L’innovazione al servizio delle persone: come l’intelligenza artificiale può diventare un alleato per il bene comune

L'innovazione al servizio delle persone: come l'intelligenza artificiale può diventare un alleato per il bene comune

L'innovazione al servizio delle persone: come l'intelligenza artificiale può diventare un alleato per il bene comune

Matteo Rigamonti

Settembre 18, 2025

Nell’era della digitalizzazione e della trasformazione tecnologica, l’Intelligenza Artificiale (IA) emerge come uno degli strumenti più potenti e controversi del nostro tempo. Tuttavia, un recente evento, “Sprint Room – l’innovazione amica delle persone”, ha messo in luce un aspetto fondamentale: gli italiani non temono l’IA, a condizione che venga regolata e utilizzata per il bene comune. Questo concetto è stato al centro del convegno organizzato alla Camera dei Deputati da Sprint-Italia, con il patrocinio dell’Unione Nazionale Consumatori, nell’ambito della Rome Future Week.

La giornata ha visto una partecipazione attiva di vari stakeholder del settore tecnologico e della società civile, sottolineando l’importanza di un dialogo costruttivo per affrontare le sfide e le opportunità offerte dall’innovazione. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha aperto il dibattito con una riflessione sul necessario cambio di paradigma, che deve riconoscere una responsabilità condivisa tra istituzioni, aziende tecnologiche e cittadini. Questo approccio mira a garantire che l’innovazione non sia solo un’opportunità commerciale, ma anche un mezzo per migliorare la vita delle persone.

Il ruolo degli esperti e dei ricercatori

Il primo panel ha visto il confronto tra esperti e ricercatori, alcuni dei quali attivi anche sui social network per la loro attività di divulgazione. Figure di spicco come Gianni Bientinesi, presidente del Business Intelligence Group, e Fjona Cakalli, tech reporter e conduttrice tv, hanno condiviso le loro visioni sull’innovazione e il suo impatto sulla società. Altri partecipanti, come Jacopo Ierussi, presidente di Assoinfluencer, e Stefano Rossi, psicopedagogista e scrittore, hanno evidenziato l’importanza di educare e sensibilizzare la popolazione sui temi legati alla tecnologia.

Innovazione responsabile e aziende leader

Parallelamente, diverse aziende hanno presentato esempi concreti di innovazione responsabile. Rappresentanti di colossi come Samsung, Coca-Cola, L’Oréal Italia, TikTok, iliad e Meta hanno discusso delle loro iniziative volte a promuovere un uso etico e sostenibile della tecnologia. Questo scambio di idee ha messo in evidenza come le imprese possano contribuire attivamente a un futuro migliore, in cui l’innovazione serve davvero ai cittadini e non solo agli interessi economici.

La percezione degli italiani sull’IA

Un elemento chiave emerso dall’evento è l’Osservatorio RI-Generazione, curato dal Business Intelligence Group. Questa ricerca, condotta su oltre 1.000 intervistati rappresentativi della popolazione italiana adulta, ha rivelato dati interessanti sulla percezione degli italiani nei confronti dell’innovazione tecnologica. Ecco alcuni punti salienti:

  1. 63% degli intervistati crede che l’innovazione possa favorire una società più giusta e inclusiva.
  2. 74% degli italiani si dichiara favorevole all’uso dell’IA in contesti specifici, come la diagnosi medica e la tutela dell’ambiente.
  3. 44% degli intervistati esprime timori riguardo all’uso improprio dei dati personali.
  4. 38% è preoccupato per la disinformazione che può derivare dall’uso della tecnologia.
  5. Solo il 26% degli intervistati ha dichiarato di non fidarsi affatto dell’IA in nessun contesto.

Questi dati indicano una crescente fiducia nelle potenzialità della tecnologia, se utilizzata in modo responsabile. La maggior parte degli italiani mostra una fiducia condizionata, legata ai benefici concreti che l’innovazione può portare nella vita quotidiana.

L’evento “Sprint Room” rappresenta un passo importante verso un’innovazione più responsabile e inclusiva. Massimiliano Dona ha sottolineato l’importanza di proseguire su questo cammino, affermando che il dialogo tra tutti gli stakeholder è fondamentale per costruire un futuro in cui la tecnologia sia al servizio delle persone.

In un mondo sempre più interconnesso, diventa cruciale che le istituzioni, le aziende e la società civile collaborino attivamente per stabilire regole chiare e condivise. Solo così sarà possibile sfruttare appieno le potenzialità dell’IA, garantendo al contempo la protezione dei diritti dei cittadini e il benessere collettivo. Le sfide legate all’innovazione sono molteplici, ma con un approccio collaborativo e orientato al bene comune, l’Intelligenza Artificiale può diventare un alleato prezioso per affrontarle e costruire una società più giusta e inclusiva.

L’evento ha dimostrato che la strada verso un’innovazione etica è già tracciata, ma richiede l’impegno costante di tutti. Come ha sottolineato Dona, si tratta di trasformare le visioni in realtà concrete, a beneficio di tutti i cittadini.