Postel Spa: l’approccio human first di Rosini per potenziare l’operatività dei lavoratori

Postel Spa: l'approccio human first di Rosini per potenziare l'operatività dei lavoratori

Postel Spa: l'approccio human first di Rosini per potenziare l'operatività dei lavoratori

Matteo Rigamonti

Settembre 14, 2025

Durante la giornata conclusiva della maratona digitale di Digithon a Bisceglie, Carlo Rosini, CEO di Postel Spa, ha affrontato un tema cruciale: l’intelligenza artificiale (IA) e il suo impatto sull’operatività dei lavoratori. La sua presentazione ha toccato diversi aspetti, dalla dimensione economica dell’azienda all’approccio etico nell’implementazione delle nuove tecnologie.

Rosini ha iniziato il suo intervento sottolineando l’importanza strategica di Poste Italiane nel contesto economico nazionale. Ha affermato: “Oggi il gruppo Poste Italiane si può considerare una grande piattaforma di servizi per il Paese,” evidenziando come l’azienda valga circa mezzo punto di Pil e sia il più grande datore di lavoro del Paese con 122.000 colleghi che lavorano in tutta Italia. Con una rete di 13.000 uffici postali e circa 40.000 portalettere, l’azienda rappresenta una colonna portante per la distribuzione di servizi e il supporto alla comunità.

Un approccio human first

Rosini ha introdotto il concetto di “human first”, un approccio che mette al centro le persone nell’uso dell’intelligenza artificiale. “Un’azienda con le nostre caratteristiche non poteva considerare l’impiego dell’IA se non con un approccio ‘human first’,” ha affermato. Questo significa che l’IA non deve essere vista come un sostituto dei lavoratori, ma come uno strumento a supporto delle loro attività. L’idea è quella di migliorare l’efficienza operativa senza compromettere l’occupazione.

Il CEO di Postel Spa ha anche evidenziato il manifesto redatto dall’azienda in materia di IA, coinvolgendo figure di spicco, come Padre Benanti, un noto esperto in etica dell’IA. “Abbiamo voluto declinare che l’IA c’è, ci sarà nelle nostre vite, ci sarà nella nostra azienda con un utilizzo legale, etico e sicuramente consapevole,” ha detto Rosini. La consapevolezza etica è fondamentale in un contesto in cui le tecnologie avanzate possono avere un impatto significativo sulla vita lavorativa dei dipendenti.

Uso concreto dell’IA

Uno dei punti chiave del suo intervento è stato l’uso concreto dell’IA per migliorare l’interazione con i clienti. Rosini ha spiegato: “Oggi siamo forse più conosciuti per la rete fisica degli uffici, dove circa 960.000 persone entrano ogni giorno, ma abbiamo decine di milioni di interazioni sui canali virtuali, social e digitali.” La sfida è quella di integrare l’IA per migliorare queste interazioni, rendendole più efficienti e soddisfacenti per gli utenti.

Rosini ha fatto riferimento all’implementazione di chatbot e strumenti di accesso alle informazioni tramite canali digitali. Questi strumenti non solo semplificano l’interazione con i clienti, ma contribuiscono anche all’automazione dei processi interni. Ha dichiarato: “Stiamo iniziando a fare dell’IA per l’automazione di processi non solo interni, ma anche di interazione con la clientela,” evidenziando come l’IA possa snellire le operazioni quotidiane.

L’IA nella logistica e nei processi interni

Particolare attenzione è stata dedicata all’uso dell’IA nel settore della logistica e dei trasporti. Rosini ha affermato: “Penso ad esempio all’utilizzo dell’IA a supporto dei colleghi della logistica e di tutto quello che è un mondo di trasporti.” Questo è particolarmente rilevante considerando che Poste Italiane gestisce una delle reti logistiche più grandi del Paese. La collaborazione con partner come Amazon dimostra come l’IA possa aiutare a ottimizzare le consegne e migliorare l’efficienza complessiva del servizio.

Inoltre, Rosini ha parlato delle aree di sviluppo interno, come i processi amministrativi di back office. “Ci stiamo focalizzando anche nell’ambito di alcuni processi interni di natura amministrativa per ampliare l’utilizzo dell’IA e supportare una riduzione di operatività a meno valore aggiunto,” ha sottolineato. Questo approccio mira a liberare i dipendenti da compiti ripetitivi, consentendo loro di concentrarsi su attività più strategiche e creative.

In sintesi, l’intervento di Carlo Rosini evidenzia come l’intelligenza artificiale, quando utilizzata in modo etico e responsabile, possa rappresentare un’opportunità per migliorare l’efficienza operativa e la soddisfazione dei lavoratori. Con un focus sull’approccio “human first”, Poste Italiane si propone di utilizzare l’IA come un alleato per il futuro del lavoro, piuttosto che come una minaccia. La maratona digitale di Digithon ha quindi offerto un’importante occasione di riflessione su come le aziende possono affrontare le sfide dell’innovazione tecnologica, rimanendo sempre centrati sulle persone e sulle loro esigenze.