Federmeccanica avverte: produzione in calo del 4,3% nel semestre, è tempo di agire subito

Federmeccanica avverte: produzione in calo del 4,3% nel semestre, è tempo di agire subito

Federmeccanica avverte: produzione in calo del 4,3% nel semestre, è tempo di agire subito

Giada Liguori

Settembre 12, 2025

Nel contesto di un’economia italiana in affanno, i dati relativi alla produzione metalmeccanica per il primo semestre del 2024 non sono affatto confortanti. Secondo l’indagine congiunturale condotta da Federmeccanica, la produzione del settore ha subito una diminuzione media del 4,3%, un calo che supera il -2,8% registrato nell’industria nel suo complesso. Questi risultati evidenziano una situazione preoccupante per un settore che riveste un’importanza cruciale per l’economia italiana e, in particolare, per l’occupazione.

Preoccupazioni delle imprese

Un aspetto significativo che emerge dall’indagine è la crescente preoccupazione delle imprese per gli effetti negativi dei dazi. Ben l’83% delle aziende intervistate ha espresso timori riguardo a come tali misure possano impattare negativamente sulle loro attività. Questo è particolarmente rilevante in un periodo in cui l’export verso gli Stati Uniti ha registrato un drammatico calo del 6,1% nei primi sei mesi dell’anno. Gli Stati Uniti, tradizionalmente uno dei principali partner commerciali dell’Italia, rappresentano un mercato fondamentale per le aziende metalmeccaniche italiane; pertanto, la contrazione delle esportazioni si traduce in una diminuzione delle opportunità di crescita e di sviluppo.

Necessità di politiche industriali

Alessia Miotto, vicepresidente di Federmeccanica, ha espresso con forza la necessità di adottare politiche industriali sia a livello continentale che nazionale. Secondo Miotto, è essenziale che queste politiche siano mirate alla crescita, efficaci e facilmente applicabili. Sottolinea inoltre l’importanza di avere una visione industriale di lungo periodo, che possa fornire stabilità e certezze alle aziende. “Non è ancora troppo tardi ma occorre fare presto, molto presto”, afferma Miotto, evidenziando l’urgenza di iniziative concrete che possano sostenere gli investimenti indispensabili per il settore.

Sfide e opportunità

La situazione del settore metalmeccanico è complessa e influenzata da molteplici fattori. Oltre ai dazi e alla contrazione delle esportazioni, le aziende si trovano ad affrontare anche sfide interne, come l’aumento dei costi di produzione e le difficoltà nel reperire manodopera qualificata. La transizione ecologica e digitale, pur essendo una grande opportunità per il settore, comporta investimenti significativi che molte imprese non sono in grado di sostenere senza un adeguato supporto istituzionale.

In questo contesto, il governo italiano e le istituzioni europee sono chiamati a giocare un ruolo fondamentale. È cruciale che vengano attuate politiche di sostegno che tengano conto delle specificità del settore metalmeccanico. Ciò potrebbe includere:

  1. Incentivi fiscali per investimenti in innovazione e sostenibilità.
  2. Programmi di formazione per garantire una forza lavoro adeguatamente qualificata.
  3. Sostegno per le piccole e medie imprese nell’adozione di nuove tecnologie.

Nonostante le difficoltà, ci sono segnali di resilienza tra le imprese del settore. Molte aziende stanno già adottando strategie innovative per adattarsi al cambiamento e cercare nuovi mercati. La digitalizzazione e l’industria 4.0, ad esempio, offrono opportunità per migliorare l’efficienza produttiva e ridurre i costi. Tuttavia, queste trasformazioni richiedono tempo e risorse, e senza un adeguato supporto, molte piccole e medie imprese potrebbero trovarsi in difficoltà.

Infine, la situazione attuale richiede una riflessione profonda da parte di tutti gli attori coinvolti. Le imprese devono essere pronte a innovare e a cambiare, ma è altrettanto fondamentale che le istituzioni ascoltino le esigenze del settore e agiscano tempestivamente per creare un ambiente favorevole alla crescita. Solo così si potrà sperare di invertire la tendenza negativa e garantire un futuro sostenibile per il comparto metalmeccanico italiano.