Colpito da una gomitata durante la festa patronale, il musicista Vincenzo non esce più di casa: un episodio senza senso

Colpito da una gomitata durante la festa patronale, il musicista Vincenzo non esce più di casa: un episodio senza senso

Colpito da una gomitata durante la festa patronale, il musicista Vincenzo non esce più di casa: un episodio senza senso

Matteo Rigamonti

Settembre 13, 2025

L’8 settembre 2023, la comunità di Molfetta, in provincia di Bari, avrebbe dovuto festeggiare con gioia la Madonna dei Martiri. Tuttavia, la serata è stata segnata da un tragico episodio di violenza che ha colpito un giovane musicista, Vincenzo Minervini, di 33 anni. Membro della storica banda che accompagna le celebrazioni, Vincenzo è stato vittima di un attacco brutale che ha scosso non solo lui, ma l’intera comunità.

Durante un’esibizione in una delle vie centrali di Molfetta, Vincenzo è stato colpito con una gomitata in faccia da uno sconosciuto. L’impatto violento ha lasciato i passanti attoniti e ha portato alcuni di loro a intervenire per soccorrerlo, tamponando il sangue e chiamando i soccorsi. Le conseguenze fisiche sono state gravi: una frattura al naso, diversi denti rotti e un labbro tumefatto, con una prognosi di venti giorni. Tuttavia, come ha sottolineato la madre Filomena, la ferita più profonda è quella psicologica. «Mio figlio è traumatizzato – ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera – Ha paura anche a uscire di casa».

Vincenzo Minervini e la tradizione musicale di Molfetta

Vincenzo Minervini è un giovane profondamente legato alla tradizione musicale della sua città. Oltre a essere un musicista appassionato, lavora come muratore in Abruzzo, ma ogni anno ritorna a Molfetta per partecipare alla festa patronale, seguendo le orme del padre e del fratello, entrambi membri della confraternita locale. La musica rappresenta per lui non solo un hobby, ma un legame profondo con la sua famiglia e la comunità. Il video dell’aggressione ha rapidamente fatto il giro dei social media, suscitando indignazione e solidarietà tra i cittadini.

La reazione della comunità e delle autorità

Il vicesindaco di Molfetta, insieme ad alcuni assessori, ha visitato Vincenzo presso il Comune per esprimere la propria vicinanza e solidarietà. «Quello che è accaduto non è un attacco solo a Vincenzo, ma a tutta la nostra comunità», ha dichiarato il vicesindaco. «La banda rappresenta l’unità e la condivisione, e chi ne fa parte porta con sé un messaggio di armonia e bellezza». Queste parole riflettono il forte senso di comunità che caratterizza Molfetta, dove la musica e le tradizioni popolari occupano un posto centrale nella vita dei suoi abitanti.

Indagini e futuro di Vincenzo

Dopo l’aggressione, i carabinieri hanno avviato le indagini e, secondo le ultime notizie, l’aggressore sarebbe stato identificato. La comunità ha espresso un chiaro rifiuto verso la violenza, con il Comune che ha rilasciato una dichiarazione ufficiale: «Condanniamo con fermezza ogni forma di violenza e confermiamo la nostra vicinanza a Vincenzo, certi che la musica e la coesione civile saranno la risposta più forte contro ogni atto di sopraffazione».

Nonostante il sostegno ricevuto, in casa Minervini permane un clima di paura e incertezza. Vincenzo, attualmente traumatizzato dall’accaduto, non sa se avrà la forza di tornare presto a suonare con la banda. «Dice di sì – ha affermato la madre – ma non subito. È rimasto scioccato, ci vorrà tempo». La musica, che per Vincenzo rappresentava una fonte di gioia e un modo per connettersi con la sua comunità, ora è diventata un elemento di ansia e paura.

Questa vicenda ha riacceso il dibattito su come proteggere i giovani e i membri delle associazioni culturali e musicali. La musica e la tradizione non dovrebbero mai essere minacciate da atti di violenza. La comunità di Molfetta è unita nel desiderio di garantire che episodi simili non si ripetano mai più, lavorando insieme per costruire un ambiente sicuro e accogliente per tutti.

La festa patronale, che un tempo era un simbolo di unità e gioia, è ora segnata da un’ombra di paura e sgomento. La speranza è che la comunità possa recuperare il senso di sicurezza e che Vincenzo possa, un giorno, tornare a suonare con la stessa passione di prima, riprendendo il suo posto nella banda e nel cuore degli abitanti di Molfetta.