Intesa strategica per rilanciare la filiera del pioppo e sostenere la produzione nazionale

Intesa strategica per rilanciare la filiera del pioppo e sostenere la produzione nazionale

Intesa strategica per rilanciare la filiera del pioppo e sostenere la produzione nazionale

Matteo Rigamonti

Settembre 14, 2025

Oggi, un passo significativo è stato compiuto per il rilancio della filiera del pioppo in Italia, con la sottoscrizione di una nuova intesa a Palazzo Lombardia. Questo accordo ha visto il coinvolgimento di cinque Regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, insieme ai principali protagonisti del settore. FederlegnoArredo ha espresso grande soddisfazione per il raggiungimento di questo accordo, che rappresenta un momento cruciale per il rafforzamento della pioppicoltura nazionale.

Un nuovo piano d’azione per la pioppicoltura

La nuova intesa va a sostituire un precedente accordo firmato nel 2014, confermando la centralità del pioppo come risorsa strategica per l’economia italiana. L’obiettivo principale di questo nuovo accordo è quello di:

  1. Definire un piano d’azione condiviso per incrementare la disponibilità di materia prima interna.
  2. Ridurre la dipendenza dalle importazioni.
  3. Garantire la sostenibilità ambientale e la sicurezza idrogeologica.

In un contesto in cui la domanda di legno continua a crescere, si rende necessario sviluppare coltivazioni dedicate e sostenibili.

L’importanza della coltivazione di pioppo

Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli di FederlegnoArredo, ha commentato: “L’accordo del 2014 ha rappresentato una prima leva per il settore. Con questo nuovo accordo ci auguriamo che il trend positivo prosegua. L’obiettivo è raggiungere l’autosufficienza rispetto alle attuali importazioni di pioppo, anche in vista di una crescente difficoltà nel reperimento della materia prima.” Le stime europee avvertono che, entro il 2040, la domanda di legno potrebbe superare in modo significativo la disponibilità naturale, a causa di un aumento della richiesta di biomassa legnosa e delle difficoltà di accesso ai boschi in molte aree.

La coltivazione di pioppo emerge come una soluzione efficace, grazie alla sua rapida crescita che permette di ottenere legno utilizzabile già dopo dieci anni. Tale legno può essere impiegato in vari settori, dall’imballaggio ai pannelli, fino alla produzione di mobili e altri utilizzi industriali. La promozione di coltivazioni di pioppo non solo contribuirà a garantire l’approvvigionamento di materia prima per il mercato interno, ma rappresenterà anche un elemento chiave per la sicurezza dell’approvvigionamento a livello europeo.

Un approccio sistemico e sostenibile

Nicoletta Azzi, vicepresidente di Assopannelli, ha evidenziato l’importanza di un approccio sistemico per rafforzare il ruolo della pioppicoltura in Italia. “Sarà essenziale prevedere incentivi mirati per l’ampliamento delle superfici coltivate a pioppo e facilitare l’accesso ai fondi europei, riconoscendo il pioppo come una risorsa strategica per l’economia verde e la transizione ecologica,” ha dichiarato Azzi. Questo è un punto cruciale, poiché il sostegno pubblico e privato è fondamentale per promuovere l’espansione delle coltivazioni e garantire la sostenibilità del settore.

Inoltre, è fondamentale:

  1. Attivare un Cluster interregionale del pioppo per favorire sinergie tra territori, produttori e istituzioni.
  2. Definire un modello condiviso di coltivazione nelle aree golenali, coniugando sostenibilità ambientale e sicurezza idraulica.

La gestione delle risorse idriche è un tema sempre più attuale, e trovare un equilibrio tra l’utilizzo del suolo per la produzione di legno e la protezione degli ecosistemi acquatici è cruciale nel contesto delle attuali sfide climatiche.

In sintesi, la sottoscrizione di questa intesa rappresenta un momento di svolta per la pioppicoltura in Italia, segnando l’inizio di un percorso volto a rendere il paese più autosufficiente nella produzione di legno. Questo è particolarmente significativo in un’epoca in cui la sostenibilità e la transizione ecologica sono al centro delle politiche nazionali ed europee. La pioppicoltura, con le sue caratteristiche uniche, ha il potenziale per giocare un ruolo centrale in questo processo, contribuendo non solo all’economia, ma anche alla salvaguardia dell’ambiente. Con un impegno congiunto di tutte le parti coinvolte, è possibile costruire un futuro più verde e sostenibile per la filiera del pioppo in Italia.