La recente decisione del Tribunale del Riesame di Milano ha acceso un ampio dibattito riguardo alle misure di protezione in caso di conflitti tra ex partner. Alessandro Basciano, noto deejay e personaggio televisivo, ha visto confermato il divieto di avvicinamento alla sua ex compagna, Sophie Codegoni. A Basciano è stato imposto anche l’uso di un braccialetto elettronico, uno strumento di monitoraggio che rappresenta una misura cautelare a tutela della sicurezza della Codegoni.
Basciano si recherà presso il commissariato nelle prossime ore per l’applicazione del dispositivo elettronico. Tuttavia, la questione del braccialetto non è stata priva di complicazioni. Nei mesi scorsi, ci sono stati ritardi dovuti a diversi fattori, tra cui la mancanza di disponibilità per l’applicazione del braccialetto stesso. Inoltre, Basciano ha richiesto rinvii per la sua applicazione. In un’occasione, lo scorso 14 agosto, era stato inizialmente dotato del dispositivo, ma successivamente rimosso a causa di un presunto infortunio alla caviglia.
Le misure cautelari imposte
Oltre all’imposizione del braccialetto elettronico, il tribunale ha stabilito che Basciano dovrà mantenere una distanza di almeno 500 metri da Codegoni. Questa misura è stata considerata necessaria per prevenire ulteriori atti persecutori, una situazione che ha preoccupato le autorità e ha motivato la decisione del giudice.
Il legale di Basciano, Leonardo D’Erasmo, aveva presentato una richiesta di revoca del divieto di avvicinamento, ma questa è stata respinta nel corso dell’udienza tenutasi il 15 settembre. La decisione ha suscitato diverse reazioni, non solo da parte dei diretti interessati, ma anche da parte dei media e dell’opinione pubblica, che seguono con attenzione l’evoluzione di questa vicenda.
La questione della custodia di Céline
Un aspetto particolarmente rilevante della decisione del tribunale riguarda la figlia di Basciano e Codegoni, Céline Blue. Dopo mesi di incertezze, il Riesame ha stabilito che il padre avrà la possibilità di rivedere la bambina fino a tre volte a settimana. Tuttavia, gli incontri non potranno avvenire in presenza diretta della madre, per evitare il contatto tra i due genitori. È stata prevista la mediazione di una terza persona, che agirà come tramite durante gli incontri padre-figlia. Le spese per questo servizio di mediazione saranno suddivise equamente tra i genitori, evidenziando l’intento di entrambi di mantenere una responsabilità condivisa nella crescita della loro bambina.
Basciano avrà anche la possibilità di andare a prendere Céline a scuola, ma dovrà riconsegnarla entro le 19:30 alla persona designata per la mediazione. Attualmente, non è prevista la possibilità di pernottamento per la bambina presso il padre. Questa decisione è stata presa in considerazione della necessità di stabilire prima una “relazione di fiducia” tra i genitori, fondamentale per il benessere della piccola.
Il percorso di Basciano
In un contesto così complesso e delicato, Basciano ha dichiarato di aver intrapreso un percorso terapeutico per migliorare il suo rapporto con Sophie Codegoni. L’obiettivo dichiarato di questo percorso è quello di garantire serenità e stabilità alla figlia, un segnale positivo che potrebbe far ben sperare per il futuro della famiglia. La volontà di lavorare su se stesso e di affrontare le problematiche relazionali è un passo significativo, soprattutto considerando la natura pubblica di questa vicenda, che ha attirato l’attenzione dei media e del pubblico.
La situazione tra Basciano e Codegoni è emblematicamente rappresentativa delle sfide che molte coppie affrontano dopo una separazione, specialmente quando ci sono figli coinvolti. La necessità di stabilire regole chiare e di mantenere una comunicazione aperta è cruciale per il benessere dei bambini, che spesso si trovano in mezzo ai conflitti tra i genitori.
Inoltre, la questione del braccialetto elettronico solleva interrogativi più ampi riguardo all’efficacia delle misure di protezione e al modo in cui vengono gestite le situazioni di conflitto tra ex partner. Queste misure non solo mirano a proteggere le vittime, ma anche a garantire che le relazioni familiari possano continuare in modo sano e costruttivo, nonostante le difficoltà.
Questa vicenda continua a evolversi, e la comunità è in attesa di vedere come si svilupperà il rapporto tra Basciano e Codegoni, e quali ulteriori decisioni verranno prese in merito alla custodia e al benessere di Céline. La speranza è che, attraverso il dialogo e il rispetto reciproco, si possa trovare una soluzione che tuteli gli interessi della bambina e permetta a entrambi i genitori di svolgere un ruolo attivo e positivo nella sua vita.