Istat: luglio segna un incremento dell’export e un leggero aumento dell’import

Istat: luglio segna un incremento dell'export e un leggero aumento dell'import

Istat: luglio segna un incremento dell'export e un leggero aumento dell'import

Giada Liguori

Settembre 15, 2025

Luglio 2025 si rivela un mese positivo per l’economia italiana, con l’Istat che segnala una crescita congiunturale delle esportazioni pari all’1,2%, superando l’incremento delle importazioni, che si attesta a +0,7%. Questo trend evidenzia un contesto economico di ripresa e dinamicità, particolarmente marcato nel settore delle vendite verso i mercati extra Ue, le quali crescono del 2,4%. Al contrario, le esportazioni verso i paesi dell’Unione Europea rimangono stabili.

Analisi delle esportazioni

Analizzando i dati su base annua, le esportazioni italiane mostrano un incremento significativo, crescendo del 7,3% in termini monetari e del 6,9% in volume. Questo andamento positivo è trainato soprattutto dalle vendite verso i mercati extra Ue, che registrano un aumento del 9,9%, mentre quelle verso i paesi Ue crescono più lentamente, con un incremento del 4,8%.

Andamento delle importazioni

Per quanto riguarda le importazioni, si osserva un incremento tendenziale del 6,1% in valore, con una crescita più marcata per l’area extra Ue (+13,1%) rispetto all’area Ue (+0,8%). In termini di volume, le importazioni crescono dell’1,1%, un dato che riflette la continua domanda di beni e materie prime da parte dell’industria italiana.

Saldo commerciale e deficit energetico

Un aspetto interessante da considerare è il saldo commerciale, che a luglio 2025 si attesta a +7.908 milioni di euro, in aumento rispetto ai +6.817 milioni dello stesso mese dell’anno precedente. Questo risultato è particolarmente significativo, poiché mostra una buona performance dell’export italiano rispetto all’import, contribuendo positivamente alla bilancia commerciale nazionale.

Un fattore che ha influenzato il saldo commerciale è il deficit energetico, che ammonta a -4.111 milioni di euro, in calo rispetto ai -4.839 milioni dello scorso anno. Questo miglioramento può essere attribuito a una gestione più efficiente delle risorse energetiche e a un possibile aumento dell’uso di energie rinnovabili, che ha ridotto la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili.

Settori in crescita e sfide future

Nei primi sette mesi del 2025, l’export continua a mostrare segnali di vitalità, registrando una crescita tendenziale del 2,9%. Questa espansione è in gran parte dovuta all’aumento delle vendite di:

  1. Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+37,2%)
  2. Mezzi di trasporto, esclusi gli autoveicoli (+13,9%)
  3. Prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,3%)
  4. Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+3,9%)

Tuttavia, non mancano le ombre in questo quadro complessivo. Alcuni settori stanno affrontando sfide significative, con vendite in calo. Tra i più colpiti vi sono il coke e i prodotti petroliferi raffinati, che registrano una diminuzione del 18,8%, e gli autoveicoli, che scendono del 9,7%. Questi dati riflettono le difficoltà di un mercato sempre più competitivo e la necessità di innovazione per mantenere le posizioni nei settori industriali chiave.

Sul fronte internazionale, gli Stati Uniti si confermano come uno dei principali partner commerciali per l’Italia, con un notevole aumento delle esportazioni del 24,1% a luglio. Questo slancio è accompagnato da buone performance anche da parte di altri paesi, come la Spagna (+13,8%), i paesi ASEAN (+37,4%), la Francia (+4,7%), la Svizzera (+9,5%), la Polonia (+12,5%) e il Regno Unito (+9,0%). Al contrario, i Paesi Bassi (-7,8%), la Cina (-4,0%) e la Turchia (-2,5%) registrano contributi negativi, evidenziando le difficoltà di alcuni mercati nell’assorbire le esportazioni italiane.

L’analisi dei dati forniti dall’Istat non solo evidenzia i trend attuali delle esportazioni e delle importazioni italiane, ma offre anche spunti di riflessione sulle dinamiche economiche globali e sulle relazioni commerciali. In un contesto economico globale in continua evoluzione, la capacità dell’Italia di mantenere e ampliare la propria base di esportazioni rappresenta un indicatore fondamentale della sua competitività e della salute dell’economia nazionale. L’attenzione alle opportunità di mercato, all’innovazione e alla qualità dei prodotti sarà cruciale per affrontare le sfide future e garantire una crescita sostenibile nel lungo termine.