La situazione di Yoox Net-a-Porter, colosso dell’e-commerce di moda di lusso, continua a sollevare preoccupazioni e tensioni tra lavoratori e dirigenza. Dopo un secondo incontro fra i sindacati e l’azienda, senza alcun progresso, i rappresentanti dei lavoratori hanno annunciato il proseguimento degli scioperi. Questa decisione è stata presa in risposta alla scelta dell’azienda di procedere con 211 licenziamenti, una misura che colpisce circa un quinto del personale totale di 1.091 dipendenti attivi nelle diverse sedi italiane.
La crisi di Yoox e le sue conseguenze
Negli ultimi giorni, la situazione è ulteriormente peggiorata a seguito dell’acquisizione di Yoox da parte di LuxExperience, una compagnia tedesca che ha avviato la procedura di licenziamento collettivo. Durante le trattative, i sindacati speravano in una discussione sulla possibilità di cassa integrazione, ma queste aspettative sono state rapidamente disattese. In un comunicato congiunto, i sindacati hanno denunciato l’atteggiamento dell’azienda, evidenziando che l’incontro avrebbe dovuto chiarire le posizioni, ma che, al contrario, Yoox ha ribadito la sua intenzione di procedere con i licenziamenti.
La situazione nelle sedi italiane
Il clima di tensione è palpabile, soprattutto nella sede di Bentivoglio, vicino a Bologna, dove la maggior parte dei dipendenti è coinvolta. Qui, oltre 130 lavoratori su circa 400 sono a rischio di perdere il posto. La situazione è critica anche nelle altre sedi, con i dipendenti di Zola Predosa e Milano pronti a partecipare a scioperi programmati, con 30 e 40 licenziamenti rispettivamente previsti.
- Sede di Bentivoglio: oltre 130 lavoratori a rischio
- Sede di Zola Predosa: 30 licenziamenti previsti
- Sede di Milano: 40 licenziamenti previsti
Il prossimo incontro tra le parti è fissato per domani, 17 settembre, presso la Regione Emilia-Romagna, seguito da un ulteriore appuntamento il 23 settembre al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Il ministro Adolfo Urso ha già espresso il suo disappunto riguardo ai licenziamenti, definendoli «inaccettabili», e si è impegnato a facilitare il dialogo tra le parti per cercare una soluzione consensuale.
Le iniziative dei sindacati
In queste settimane, i sindacati stanno attuando diverse iniziative per mantenere alta l’attenzione sulla vertenza di Yoox. A Bologna, è stato esposto uno striscione di solidarietà nei confronti dei lavoratori, evento che ha visto la partecipazione del sindaco Matteo Lepore e dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, assieme ai sindaci di Bentivoglio e Zola Predosa. A Milano, si è svolta una manifestazione in piazza San Babila, dove i sindacati hanno organizzato un presidio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difficile situazione dei dipendenti di Yoox.
La crisi che sta attraversando Yoox non è isolata, ma si inserisce in un contesto più ampio di trasformazione e difficoltà nel settore del retail, in particolare quello del lusso, che ha risentito pesantemente delle conseguenze economiche legate alla pandemia. Le aziende del settore stanno ristrutturando le loro operazioni e, in alcuni casi, avviando processi di ristrutturazione con tagli significativi al personale.
La reazione dei sindacati e dei lavoratori di Yoox rappresenta una risposta a queste difficoltà, un segnale che va oltre le mere questioni occupazionali e tocca temi più ampi, come la stabilità del lavoro e il futuro del settore. La lotta dei dipendenti di Yoox è emblematicamente rappresentativa di un’epoca in cui la sicurezza del lavoro è diventata una preoccupazione centrale per molti lavoratori.
Il confronto tra le parti si preannuncia cruciale non solo per il futuro dei lavoratori coinvolti, ma anche per definire le modalità con cui le aziende del settore affronteranno le sfide economiche e sociali del futuro. Mentre si avvicina il nuovo incontro tra i sindacati e Yoox, le aspettative sono alte, ma la strada per una risoluzione positiva sembra ancora in salita.