Odifreddi contro Meloni: la verità sugli omicidi e il clima di odio della Nato

Odifreddi contro Meloni: la verità sugli omicidi e il clima di odio della Nato

Odifreddi contro Meloni: la verità sugli omicidi e il clima di odio della Nato

Matteo Rigamonti

Settembre 15, 2025

Piergiorgio Odifreddi, matematico e rinomato intellettuale italiano, si è trovato al centro di un acceso dibattito dopo alcune dichiarazioni rilasciate durante la trasmissione “In Onda” su La7. Qui ha affrontato il tema della violenza politica, in particolare in relazione all’omicidio di Charlie Kirk negli Stati Uniti. Le sue affermazioni hanno suscitato una reazione immediata da parte della premier Giorgia Meloni, che ha definito le sue parole «disumane» e ha colto l’occasione per criticare le opposizioni, accusandole di minimizzare la violenza contro chi non la pensa come loro.

le dichiarazioni controverse di odifreddi

Odifreddi ha affermato: «Sparare a Martin Luther King e sparare a un rappresentante Maga non è la stessa cosa». Questa frase ha sollevato un putiferio, tanto che Meloni ha dichiarato che è giunta l’ora di chiedere conto alla sinistra italiana per le sue posizioni, considerate pericolose e contrarie alla democrazia. Il matematico ha voluto chiarire la sua posizione, spiegando che non intendeva giustificare atti violenti, né tantomeno omicidi. Ha sottolineato che il suo ragionamento era stato frainteso e che, sebbene non giustifichi la violenza, ritiene che le persone che incitano all’odio e al riarmo possano esporsi maggiormente a ritorsioni.

la complessità della violenza nel contesto attuale

In un’intervista a La Stampa, Odifreddi ha ulteriormente chiarito il suo punto di vista, affermando che non esistono “classifiche” di persone cui è più o meno grave sparare. Ha ribadito che non è mai legittimo ferire nessuno, neppure chi sostiene posizioni estremiste. La questione della violenza è complessa e si interseca con il clima politico e sociale attuale. Riconosce l’esistenza di un clima d’odio palpabile, ma critica anche le dinamiche geopolitiche che, a suo avviso, alimentano l’ostilità nel mondo. In particolare, accusa la Nato di preparare il terreno per un conflitto globale.

il rischio di conflitti globali

Odifreddi avverte che la situazione attuale potrebbe degenerare ulteriormente. «Siamo al noi contro loro. L’Occidente contro i Brics. Il rischio è che prima che crescano troppo qualcuno metta in scena una guerra per fermarli», ha dichiarato. Questa affermazione evidenzia il pericolo di una nuova guerra mondiale se non si prende coscienza delle tensioni globali in corso. Ha anche puntualizzato che non è solo la figura di Vladimir Putin a rappresentare una minaccia, sostenendo che la sua potenza militare è limitata e che la guerra in Ucraina ha dimostrato che non ha la capacità di espandere il suo dominio oltre certi confini.

Il dibattito sulle sue affermazioni ha messo in luce la polarizzazione del discorso pubblico in Italia, dove ogni parola sembra pesare come un macigno. Odifreddi ha espresso la sua sorpresa per la reazione di Meloni, definendo il suo intervento come una «tempesta in un bicchier d’acqua». Ha sottolineato che le sue osservazioni non miravano a giustificare la violenza, ma piuttosto a stimolare una riflessione più profonda su come la società affronta il tema della violenza e dell’odio.

In questo contesto, il matematico ha invitato a riflettere sull’importanza di una comunicazione responsabile e di un dibattito politico che non alimenti ulteriormente le divisioni. La sua analisi rappresenta non solo una risposta alle critiche ricevute, ma anche un invito a considerare le dinamiche più ampie che influenzano il nostro presente e il nostro futuro. La tensione tra ideologia e realtà, così come la questione della violenza e della giustificazione, rimangono temi centrali nella discussione contemporanea, richiedendo un’attenzione particolare da parte di tutti gli attori coinvolti.