tuttavia, il metodo scelto per danneggiare un avversario, utilizzando immagini personali e lettere anonime, solleva interrogativi sulla moralità di tali azioni e sull’integrità di un partito che si propone come alternativa alla politica tradizionale.

Proseguono le indagini

La procura ha annunciato che nei prossimi giorni i due politici saranno interrogati. L’indagine è ancora in fase di sviluppo e la riservatezza è stata ribadita come necessaria per garantire l’integrità del processo e la protezione degli individui coinvolti. Il procuratore Tescaroli ha dichiarato che la decisione di rendere pubblico il comunicato è stata presa per assicurare una corretta e bilanciata informazione, in un contesto di crescente attenzione mediatica.

Mentre le indagini continuano, la comunità politica attende sviluppi che potrebbero influenzare non solo le carriere dei coinvolti, ma anche il futuro di Fratelli d’Italia. Un partito che, sebbene in ascesa, deve affrontare sfide interne significative che potrebbero comprometterne l’immagine e la coesione. Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere se queste fratture porteranno a ulteriori divisioni o se, al contrario, il partito riuscirà a ricompattarsi in vista delle elezioni regionali.