Negli ultimi anni, il lascito solidale ha assunto un ruolo sempre più significativo nel sostegno delle organizzazioni no profit in Italia. Tuttavia, le recenti crisi globali sembrano aver frenato questa crescita, evidenziando una contraddizione tra l’aumento di consapevolezza riguardo a questo fenomeno e una diminuzione della propensione da parte degli italiani a lasciare un lascito alle onlus.
Una ricerca condotta da Vita, in collaborazione con il Comitato Testamento Solidale e l’Istituto Walden Lab, ha messo in luce dati interessanti sull’argomento. Presentata recentemente, l’indagine rivela che il 58% delle organizzazioni no profit ha ricevuto almeno un lascito negli ultimi cinque anni, una percentuale che sale all’88% per le organizzazioni più grandi. Questi risultati testimoniano l’importanza dei lasciti solidali per la sostenibilità del settore, ma allo stesso tempo segnalano un cambiamento nei sentimenti degli italiani.
la flessione nella propensione a lasciare un lascito
Dal sondaggio effettuato su un campione rappresentativo di cittadini italiani tra giugno e luglio 2025, emerge una leggera flessione nella propensione a lasciare un lascito alle organizzazioni non profit, che è scesa dal 18% al 15%. Questo calo è accompagnato da un aumento del pregiudizio per cui i lasciti riguarderebbero solo le persone benestanti. Tali percezioni possono essere attribuite a fattori esterni, tra cui:
- Crescente preoccupazione per la crisi climatica.
- Conflitti e guerre.
- Disuguaglianze sociali.
Questi elementi generano timori per il futuro delle nuove generazioni, come i figli e i nipoti.
impatto delle crisi globali
Il contesto attuale è caratterizzato da una serie di sfide globali, che influenzano il comportamento e le attitudini delle persone. Le crisi economiche, ad esempio, hanno portato a una maggiore incertezza finanziaria e hanno spinto le famiglie a concentrare le proprie risorse su necessità immediate piuttosto che su gesti di solidarietà a lungo termine come i lasciti. La pandemia di COVID-19 ha amplificato queste ansie, rendendo molti più cauti rispetto all’idea di pianificare il futuro attraverso un testamento.
Durante la presentazione della ricerca, alla quale hanno partecipato figure di rilievo come Rossano Bartoli, portavoce del Comitato Testamento Solidale e presidente della Lega Filo d’Oro, e Flavia Fiocchi, consigliere nazionale del Notariato, è emerso che, nonostante la battuta d’arresto, la tendenza generale rimane positiva. Infatti, dal 2020 al 2024, la percentuale di organizzazioni che hanno ricevuto tra 1 e 5 lasciti è aumentata dal 39% al 50%, mentre quelle che hanno ricevuto almeno un lascito sono passate dal 61% al 77%.
l’importanza dei lasciti solidali
Un altro dato significativo riguarda l’impatto economico dei lasciti sulle raccolte fondi delle organizzazioni no profit. La quota di risorse provenienti dai lasciti è aumentata dal 8% al 14%, evidenziando come questi contributi stiano diventando sempre più vitali per la sopravvivenza delle organizzazioni. La maggior parte dei lasciti ricevuti (circa tre quarti) consiste in denaro e beni mobili, mantenendo una tendenza stabile rispetto agli anni precedenti.
Malgrado le sfide attuali, esistono iniziative e campagne volte a sensibilizzare la popolazione sull’importanza dei lasciti solidali. Diverse organizzazioni stanno lavorando per combattere i pregiudizi e per educare i cittadini sull’opportunità di lasciare un’eredità che possa avere un impatto positivo sulla società. Queste iniziative cercano di dimostrare come anche i piccoli lasciti possano fare la differenza e come ogni contributo possa essere significativo per il futuro delle comunità e delle cause che si sostengono.
Nonostante la leggera flessione nella propensione a fare lasciti, il crescente numero di organizzazioni che beneficiano di questo tipo di donazioni indica una consapevolezza sempre maggiore riguardo al valore del lascito solidale. I dati raccolti nella ricerca suggeriscono che, sebbene le attitudini possano essere influenzate da fattori esterni e crisi globali, la volontà di contribuire al bene comune rimane forte.
È fondamentale continuare a promuovere il tema dei lasciti solidali, evidenziando le storie di chi ha scelto di lasciare un’eredità per sostenere cause sociali e aiutare le generazioni future. In questo modo, si potrà sperare di invertire la tendenza attuale e incoraggiare una nuova ondata di solidarietà tra gli italiani. La sfida rimane quella di trasformare le preoccupazioni in azioni concrete, affinché i lasciti solidali possano continuare a rappresentare una fonte vitale di sostegno per le organizzazioni no profit, contribuendo così a costruire una società più equa e solidale.