L’opera di Riccardo Milani, “La vita va così”, si distingue per il suo profondo racconto che esplora le tensioni tra tradizione e modernità, oltre a mettere in luce il conflitto tra natura e sviluppo. La storia si concentra sulla testardaggine di un pastore sardo, Efisio, deciso a non cedere il suo terreno affacciato su un mare paradisiaco, mentre il paesaggio sardo è minacciato da progetti immobiliari. Questo film, che ha avuto l’onore di essere scelto come pellicola d’apertura della 20/a edizione della Festa del Cinema di Roma, si preannuncia come uno dei titoli più attesi del 2025.
Un cast d’eccezione
L’interpretazione di Efisio è affidata a un attore di grande carisma, mentre il cast si arricchisce di nomi noti come Virginia Raffaele, Diego Abatantuono e Aldo Baglio. Ciascuno di loro porta sul grande schermo personaggi che si muovono in un contesto dove il conflitto tra il bene della comunità e il profitto individuale è sempre più acceso. La sceneggiatura, scritta da Milani insieme a Michele Astori, riesce a catturare le sfide delle dinamiche sociali e familiari, rendendo la storia non solo avvincente, ma anche profondamente umana.
La trama avvincente
La trama ruota attorno a Efisio, un pastore solitario, custode di una tradizione che sembra allontanarsi. La sua vita, scandita dal ritmo della natura e dall’amore per la sua terra, viene messa in discussione dall’arrivo di Giacomo, presidente di un potente gruppo immobiliare, intenzionato a trasformare la costa incontaminata in un resort di lusso. Accanto a lui c’è Mariano, un pragmatico capo cantiere, la cui missione è convincere Efisio a cedere il suo terreno. Questo scontro di valori si fa sempre più acceso, coinvolgendo anche Francesca, la figlia di Efisio, divisa tra il richiamo del cambiamento e l’amore per la sua terra d’origine.
Quando Efisio rifiuta l’ennesima offerta milionaria, la situazione degenera in una battaglia legale che coinvolge Giovanna, una giudice che conosce bene quei luoghi. La sua figura diventa cruciale nel tentativo di dirimere un conflitto che abbraccia l’intera comunità. La lotta di Efisio, il suo “no” incrollabile, diventa simbolo di una resistenza collettiva, un grido di aiuto per preservare non solo un pezzo di terra, ma anche un modo di vivere minacciato dall’inevitabile progresso.
Una riflessione sul futuro
“La vita va così” non è solo un film che racconta una storia locale, ma si inserisce in un dibattito più ampio riguardo alla tutela dell’ambiente e all’impatto dello sviluppo economico sulle comunità tradizionali. La Sardegna, con i suoi paesaggi mozzafiato e la sua cultura millenaria, è il palcoscenico perfetto per una narrazione che invita alla riflessione sulle scelte che influenzano il futuro di intere generazioni.
Il progetto è frutto di una collaborazione tra diverse realtà produttive, tra cui Ourfilms, Wildside, Medusa Film e Piperfilm, con il supporto del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma della Sardegna. La distribuzione del film nelle sale è prevista per il 23 ottobre 2025, e le aspettative sono elevate.
In sintesi, il film di Milani si preannuncia come un’esperienza cinematografica intensa e coinvolgente, capace di toccare le corde più profonde dell’anima umana. Con “La vita va così”, il regista conferma il suo talento nel raccontare storie sincere e autentiche, stimolando una riflessione profonda su ciò che significa appartenere a un luogo e difendere ciò che si ama.