Trump chiede dazi record contro la Cina: il piano dei Paesi Nato

Trump chiede dazi record contro la Cina: il piano dei Paesi Nato

Trump chiede dazi record contro la Cina: il piano dei Paesi Nato

Matteo Rigamonti

Settembre 13, 2025

Nel recente post su Truth Social, Donald Trump ha lanciato un appello ai Paesi membri della NATO, invitandoli a prendere una posizione più dura nei confronti della Cina e della Russia. Secondo l’ex presidente degli Stati Uniti, sarebbe opportuno non solo interrompere l’acquisto di petrolio russo, ma anche implementare dazi che variano tra il 50% e il 100% sulle importazioni cinesi. Trump giustifica questa proposta come una strategia fondamentale per indebolire il legame tra Cina e Russia, sottolineando che tali misure commerciali potrebbero accelerare la fine della guerra in Ucraina.

Il contesto geopolitico attuale

La proposta di Trump si inserisce in un contesto geopolitico particolarmente delicato, caratterizzato da tensioni crescenti tra Occidente e Russia a causa dell’invasione dell’Ucraina avvenuta nel febbraio 2022. Le sanzioni imposte dalla comunità internazionale a Mosca hanno avuto ripercussioni significative, ma Trump sembra credere che un approccio più deciso nei confronti della Cina possa avere un impatto ancora maggiore.

Nel suo messaggio, Trump sostiene che la Cina esercita un controllo significativo sulla Russia, affermando che “questi potenti dazi spezzeranno quella presa”. La logica di Trump si basa sull’idea che colpendo l’economia cinese, si possa in qualche modo ridurre il supporto economico e politico che Pechino fornisce a Mosca. Questo ragionamento trova una certa coerenza nelle analisi di esperti di relazioni internazionali, che indicano come la Cina e la Russia abbiano intensificato la loro cooperazione negli ultimi anni, formando un’alleanza strategica che preoccupa l’Occidente.

Le conseguenze dei dazi

Trump prosegue avvertendo che se la NATO non seguirà le sue indicazioni, “starete solo sprecando il mio tempo e il tempo, l’energia e il denaro degli Stati Uniti”. Questa dichiarazione mette in evidenza l’approccio diretto e assertivo di Trump, che non teme di esprimere il suo disappunto nei confronti delle politiche attuali dei governi alleati. L’ex presidente sembra voler assumere un ruolo di leader non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, cercando di influenzare le decisioni strategiche di alleati storici degli Stati Uniti.

La questione dei dazi alla Cina è particolarmente attuale, considerando le tensioni commerciali già esistenti tra le due potenze. Durante la sua amministrazione, Trump aveva già imposto tariffe su una vasta gamma di beni cinesi come parte della sua guerra commerciale, sostenendo che ciò fosse necessario per proteggere l’industria americana e ridurre il deficit commerciale. Tuttavia, tali misure avevano anche attirato critiche, poiché avevano portato a un aumento dei prezzi per i consumatori americani e a ritorsioni da parte di Pechino.

Rischi e opportunità

La proposta di Trump non è priva di controversie. Molti esperti avvertono che l’imposizione di dazi così elevati potrebbe avere conseguenze economiche indesiderate e portare a un’escalation delle tensioni commerciali, che potrebbe ricadere sugli alleati della NATO. Inoltre, c’è il rischio che la Cina risponda con contromisure, colpendo le esportazioni americane e danneggiando ulteriormente l’economia globale già in difficoltà a causa della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze.

In un contesto di crescente rivalità tra le potenze, la strategia commerciale di Trump si intreccia con questioni di sicurezza nazionale. Molti analisti ritengono che la Cina rappresenti una minaccia crescente non solo sul piano economico, ma anche su quello militare e tecnologico. Le tensioni nel Mar Cinese Meridionale, le questioni legate a Taiwan e le preoccupazioni per la cybersicurezza sono solo alcuni degli aspetti che complicano il panorama delle relazioni internazionali.

La guerra in Ucraina ha messo in evidenza l’importanza di una risposta unitaria da parte della NATO e dei suoi alleati. Le sanzioni contro la Russia, sebbene necessarie, hanno anche messo alla prova la coesione tra i Paesi membri. La richiesta di Trump di adottare misure drastiche nei confronti della Cina potrebbe rappresentare un ulteriore fattore di divisione all’interno dell’alleanza, con alcuni Paesi che potrebbero essere riluttanti a seguire un approccio così aggressivo.

Il dibattito su come affrontare le sfide poste dalla Cina e dalla Russia è destinato a rimanere al centro dell’agenda politica internazionale. Le posizioni di Trump, sia durante la sua presidenza che nel suo attuale ruolo di figura pubblica influente, continueranno a generare discussioni e controversie. Con il mondo che affronta una serie di crisi interconnesse, le proposte di Trump potrebbero rispecchiare una visione più ampia di come gli Stati Uniti e i loro alleati dovrebbero navigare in un panorama geopolitico in continua evoluzione.