Polemica a Pistoia: il gesto di un consigliere di Forza Italia contro i pañuelos contro i femminicidi

Polemica a Pistoia: il gesto di un consigliere di Forza Italia contro i pañuelos contro i femminicidi

Polemica a Pistoia: il gesto di un consigliere di Forza Italia contro i pañuelos contro i femminicidi

Matteo Rigamonti

Settembre 14, 2025

A Pistoia, il gesto del consigliere comunale di Forza Italia, Jacopo Bojola, ha scatenato un acceso dibattito pubblico. Bojola ha deciso di tagliare con delle forbici i pañuelos rosa, simbolo del movimento femminista e transfemminista “Non una di meno”, appesi in piazza della Sala per denunciare il femminicidio e la violenza di genere. Questi pañuelos, che portano i nomi delle donne e delle persone LGBTQIA+ vittime di violenza, erano stati affissi alla ringhiera dell’antico pozzo del Leoncino, un luogo simbolico della città.

Il consigliere ha condiviso sul suo profilo Facebook le immagini del gesto, accompagnandole da una frase provocatoria: «C’è chi deturpa e chi pulisce». Queste parole hanno immediatamente attirato l’attenzione e le critiche di diverse associazioni e sindacati, che hanno visto nella sua azione non solo un attacco a un simbolo di lotta, ma anche un atto di violenza simbolica.

le reazioni al gesto di bojola

Le reazioni a questo gesto non sono tardate ad arrivare. La segreteria della Cgil Prato Pistoia – Coordinamento donna Spi Cgil ha espresso indignazione, evidenziando come per Bojola i pañuelos non siano altro che “spazzatura” che deturpa la città. «Questo gesto non è solo offensivo, è violento – si legge nella nota – perché giustifica la stessa violenza maschile che quotidianamente uccide e mortifica migliaia di donne e persone LGBTQIA+».

Anche le Donne Democratiche dell’Unione comunale del Pd di Pistoia hanno condannato l’azione di Bojola, sottolineando l’importanza del pañuelo come simbolo di lotta transfemminista e come segno visibile di sorellanza, memoria e resistenza. «Rimuoverli è un atto politico – affermano nel loro comunicato – chi strappa un pañuelo non sta ‘riordinando’ lo spazio pubblico. Sta tentando di cancellare una presenza femminista, radicale, viva».

il significato dei pañuelos nella lotta contro la violenza di genere

La questione ha suscitato una riflessione più ampia sul significato dei pañuelos e sulla lotta contro la violenza di genere. Il movimento “Non una di meno” ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sui casi di femminicidio e di violenza di genere, creando un legame tra le vittime e la comunità. I pañuelos rosa, quindi, non sono semplici pezzi di stoffa, ma un richiamo alla memoria e alla giustizia per le vittime di violenza.

Bojola, però, ha difeso il suo gesto, dichiarandosi sorpreso dalle polemiche che ha suscitato. In un’intervista al Corriere della Sera, ha spiegato la sua posizione: «Non mi hanno capito, io sono il primo a condannare la violenza sulle donne, ma il luogo è sbagliato. Vicino alla centralissima piazza del Mercato, queste installazioni non rendono giustizia alla bellezza del centro storico di Pistoia». Ha aggiunto che ogni mese i fazzoletti vengono rimossi dall’azienda dei rifiuti o dalla polizia municipale, e che il suo gesto è nato dalla frustrazione per questa ripetitività.

un dibattito acceso sulla gestione degli spazi pubblici

Il gesto di Bojola ha messo in luce anche la difficoltà di dialogo tra le diverse visioni politiche e sociali. La polemica ha acceso un dibattito non solo a Pistoia, ma in tutta Italia, sulla gestione degli spazi pubblici e sul rispetto dei simboli di lotta sociale. Infatti, il tema della violenza di genere è di grande attualità e la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica è sempre più sentita.

Le associazioni femministe, da parte loro, continuano a lottare per dare voce alle vittime e per promuovere una cultura del rispetto e della tutela. Questo episodio mette in evidenza la necessità di un confronto più profondo e rispettoso su temi che toccano la vita di molte persone e che richiedono una sensibilità e una comprensione reciproca. La questione dei pañuelos e della loro rimozione rappresenta dunque un punto di partenza per una riflessione più ampia sulla cultura del rispetto e della dignità, elementi essenziali in una società che aspira a essere inclusiva e giusta.