Storie parallele: un atto d’amore in Basilicata contro l’isolamento

Storie parallele: un atto d'amore in Basilicata contro l'isolamento

Storie parallele: un atto d'amore in Basilicata contro l'isolamento

Giada Liguori

Settembre 11, 2025

La Basilicata, con i suoi paesaggi mozzafiato e le tradizioni radicate, è un territorio che affronta sfide significative legate all’isolamento culturale e sociale. In questo contesto, il “Storie Parallele Film Festival” emerge come un faro di speranza e creatività, un luogo dove le voci di diverse generazioni si uniscono per dar vita a nuove narrazioni. Questa manifestazione, che si svolgerà dal 11 al 14 settembre a Salandra, un piccolo comune in provincia di Matera, celebra quest’anno la sua ottava edizione, confermandosi come un evento di grande rilevanza per la comunità lucana.

Un festival per la resistenza culturale

Il festival si distingue per la sua offerta culturale diversificata, diventando un simbolo di resistenza in un territorio che, nonostante le sue bellezze naturali e storiche, è spesso percepito come ostile al cambiamento. L’edizione di quest’anno, contraddistinta dal tema “Altre galassie”, invita i partecipanti a esplorare l’immensa varietà di storie e culture che popolano il nostro pianeta. Gli organizzatori hanno spiegato che questa scelta tematica nasce dalla voglia di scoprire mondi diversi e di condividere la propria umanità in maniera autentica e aperta.

Un’esperienza collettiva

Il festival non è solo un evento di cinema, ma un’esperienza collettiva che incoraggia l’incontro e il dialogo. Il mantra “Restare, ritornare e raccontare” guida i volontari e i professionisti coinvolti, un gruppo che si oppone all’isolamento che spesso caratterizza i piccoli centri dell’entroterra lucano, soprattutto dopo il periodo estivo. Quest’anno, il festival si svolgerà per quattro giorni, un giorno in più rispetto alle edizioni precedenti, a testimonianza dell’amore per il territorio e della voglia di creare un legame profondo con le proprie radici.

Il programma prevede una varietà di eventi tra cui:

  1. Proiezioni di film documentari
  2. Talk e tavole rotonde
  3. Concerti
  4. Un concorso dedicato ai cortometraggi documentari

Ospiti di rilievo e sinergia creativa

Tra gli ospiti di rilievo ci saranno nomi noti del panorama cinematografico e musicale italiano, come i registi Damiano e Fabio D’Innocenzo, che discuteranno delle loro opere e del loro legame con i temi trattati nel festival. Anche Irene Maiorino, artista poliedrica, porterà la sua esperienza, mentre il duo musicale Maustetytöt arricchirà l’evento con la loro musica. I registi Ciro Visco e Gianluca e Massimiliano De Serio condivideranno le loro storie e il loro approccio al documentario.

In un’epoca in cui la comunicazione è spesso dominata da contenuti superficiali, “Storie Parallele” si impegna a promuovere una cultura del racconto profondo e significativo, valorizzando le esperienze umane e le storie di vita. Oltre alle proiezioni, verranno organizzati momenti di confronto e discussione, creando uno spazio di dialogo e interazione.

L’evento è ideato e diretto da Nicola Ragone, regista vincitore di un Nastro d’Argento, che ha saputo dar vita a un festival diventato un punto di riferimento non solo per la Basilicata, ma per tutto il panorama culturale italiano. Ragone è affiancato da un team di condirettori specializzati in diverse aree artistiche, garantendo una sinergia di talenti che contribuisce al successo del festival.

Il festival è prodotto da Fargo Produzioni, in collaborazione con il Comune di Salandra, e rappresenta un esempio virtuoso di come la cultura possa essere un motore di cambiamento e sviluppo per le comunità locali. “Storie Parallele” dimostra che è possibile creare spazi di incontro e dialogo anche in contesti considerati periferici, contribuendo così alla lotta contro l’isolamento e alla valorizzazione del patrimonio culturale lucano.

Con un programma ricco e variegato, il “Storie Parallele Film Festival” si prepara a scrivere un’altra pagina della sua storia, portando a Salandra non solo il cinema, ma anche la creatività, la musica e la voglia di condivisione. Un atto d’amore verso la propria terra, un invito a non arrendersi e a continuare a raccontare le storie che ci uniscono, anche in una Basilicata che spesso si sente distante dai centri culturali più affermati.