Il legno: un alleato insospettabile nella geopolitica internazionale secondo Giraudo

Il legno: un alleato insospettabile nella geopolitica internazionale secondo Giraudo

Il legno: un alleato insospettabile nella geopolitica internazionale secondo Giraudo

Matteo Rigamonti

Settembre 14, 2025

Alessandro Giraudo, economista, storico e professore di Geopolitica delle materie prime e gestione dei rischi all’INSEEC di Parigi, ha recentemente partecipato al convegno “Il futuro del mondo legno: economia circolare e risorse forestali”, tenutosi a Mantova. Questo evento, organizzato da Rilegno e Conlegno, ha messo in evidenza l’importanza del legno non solo come risorsa naturale, ma anche come elemento cruciale nella geopolitica internazionale attraverso i secoli. Durante il suo intervento, Giraudo ha sottolineato come il legno abbia avuto un ruolo determinante nello sviluppo delle civiltà e nelle strategie di espansione e conflitto.

Il legno come risorsa geopolitica

Giraudo ha spiegato che, fin dall’antichità, il legno è stato un bene prezioso, non solo per la costruzione di abitazioni e navi, ma anche per il suo impatto sulle dinamiche geopolitiche. “Nel passato, il legno ha giocato un ruolo fondamentale per lo sviluppo dei popoli ed era diventato uno strumento di guerra e di geopolitica internazionale”, ha affermato. Per illustrare questo concetto, Giraudo ha fornito esempi storici significativi:

  1. Antico Egitto: La mancanza di legno utile per la costruzione di navi costrinse gli egizi a cercare cedro nei territori dell’attuale Libano.
  2. Medio Oriente: I califfati affrontavano una penuria di legno, essenziale per la loro espansione e per la costruzione di strutture navali. La raccolta di legno di mangrovia non era sufficiente a garantire una fornitura continua e di alta qualità.

Conflitti storici e il legno

Giraudo ha poi spostato l’attenzione sulla lunga guerra tra Venezia e l’Impero Ottomano, un conflitto che si protrasse per oltre tre secoli. Durante queste guerre, i giannizzeri, le famose truppe d’élite ottomane, crearono un’unità speciale di guardie forestali. La loro missione era di proteggere le foreste ottomane, vigilando affinché i cittadini non le disboscassero durante la notte. “Questi uomini avevano l’importante compito di proteggere le risorse legnose, essenziali per la costruzione di navi”, ha detto Giraudo. Le incursioni veneziane miravano a distruggere le foreste ottomane, poiché danneggiare le risorse forestali significava minacciare direttamente la capacità navale dell’Impero Ottomano.

Riflessioni contemporanee sul legno

Giraudo ha anche menzionato il caso dell’Inghilterra durante il periodo delle sue tredici colonie. Nel XVIII secolo, l’Inghilterra era già in fase di deforestazione intorno a Londra e si trovava nella necessità di rifornirsi di legno dalle colonie americane. Tuttavia, il controllo francese sul Canada limitava ulteriormente le opzioni degli inglesi. Con l’interruzione dei flussi di legno dalle colonie americane, il governo britannico si trovò in una situazione precaria. In un tentativo di ristabilire i rifornimenti, gli inglesi chiesero a Caterina di Russia di inviare legno e 20.000 soldati russi per combattere contro le colonie ribelli, ma Caterina rifiutò, consapevole dell’importanza di non alterare gli equilibri di potere globali dell’epoca.

Oltre alle riflessioni storiche, Giraudo ha affrontato la questione attuale dell’economia circolare e dell’uso sostenibile delle risorse forestali. In un contesto globale in cui la sostenibilità è diventata un imperativo, il legno può rappresentare una risorsa chiave per affrontare le sfide ambientali e sociali contemporanee. L’industria del legno ha la possibilità di evolvere verso un modello più circolare, in cui il riutilizzo e il riciclo dei materiali diventino la norma.

In sintesi, il contributo di Giraudo al convegno di Mantova ha messo in luce l’importanza storica e attuale del legno come risorsa geopolitica. Attraverso un’analisi approfondita di eventi storici e contesti contemporanei, l’economista ha dimostrato come il legno non sia solo un materiale da costruzione, ma un elemento che ha influenzato le relazioni internazionali, le guerre e le strategie economiche dei popoli nel corso dei secoli.