Tragedia a Trieste: la giovane studentessa milanese Marta Gianelli perde la vita sotto un SUV a soli 25 anni

Tragedia a Trieste: la giovane studentessa milanese Marta Gianelli perde la vita sotto un SUV a soli 25 anni

Tragedia a Trieste: la giovane studentessa milanese Marta Gianelli perde la vita sotto un SUV a soli 25 anni

Matteo Rigamonti

Settembre 14, 2025

Una tragedia ha colpito Trieste nella serata di venerdì 12 settembre, quando Marta Gianelli, una giovane studentessa milanese di soli 25 anni, ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto in via Fabio Severo, una strada molto frequentata nei pressi dell’università della città. Marta, originaria di Melzo, aveva recentemente conseguito una laurea magistrale in chimica all’Università Statale di Milano e si era trasferita a Trieste per intraprendere un assegno di ricerca presso l’ateneo locale.

dinamica dell’incidente

L’incidente è avvenuto in un tratto di strada ben illuminato, ma secondo le testimonianze raccolte, la Jeep che ha travolto Marta stava procedendo a grande velocità e non ha frenato nemmeno quando si è avvicinata alla giovane. Il colpo è stato descritto dai testimoni come estremamente violento, tanto che Marta è stata sbalzata per oltre dieci metri dall’impatto. La scena ha lasciato i presenti in stato di shock, molti dei quali hanno contattato immediatamente i servizi di emergenza.

Dopo l’impatto, il SUV ha terminato la sua corsa sull’isola salvagente tra le carreggiate, abbattendo le ringhiere di protezione. Il conducente, un uomo di Trieste, è stato interrogato dalle autorità e attualmente è sotto inchiesta. Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente e valutare eventuali responsabilità. Le indagini sono in corso, e si sta cercando di raccogliere ulteriori testimonianze e prove per chiarire le circostanze dell’incidente.

l’impatto sulla comunità

Marta Gianelli era una studentessa promettente e molto apprezzata dai suoi professori e colleghi. La sua passione per la chimica l’aveva portata a intraprendere un percorso accademico di successo, e il suo assegno di ricerca presso l’Università di Trieste rappresentava un’importante opportunità per la sua carriera. La comunità accademica è in lutto per la sua perdita, e molti amici e colleghi si sono espressi sui social media per ricordare la giovane ricercatrice, sottolineando il suo impegno e la sua dedizione agli studi.

La notizia della sua morte ha suscitato una forte reazione non solo tra chi la conosceva, ma anche tra i cittadini di Trieste, che si sono mobilitati per chiedere maggiore sicurezza stradale nella zona. Infatti, via Fabio Severo è una strada molto trafficata, soprattutto da studenti e pendolari, e già in passato si erano registrati incidenti simili. La richiesta di una maggiore attenzione da parte delle autorità locali e di interventi per migliorare la sicurezza stradale è diventata una priorità per molti residenti.

misure per la sicurezza stradale

In seguito all’incidente, il sindaco di Trieste ha espresso le sue condoglianze alla famiglia di Marta e ha annunciato la volontà di avviare un dibattito pubblico su come migliorare la sicurezza stradale nella città. Sono state proposte misure come:

  1. Installazione di ulteriori segnali di stop
  2. Implementazione di limiti di velocità più rigorosi
  3. Miglioramento dell’illuminazione in alcune zone critiche

La sicurezza stradale è un tema di crescente importanza, soprattutto in una città universitaria come Trieste, dove molti giovani studenti attraversano le strade ogni giorno. L’evento ha riacceso il dibattito sulle responsabilità degli automobilisti e sull’importanza di una guida responsabile, specialmente in aree ad alta densità di pedoni.

Marta Gianelli non è solo una vittima di un tragico incidente, ma rappresenta anche il volto di una generazione di giovani che si dedicano con passione alla propria formazione e ricerca. La sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile non solo nella vita dei suoi familiari e amici, ma anche nella comunità accademica e nella città di Trieste, che ha perso una giovane promessa della scienza.

La commemorazione di Marta è probabile che si svolga nei prossimi giorni, con la partecipazione di studenti e docenti che vorranno onorare la sua memoria e il suo contributo all’università. La sua storia, purtroppo, è diventata un simbolo della necessità di maggiore attenzione alla sicurezza stradale e della responsabilità di chi guida, affinché tragedie come questa non si ripetano più.