Quando gli odori ingannano il cervello: il mistero dei sapori del cibo

Quando gli odori ingannano il cervello: il mistero dei sapori del cibo

Quando gli odori ingannano il cervello: il mistero dei sapori del cibo

Giada Liguori

Settembre 16, 2025

Il legame tra odori e sapori è uno dei meccanismi più affascinanti della percezione umana, e un recente studio del Karolinska Institutet di Stoccolma ha rivelato che gli odori del cibo possono ingannare il cervello, facendogli percepire aromi insapori come veri e propri sapori. Questa scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Communications, ha importanti implicazioni per la comprensione delle preferenze alimentari e delle abitudini di consumo.

la ricerca innovativa

Guidata dal dottor Putu Agus Khorisantono, la ricerca ha coinvolto 25 partecipanti sottoposti a risonanza magnetica per monitorare l’attività cerebrale durante l’esposizione a diversi aromi e sapori. I soggetti sono stati esposti a sostanze inodori e insapori, mentre i ricercatori osservavano la reazione della loro corteccia gustativa. I risultati hanno mostrato che:

  1. Gli aromi attivavano le stesse aree cerebrali responsabili della percezione dei sapori.
  2. Il cervello integra le informazioni olfattive e gustative in modo complesso, suggerendo una connessione più profonda di quanto precedentemente pensato.

Janina Seubert, co-autrice dello studio, ha affermato che “il cervello non elabora separatamente il gusto e l’olfatto”, ma crea una rappresentazione congiunta dell’esperienza del sapore.

implicazioni per le abitudini alimentari

Questa scoperta non solo sfida le concezioni tradizionali sulla percezione sensoriale, ma offre anche spunti preziosi per comprendere le preferenze alimentari. Ad esempio, le bevande aromatizzate senza zucchero possono sembrare dolci grazie a questo inganno sensoriale. Il dottor Khorisantono ha osservato che questo meccanismo potrebbe contribuire al desiderio e al consumo eccessivo di determinati alimenti, evidenziando l’interazione tra odori e sapori nel rendere il cibo piacevole.

futuro della ricerca

I ricercatori del Karolinska Institutet sono ora interessati a indagare se lo stesso meccanismo di integrazione sensoriale si applica anche agli odori esterni percepiti quando non stiamo mangiando. Si chiedono, ad esempio, se il modello di attivazione nella corteccia gustativa cambi quando ci spostiamo tra diverse aree di un supermercato. Questa ricerca potrebbe rivelare informazioni essenziali su come l’ambiente circostante influisce sulle scelte alimentari e le preferenze gustative.

Inoltre, comprendere come gli aromi influenzano le scelte alimentari potrebbe aiutare a sviluppare strategie efficaci per combattere l’obesità e altre malattie legate all’alimentazione. Se gli aromi possono ingannare il cervello facendoci percepire un gusto dolce senza zuccheri, si potrebbero progettare alimenti che soddisfino il palato senza compromettere la salute.

In conclusione, il legame tra odori e sapori non solo arricchisce la nostra comprensione della cucina, ma ci invita anche a esplorare nuove frontiere del gusto, spingendoci a sperimentare e a scoprire nuove delizie culinarie.