Rottamazione selettiva: meno tasse sui premi per un futuro migliore

Rottamazione selettiva: meno tasse sui premi per un futuro migliore

Rottamazione selettiva: meno tasse sui premi per un futuro migliore

Giada Liguori

Settembre 12, 2025

Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha recentemente ribadito l’impegno del governo a esplorare una serie di proposte avanzate dalla maggioranza, sottolineando la necessità di una gestione oculata delle risorse pubbliche. Durante un incontro con gli artigiani della Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato), Leo ha evidenziato che, sebbene ci sia un interesse a considerare tutte le richieste, la “coperte è corta” e le priorità devono essere chiare, specialmente in un contesto economico complesso come quello attuale.

Taglio dell’Irpef e ceto medio

Uno degli elementi chiave della discussione è stato il possibile taglio dell’Irpef, una misura particolarmente attesa non solo da Forza Italia, ma anche da Fratelli d’Italia, che vedono nel ceto medio un gruppo da sostenere prioritariamente. Leo ha accennato alla rimodulazione della seconda aliquota Irpef, che potrebbe passare dal 35% al 33%, ma non ha specificato se il taglio riguarderà i redditi fino a 60.000 o 50.000 euro. Questa incertezza è indicativa della complessità della manovra fiscale in fase di definizione.

Rottamazione selettiva delle cartelle esattoriali

Un’altra proposta che ha suscitato interesse è quella relativa alla rottamazione delle cartelle esattoriali, che Leo ha descritto come “selettiva”. L’idea è di offrire un aiuto a coloro che si trovano in reale difficoltà economica, evitando di avvantaggiare “i recidivi” che abusano del sistema per non pagare le tasse. Questa posizione riflette una crescente preoccupazione per l’equità fiscale, in un momento in cui molti italiani si trovano ad affrontare sfide economiche significative.

Riforma della tassazione sui premi di produttività

Il viceministro ha anche parlato della necessità di riformare il sistema di tassazione sui premi di produttività, un tema che ha suscitato un ampio dibattito. Leo ha affermato che è “giusto che il reddito erogato in più sconti una tassazione minore”, in quanto ciò può incentivare un aumento della produttività. Queste misure sono particolarmente rilevanti per le piccole e medie imprese, che sono il fulcro dell’economia italiana e che spesso faticano a competere in un mercato sempre più globalizzato.

Conclusioni e prospettive future

In merito alle imprese, il viceministro ha riaffermato l’intenzione di rendere l’Ires (Imposta sul reddito delle società) “premiale” e strutturale, semplificandone l’applicazione. Questo approccio potrebbe incoraggiare le aziende a investire di più e ad assumere nuovi dipendenti, creando un circolo virtuoso per l’economia. Le preoccupazioni riguardo al peso fiscale sugli artigiani e le piccole imprese sono state espresse chiaramente dai rappresentanti della Cna, i quali hanno sottolineato come il carico fiscale possa superare il 52%.

La questione della rottamazione delle cartelle esattoriali, come evidenziato da Leo, non è solo una misura di emergenza, ma parte di una strategia più ampia per riformare il sistema fiscale italiano. La finalità è quella di creare un ambiente in cui i contribuenti onesti siano incentivati a rispettare gli obblighi fiscali, mentre chi ha abusato del sistema non venga avvantaggiato.

In questo scenario di incertezze e di attese, il governo si trova a dover bilanciare le esigenze di finanza pubblica con le richieste di aiuto e sostegno provenienti da diversi settori. La manovra fiscale si presenta quindi come un delicato lavoro di equilibrismo, in cui ogni decisione avrà ripercussioni significative non solo sul bilancio dello Stato, ma anche sulla vita quotidiana dei cittadini italiani. Il dialogo tra governo e parti sociali è fondamentale in questo processo, e sarà interessante osservare come le proposte si evolveranno nei prossimi mesi, in particolare alla luce delle scadenze legislative e delle esigenze di un Paese che continua a cercare la strada verso la ripresa.