Intelligenza artificiale e etica: Zuppi a Digithon avverte sui rischi del potere tecnologico

Intelligenza artificiale e etica: Zuppi a Digithon avverte sui rischi del potere tecnologico

Intelligenza artificiale e etica: Zuppi a Digithon avverte sui rischi del potere tecnologico

Matteo Rigamonti

Settembre 12, 2025

Durante la maratona digitale Digithon 2025, in corso a Bisceglie, in Puglia, il Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), ha condiviso riflessioni profonde riguardo l’intelligenza artificiale (IA) e il suo impatto sulla società. Con un intervento in videocollegamento, Zuppi ha affrontato il tema centrale di quest’edizione: “Intelligenza Artificiale: restiamo umani”.

il paradosso dell’intelligenza artificiale

Il Cardinale ha messo in evidenza un paradosso inquietante: mentre le macchine diventano sempre più simili agli esseri umani, c’è il rischio che gli stessi umani si smarriscano. “Il paradosso è che più la macchina imita l’umano, più l’umano rischia di smarrirsi,” ha dichiarato Zuppi, sottolineando l’urgenza di stabilire regole etiche nel campo dell’IA. Ha aggiunto: “La mia paura è che l’etica dell’intelligenza artificiale non esista. Dobbiamo preoccuparci che per chi la detiene, trattandosi di interessi economici impressionanti, l’etica viene dopo”. Questo mette in luce la necessità di un approccio più umano e meno mercificato.

la centralità della persona

Zuppi ha apprezzato iniziative come Digithon, che pongono l’accento sulla riflessione etica e sulla centralità della persona. “Riflettiamo poco, quindi già questa riflessione che state facendo è una cosa importante,” ha affermato. “Mettere al centro la persona e il suo valore dovrebbe essere la specialità dell’umanità, ma è un frutto molto faticoso e incerto.” La sua preoccupazione si estende anche alla crescente disuguaglianza sociale, evidenziando che “inaccettabile è che siano aumentate le disuguaglianze, sono diventate croniche”. Questo scenario è un chiaro riflesso di una società che non riesce a garantire pari opportunità a tutti.

potenzialità e responsabilità dell’ia

Zuppi ha riconosciuto le potenzialità dell’intelligenza artificiale, sottolineando come possa essere utilizzata per il bene comune. Ha citato alcuni esempi significativi:

  1. Conservazione della biodiversità
  2. Riduzione degli sprechi
  3. Ottimizzazione dell’uso dell’energia

Tuttavia, ha avvertito che se non viene utilizzata in modo responsabile, le conseguenze potrebbero essere disastrose. “Se non lo fa, è molto preoccupante,” ha aggiunto, richiamando l’attenzione sulle sfide ambientali globali, tra cui il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità.

Zuppi ha anche messo in discussione la superficialità delle interazioni digitali, affermando che “avere tanti follower non significa aver tanti amici”. Ha esortato a ritornare a contatti autentici e significativi, promuovendo una rete di relazioni che metta al centro il valore intrinseco dell’individuo.

giustizia internazionale e valori umani

Riguardo alla giustizia internazionale, Zuppi ha espresso preoccupazione per il suo stato attuale: “La giustizia internazionale rischia di essere messa in sonno”. Ha denunciato l’uso di soluzioni violente e brutali, sottolineando che “vince il più forte: ti uccido”. Questo scenario desolante di conflitti e violenze è un chiaro monito su quanto sia imperativo ripristinare valori di giustizia e pace.

Infine, Zuppi ha elogiato l’Europa come uno dei pochi luoghi al mondo dove il rispetto per la persona è ancora centrale. “L’Europa è una delle poche zone al mondo dove la persona ancora vale e viene rispettata,” ha affermato, evidenziando l’importanza del dialogo e delle idee rispetto alla forza militare.

La maratona digitale di Digithon non è solo un evento dedicato alla tecnologia, ma un’importante occasione di riflessione e dialogo su come l’innovazione possa essere orientata verso il bene comune. Le parole di Zuppi risuonano come un appello urgente affinché la tecnologia rimanga uno strumento al servizio dell’umanità e non un suo padrone. La sfida consiste nel trovare un equilibrio tra progresso tecnologico e rispetto dei valori umani fondamentali, affinché il futuro possa essere costruito su basi etiche solide e condivise.