Panahi riceve il premio alla carriera alla Festa del Cinema di Roma

Panahi riceve il premio alla carriera alla Festa del Cinema di Roma

Panahi riceve il premio alla carriera alla Festa del Cinema di Roma

Giada Liguori

Settembre 18, 2025

La ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma si preannuncia come un evento imperdibile, in programma dal 15 al 26 ottobre 2025. Uno dei momenti salienti sarà la celebrazione della carriera di Jafar Panahi, un regista iraniano riconosciuto a livello mondiale per il suo straordinario contributo al cinema. Panahi riceverà il Premio alla Carriera durante la proiezione del suo nuovo film, “Un simple accident” (Un semplice incidente), che ha già trionfato alla Palma d’oro al Festival di Cannes. A consegnare il premio sarà il celebre regista italiano Giuseppe Tornatore, noto per opere iconiche come “Nuovo Cinema Paradiso”, rendendo questo riconoscimento ancora più significativo.

L’annuncio del premio è stato fatto dal presidente della Fondazione Cinema per Roma, Salvatore Nastasi, su proposta della Direttrice Artistica Paola Malanga. La scelta di onorare Panahi non è casuale; egli è considerato uno dei più grandi autori della storia del cinema iraniano, affrontando tematiche di grande rilevanza sociale e culturale che lo rendono un punto di riferimento per molti cineasti contemporanei.

La carriera di Jafar Panahi

Jafar Panahi, nato a Mianeh nel 1960, ha vissuto in un contesto di profonda tensione politica e sociale. La sua carriera è iniziata in giovane età, durante la guerra tra Iran e Iraq, dove ha documentato esperienze belliche. Dopo alcuni cortometraggi, ha collaborato con il celebre cineasta iraniano Abbas Kiarostami come assistente sul set di “Sotto gli ulivi” (1994).

Il debutto nel lungometraggio avviene nel 1995 con “Il palloncino bianco”, che ha ricevuto la Camera d’Or al Festival di Cannes. Questo film ha segnato l’inizio di una serie di successi, tra cui:

  1. “Lo specchio” (1997) – esplora il conflitto tra infanzia e mondo degli adulti.
  2. “Il cerchio” (2000) – vince il Leone d’Oro al Festival di Venezia, affrontando la condizione delle donne in Iran.
  3. “Oro rosso” (2003) – scritto da Kiarostami.
  4. “Offside” (2006) – racconta la storia di ragazze travestite da uomini per assistere a una partita di calcio.

Tematiche e riconoscimenti

La filmografia di Panahi è caratterizzata da una forte critica sociale e da un linguaggio cinematografico innovativo. Tuttavia, la sua carriera è stata segnata da eventi drammatici. Nel 2009, è stato arrestato per la sua partecipazione a una cerimonia commemorativa. Nel 2010, gli è stato imposto un divieto di vent’anni di girare film, ma questo non ha fermato la sua creatività. Nel 2011, ha realizzato “This Is Not a Film”, un’opera innovativa presentata clandestinamente al Festival di Cannes.

Altri titoli significativi includono:

  • “Closed Curtain” (2013) – vincitore dell’Orso d’Argento per la sceneggiatura.
  • “Taxi Teheran” (2015) – vincitore dell’Orso d’Oro.
  • “Tre volti” (2018) – vincitore del premio per la sceneggiatura a Cannes.

Un ritorno significativo

Nel 2022, dopo un ulteriore arresto, Panahi ha presentato “Gli orsi non esistono”, un film che mette in luce la complessità della sua condizione e quella del suo Paese. Anche se non ha potuto essere presente alla Mostra del Cinema di Venezia, dove ha vinto il premio speciale della giuria, la sua opera continua a generare dibattito e riflessione.

Con “Un simple accident”, Panahi torna a far sentire la sua voce, dimostrando ancora una volta la sua capacità di raccontare storie che attraversano confini culturali e politici. La Festa del Cinema di Roma non solo celebra il suo straordinario talento, ma rappresenta anche un momento di resistenza e affermazione della libertà creativa in un periodo difficile per molti artisti in Iran e nel mondo. La sua presenza al festival sarà un’opportunità per riflettere sull’importanza del cinema come strumento di cambiamento e denuncia.