La vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, Teresa Ribera, ha recentemente condiviso le sue riflessioni in un’intervista a Milano Finanza, affrontando temi cruciali come il monopolio delle grandi aziende tecnologiche, la regolamentazione fiscale e la transizione verso un’economia sostenibile. Le sue dichiarazioni offrono un’importante panoramica sulle sfide e le opportunità che l’Unione Europea deve affrontare nel contesto attuale.
Critiche al monopolio di Google
Uno dei punti salienti dell’intervista è stata la critica di Ribera al predominio di Google nel settore della pubblicità online. La vicepresidente ha affermato che è “molto probabile” che sia necessario uno spezzatino per eliminare il monopolio di Google. Questo suggerimento implica che la frammentazione del colosso tecnologico possa essere una delle soluzioni per promuovere una maggiore concorrenza e innovazione nel settore. Diverse voci nel panorama economico e politico hanno già discusso l’idea di dividere le grandi piattaforme per ridurre il loro potere di mercato. Inoltre, Ribera ha approvato l’implementazione di una web tax da parte di alcuni Stati membri, sottolineando che questa rappresenta una forma di ricchezza che può e deve essere tassata per rafforzare i servizi pubblici in Europa.
Autonomia dell’Europa nella regolamentazione fiscale
Ribera ha espresso il suo disappunto per le ingerenze esterne, in particolare per la pressione esercitata dagli Stati Uniti sull’Unione Europea riguardo alla regolamentazione fiscale e alla sovranità normativa. La sua posizione riflette un desiderio di autonomia dell’Europa nel gestire le proprie politiche senza dover rispondere a interessi o pressioni provenienti da potenze esterne.
La transizione green e l’industria automotive
Un altro tema centrale affrontato da Ribera è stato quello della transizione green. Contrariamente a chi suggerisce di modificare i target di sostenibilità, Ribera ha affermato che non è necessario cambiare gli obiettivi attuali, poiché questo potrebbe generare instabilità e incertezza tra gli investitori. Ha sottolineato che i concorrenti globali stanno continuando a investire nell’elettrico, guadagnando quote di mercato a scapito dell’Europa.
In questo contesto, Ribera ha parlato di una proposta di alleanza per la produzione di veicoli elettrici, ispirata al modello di Airbus. Diversi amministratori delegati dell’industria automotive hanno suggerito la creazione di un’alleanza per produrre veicoli elettrici piccoli e a basso costo, rendendoli accessibili a una più ampia fascia della popolazione. Ribera ha messo in evidenza che “oggi, ad esempio, il ceto medio del Sud Europa (Italia, Spagna o Grecia) non può permettersi un’auto elettrica”, sottolineando come l’accessibilità economica sia una questione chiave per la diffusione delle auto elettriche.
In sintesi, le parole di Teresa Ribera non solo evidenziano la sua determinazione nel combattere il monopolio delle big tech, ma anche il suo impegno per un’Europa più sostenibile e competitiva. Con la crescente pressione globale e le sfide interne, il ruolo della Commissione Europea diventa sempre più cruciale nel definire il futuro economico e sociale del continente.