Castelluccio diventa il set del film ‘La bolla delle acque matte’

Castelluccio diventa il set del film 'La bolla delle acque matte'

Castelluccio diventa il set del film 'La bolla delle acque matte'

Giada Liguori

Settembre 18, 2025

Nel cuore dell’Umbria, il borgo di Castelluccio di Norcia sta vivendo una rinascita culturale e sociale grazie alle riprese del film “La bolla delle acque matte”. Questo progetto cinematografico, diretto da Anna Di Francisca e prodotto da Incipit Film in collaborazione con Casablanca Film Productions, non rappresenta solo un’opera artistica, ma è anche un omaggio alla resilienza della comunità locale, colpita duramente dal terremoto del 2016. La presentazione del film ha avuto luogo in un contesto suggestivo, simbolo di speranza e rinascita dopo le devastazioni.

Trama e personaggi

La trama di “La bolla delle acque matte” si sviluppa attorno alla figura di Lorenzo, interpretato da Fausto Russo Alesi, il sindaco di un piccolo paese umbro che guida la sua comunità verso la ricostruzione. Il film affronta le complesse dinamiche sociali post-sisma, mettendo in luce il tema del ripopolamento e dell’integrazione attraverso la creazione di un ristorante multietnico, simbolo di rinascita e scambio culturale. La storia intreccia i destini di diversi personaggi, tra cui:

  1. Elsa, interpretata da Lucia Vasini
  2. Silvia, interpretata da Jaele Fo
  3. Ibri e Talal, portati in vita da Sidy Diop e Kel Giordano

La regista Anna Di Francisca, già nota per il suo lavoro in opere come “La bruttina stagionata” e “Evelyne tra le nuvole”, ha collaborato con la sceneggiatrice Laura Fischetto per dar vita a una narrazione che mescola elementi di magia, realtà e speranza, catturando la bellezza del paesaggio umbro e la forza d’animo della sua gente.

Importanza per la comunità

Durante la presentazione del film, l’assessora regionale Simona Meloni ha sottolineato l’importanza della pellicola per la comunità umbra, evidenziando il supporto della Regione Umbria attraverso l’Umbria Film Commission. “Il film che presentiamo oggi rappresenta una bella notizia anche per merito della nostra Umbria Film Commission che ha concesso il tempo necessario alla sua realizzazione”, ha affermato Meloni. Ha anche messo in evidenza che la Regione ha investito circa 60 milioni di euro nello sviluppo delle aree interne, tra cui Castelluccio, per promuovere l’economia, l’agricoltura e il turismo.

La scelta di girare il film a Castelluccio non è solo una questione di location, ma un atto simbolico per dimostrare come un territorio possa riprendersi e rinascere dopo una catastrofe. Meloni ha espresso gratitudine verso la regista per la sua determinazione a superare le difficoltà, tra cui le nuove normative sul tax credit che hanno colpito molti produttori. “Una storia di coraggio, di ostinazione tra mille peripezie e difficoltà, intrisa di una grande umanità”, ha aggiunto l’assessora.

Messaggio di speranza

Il messaggio di speranza è amplificato dalla stessa regista, Anna Di Francisca, che ha dichiarato: “Questo film nasce dal desiderio di rinascere, di guardare al futuro con ottimismo. È un racconto che celebra la forza delle persone e la bellezza di un territorio unico”. Per Di Francisca, la Piana di Castelluccio non è solo un luogo fisico, ma un simbolo di resilienza e capacità di ripartire dopo le avversità. Il film diventa così un mezzo per raccontare le storie di chi vive in questa zona, intrecciando le esperienze personali con il contesto più ampio della comunità.

Le riprese del film proseguono tra il verde delle colline umbre e il blu del cielo, creando un’atmosfera magica che si riflette nei volti degli attori e negli attimi catturati dalla telecamera. “La bolla delle acque matte” non è solo un film, ma un progetto collettivo che si propone di dare voce a una comunità che, nonostante le difficoltà, continua a lottare per il proprio futuro.

La pellicola è destinata a diventare un punto di riferimento per la cinematografia umbra, un esempio di come il cinema possa contribuire a raccontare e valorizzare il territorio. Grazie all’arte, Castelluccio di Norcia si fa portavoce di un messaggio universale: la forza della resilienza umana e la capacità di ricominciare, anche dopo le esperienze più dolorose.

In conclusione, il film rappresenta molto più di una semplice produzione cinematografica; è un viaggio attraverso le emozioni e le storie di una comunità viva e vibrante, pronta a scrivere un nuovo capitolo della propria storia. Con l’inizio delle proiezioni, “La bolla delle acque matte” potrebbe rivelarsi un’opera capace di toccare il cuore di chiunque, portando alla luce le bellezze e le sfide di un territorio ricco di storia e di umanità.